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Giornata mondiale del dialogo fra religioni e omosessualità

Era Il 13 gennaio 1998 quando Alfredo Ormando, intellettuale e poeta siciliano, attivista per i problemi degli omosessuali si tolse la vita dandosi fuoco in piazza San Pietro, in segno di protesta contro l’omofobia delle gerarchie vaticane, morì dopo dieci giorni di atroci sofferenze nell'ospedale romano Sant'Eugenio Nato in Sicilia nel 1956, da genitori analfabeti contadini prima e operai poi, riuscì con fatica a completare gli studi di terza media a causa delle disagiate condizioni economiche della famiglia.Cattolico e omosessuale, era nato a San Cataldo (Caltanissetta), paesino di 20.000 abitanti, in una famiglia numerosa,  aveva sette fratelli e sorelle.

Ormando era dotato di una sensibilità non comune. Adolescente finì in un centro di rieducazione mentale, a causa del suo carattere irrequieto e della sua omosessualità. non ci fu mai spazio per un"Arruso" come lui. Alfredo fu costretto ad andarsene. Cercò accoglienza e comprensione in un seminario Francescano, dove restò come novizio per due anni, ma probabilmente fu proprio dove trovò invece il dolore e la delusione che lo segnarono di più, in quanto non trovò comprensione.Nemmeno li c'era spazio per lui. Nei giorni prima del disperato gesto, lasciò delle lettere di testimonianza e di denuncia ai posteri contro le ingiustizie che vengono inflitte agli omosessuali nel nostro paese. Voleva che tutti sapessero cosa aveva patito, quanto si fosse sentito demonizzato dalla Chiesa cattolica e quanto fosse stato profondamente umiliato anche dagli affetti più cari.Il suo suicidio fu un gesto disperato di una persona che si considerava già morto per tutto quello che aveva dovuto subire, fu un gesto insano, ma forte . 

Questo lo sfogo di Alfredo Ormando col fratello:" Non hai idea di come ci si sente quando si è trattati in questo modo; non si riesce mai ad abituarsi ad accettarlo, perché è la nostra dignità che viene brutalmente vilipesa. "

Questo è quanto scritto in una lettera :

"Penseranno che sia un pazzo perché ho deciso Piazza San Pietro per darmi fuoco, mentre potevo farlo anche a Palermo. Spero che capiranno il messaggio che voglio dare: è una forma di protesta contro la Chiesa, che demonizza l’omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perché l’omosessualità è sua figlia

Non hai idea di come ci si sente quando si è trattati in questo modo; non si riesce mai ad abituarsi ad accettarlo, perché è la nostra dignità che viene brutalmente vilipesa. Anche il marito di “E” (una sua sorella, nda) e suo figlio si sono vergognati in pubblico di me, anche quella santa donna di tua suocera si è permessa di deridere la mia omosessualità. Forse non ti è noto l’odio caino di nostro fratello “E” nei miei confronti? Fino a giungere a dire di fronte ad un estraneo (tu eri presente): “Se potessi ucciderlo con le mie mani lo farei”. Non voglio rifare queste bruttissime esperienze, so che si ripeteranno sempre fino a quando sarò vecchio e prossimo alla morte. Non permetterò più che si continui ad umiliarmi: non lo potrei più sopportare."

Negli ultimi giorni scrisse delle lettere in cui denunciava tutte le ingiustizie che gli omosessuali subivano nel nostro paese. Voleva che tutti sapessero cosa aveva patito, quanto si fosse sentito demonizzato dalla Chiesa cattolica e quanto fosse stato profondamente umiliato anche dagli affetti più cari.

 

 È difficile affrontare il tema del dialogo tra religioni   ed omosessualità in maniera generalizzata, bisogna tener conto  che la religione non è una sola, ne esistono diverse  e molto diverse l’una dall’altra, ognuna con  valori diversi,  credenze ed insegnamenti differenti, compresa, appunto la sfera sessuale. 

In Italia, il dibattito si concentra per lo più sul rapporto tra cattolicesimo ed omosessualità. Va subito detto come l'ignoranza, i pregiudizi, le paure, le posizioni di chiusure e rifiuti sia da una parte che dall'altra  abbiano condotto a profondi scontri  quando non a veri e proprie incomprensioni  tra Vaticano ed omosessuali. per esempio  una delle questioni attuali più dibattute, che coinvolge anche la sfera del diritto civile  riguarda la definizione di famiglia e la possibilità, per persone appartenenti allo stesso sesso, di contrarre matrimonio o di succedere nell’eredita del partner, o anche di aver bambini.Sappiamo bene tutti che anni fa l'omosessualità era considerata una malattia, ma nel 1973 la comunità psichiatrica americana elimina l'omosessualita dal DSM III (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders)

In seguito al suo gesto il Vaticano ha cercato di insabbiare la vicenda, rilasciando un comunicato stampa in cui affermava che Ormando si era suicidato per problemi familiari e non legati  alla sua omosessualità
Da allora, ogni anno Arcigay organizza a Roma una commemorazione del sacrificio di Ormando.Il bisogno di riflettere sul rapporto che le fedi religiose e i loro rappresentanti hanno con le persone lesbiche, gay e trans è ancora attuale come allora. Alcune confessioni hanno manifestato segnali di grande e significativa apertura, ma le grandi religioni monoteiste hanno continuato l’atteggiamento di condanna verso le persone omosessuali. Specialmente il Vaticano esprime delle posizioni che sempre più graffiano la coscienza e la sensibilità  di molti fedeli cattolici, chiudendo le porte al dialogo, che invece viene alimentato, spesso faticosamente ma con grande passione e convinzione, da molte comunità  religiose di base.

Papa Francesco sembra aver acceso una luce di speranza sull'argomento. Nel 2013 aveva infatti dichiarato:

"Se una persona omosessuale è di buona volotà ed in cerca di Dio, io non sono nessuno per giudicarla, Dio ci ha resi liberi "

Ancora oggi quanti personaggi vip hanno avuto il coraggio di ammettere pubblicamente la loro omosessualità?  quanti hanno avuto il coraggio di uscire allo scoperto? Possiamo citarne solo alcuni: Platinett, Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Enzo Miccio, Eva Grimandi, Alessandro Cecchi Paone, Cristano Malgioglio  e da poco anche Gabriel Garko ha finalmente trovato il coraggio di dichiararsi, ma potrei menzionarne tanti altri. Personalmente ho molti amici omosessuali e sono fiera di essere loro amica perche loro hanno una marcia in pù. 

 

Angela Rondanini

 

 

 

 

 

 

 

MARIO CARLO GARRAMBONE SCENOGRAFO LUCANO DOC

Sulle note di una canzone di Renato Zero ieri sera 24 Dicembre si è aperto, su canale 5,l’evento cult musicale natalizio : Il  Concerto di Natale in Vaticano la cui scenografia come da diversi anni ormai, è stata realizzata e firmata dallo scenografo e lighting designer lucano Mario Carlo Garrambone. Sono ormai anni che Mario Carlo Garrambone , ideatore del Premio Heraclea che si svolge ogni anno nella favolosa cittadina di Policoro (MT), cura numerose ambientazioni quali il David di Donatello, Casa Sanremo,il premio Mia Martini, programmi RAI e in ultimo le Giornate del Cinema Lucano di Maratea,  solo per citarne alcune. 

La sua escalation non è stata facile, dal suo piccolo paese, Cirigliano (MT)  parte per Roma dove si laurea in scenografia nel 1989 all’ Accademia della Belle Arti.

L’umiltà e la semplicità contraddistinguono Mario Carlo Garrambone che nonostante i numerosi successi, nonostante la sua escalation lo abbia portato al firmare le più famose scenografie, è rimasto un ragazzo semplice, umile, uno di noi.

Personalmente ho avuto il piacere di conoscere Mario Carlo  quando era un ragazzino, pressochè ventenne,  ma già allora il suo nome correva nella regione Basilicata ed oltre , già si parlava di questo ragazzo prodigio che realizzava scenografie da favola. Lui non abbandona mai il suo staff, con loro respira la polvere del palco, segue  le scene, gli impianti luce ,condivide con loro l’ansia di non farcela nei tempi giusti ,è il primo ad arrivare e l’ultimo ad andar via come il comandante di una nave. La professionalità, la serietà sono le cose che lo contraddistinguono. Il suo nome legato alle sue scenografie ormai è indissolubile. Tutto parte da una matita e dalle sue mani, e se è vero che disegnare è un dono, possiamo dire che per Mario Carlo Garrambone  è un “SI” .  dopo la matita…la scena  e tutto  prende forma ..

 Mario Carlo Garrambone ricorda a chi amministra che non può dimenticarsi di chi con la propria arte e professionalità fa cultura e contribuisce da sempre  a far grande il paese tramite l’arte e lo spettacolo. Si spera che si torni presto ad aprire i bauli dell’arte…

 

Angela Rondanini

 

26 AGOSTO 2020- GIORNATA MONDIALE DEL CANE

Oggi 26 agosto  ricorre la GIORNATA MONDIALE DEL CANE  2020

L’evento è stato istituito nel 2004 per sensibilizzare riguardo il rispetto dei cani, a prescindere dal fatto che siano di razza o meno. Inoltre, con la Giornata del cane viene sottolineato il fatto che avere un animale domestico sia fonte di benessere psicologico e fisico per l’uomo. Dunque il cane non è solo un compagno fedele e pronto a tutto per il suo amico umano, ma anche un toccasana per vivere meglio. Nata negli Stati Uniti su iniziativa di Colleen Paige, sostenitrice del benessere animale, in questa giornata si celebrano tutte le razze canine, miste e pure, che sono fonte di benessere per l'uomo, ma anche sensibilizzare tutti all'adozione di cani che ogni anno andrebbero adottati dai canili. Difatti quest'anno in tempo di lockdown per il coronovirus sono stati di grande aiuto psicologico, ma allo stesso tempo  il lockdown ha cambiato la loro vita che da mesi, ancora molti di loro, si trovano  24 ore su 24 a contatto con i proprietari .Secondo il Censis nelle case degli italiani  ci sarebbero circa 7 milioni di cani. Dunque non è un azzardo affermare che il cane sia a tutti gli effetti un membro della famiglia. Ma nonostante questo le varie Associazioni del settore sottolineano che nel nostro Paese avere un cane (o un gatto) è considerato ancora un lusso. E come tale i prodotti alimentari e le cure veterinarie sono soggette ad aliquota iva del 22%, appunto come i beni di lusso.inoltre  un folto stuolo di sociologi e esperti sono pronti a sottoscrivere gli effetti positivi  dai più piccoli agli over 65, tanto da essere spesso considerato come un figlio . A confermare il profondo legame uomo-cane è anche Giovanna Salza, presidente Ca' Zampa che afferma: Studi e ricerche dimostrano che la presenza del cane trasmette benessere generale. Un cane aiuta a stemperare le tensioni e crea coesione anche perchè unisce la famiglia nella sua cura. Questo è un aspetto che a Ca' Zampa sentiamo molto. è opportuno pensare al benessere a tutto tondo del nostro cane, il che significa pensare alla sua salute, ma anche alla sua bellezza, alla sua forma fisica e alla sua educazione, perchè crediamo che se sta bene il nostro cane sta bene tutta la famiglia" Innocente come un bambino e fedele come il più leale degli amici il cane è un compagno di vita in grado di condividere momenti belli e brutti, ma spesso è uno strappa sorrisi, Vengono spesso utilizzati nella cosiddetta pet therapy, vengono impiegati a supporto di persone disabili, nelle ricerche di dispersi, nei salvataggi, sono spesso i nostri eroi.

Quindi oggi per celebrare al meglio questa giornata mondiale del cane fate con loro qualcosa che non avete mai fatto, regalate a loro quella felicità che loro regalano a noi, anche solo con uno sguardo.

"CHI NON HA AVUTO UN CANE NON SA COSA SIGNIFICHI ESSERE AMATO " ( Schopenhauer)

 

Angela Rondanini

GIOVANNI ALLEVI IN CONCERTO "PIANO E SOLO TOUR" CAMPOMAGGIORE (PZ)

Nel fantastico scenario del Borgo vecchio  a Campomaggiore (Pz) nella serata di ieri 25 agosto 2020 il maestro Giovanni Allevi si è esibito con il suo concerto "Piano Solo Tour", evento organizzato da "Cose di teatro e Musica" di Potenza.

 BIOGRAFIA. Enfant terrible della Musica Classica Contemporanea, per le nuove generazioni è un autentico guru del rinnovamento della musica colta. Due diplomi con il massimo dei voti in Pianoforte al Conservatorio di Perugia e in Composizione al Conservatorio di Milano. Una Laurea con Lode in Filosofia, con la tesi "Il vuoto nella Fisica Contemporanea". Jeans, T-shirt, scarpe da ginnastica. Questo l'essential con cui il M° Giovanni Allevi va incontro al suo pubblico nei teatri più prestigiosi del mondo, dalla Carnegie Hall di New York all’Auditorium della Città Proibita di Pechino. Compositore, direttore d’orchestra e pianista, ha stregato con le sue note milioni di giovani, che affascinati dal suo esempio, si avvicinano alla musica colta e all'arte creativa della composizione. Numerose sono le Tesi di Laurea a lui dedicate. Il suo Concerto per Pianoforte e Orchestra n.1 è inserito nella sezione Musica XXI sec. del Concorso Pianistico Internazionale Città di Cantù. Dal 2013 è Ambassador di Save The Children, e si impegna nella tutela e salvaguardia dell’infanzia. L’Agenzia Spaziale americana NASA gli ha intitolato un asteroide “giovanniallevi111561”.

Giovanni Allevi  è uno dei maggiori compositori puri e incontaminati dell’attuale panorama internazionale. È compositore, direttore d’orchestra e pianista. Ha 51 anni benché ne dimostri quindici di meno grazie al suo look fuori dai canoni. Il Maestro Allevi incontra il suo pubblico nei teatri più prestigiosi del mondo, dalla Carnegie Hall di New York all’Auditorium della Città Proibita di Pechino e direttore d’orchestra e pianista ha stregato con le sue note milioni di  giovani, che affascinati dal suo esempio, si avvicinano alla musica colta e all’arte  creativa della composizione. l’Agenzia Spaziale americana NASA gli ha intitolato un asteroide. Così Allevi diventa un fenomeno sociale.

Oltre ad essere uno straordinario pianista e compositore, il Maestro è anche un ottimo intrattenitore: durante la serata ha introdotto ogni brano con un divertente aneddoto che ha ulteriormente allietato la serata al pubblico presente. 

Il concerto si è concluso con due bis a grande richiesta del pubblico.

Angela Rondanini

 

E VOI CHE VOCE AVETE?

"L'elemento più suggestivo della personalità" così qualcuno ha definito la voce. Il fascino di Greta Garbo non era legato soltanto ai suoi famosi occhi stellati, alla sua favolosa bellezza nordica, ma, anche, appunto alla voce. E la stessa osservazione vale per molte donne, attrici e no, del passato e contemporanee, La stessa cosa vale, e questo ci sembra più importante, per molte donne che possiamo definire "qualsiasi" che incontriamo ogni giorno per strada. Soltanto che poche di esse, probabilmente, ne sono coscienti, perchè, forse per abitudine o per pigrizia, non siamo portate a considerare la voce come strettamente legata al fascino. Eppure, fin dai tempo antichi, la voce umana è stata oggetto di costante e vivo interessamento da parte di ogni popolo: fu studiata dai "sapienti" di molti paesi, fu perfino venerata e divinizzata in riti barbari,. Non dovremmo mai dimenticare che questo elemento cosi "fisico"e così impalpabile al tempo stesso,caratterizza ognuno di noi in modo immediato e immutabile, spesso, perfino più del nostro aspetto. La voce infatti personalizza l'individuo, ne esprime sensazioni e sentimenti e, soprattutto,rappresenta l'elemento primo di comunicazione con l'altra persona. E voi che voce avete? non vi siete mai posta questa domanda. Eppure la vostra voce è unica, più ancora del vostro aspetto, e l'impressione che lascerete in chi l'ha ascoltata, magari una sola volta, può essere incancellabile, un punto fermo del vostro fascino, o, al contrario un punto negativo a vostro sfavore.Ma è possibile modificare la voce? Bisogna tenere presente innanzitutto che il tono e il timbro della voce possono mutare, indipendentemente dalla vostra volontà in particolari fasi della vita.Questo può accadere per l'influenza di particolari ghiandole a secrezione interna e, soprattutto, in molte malattie di carattere locale  o generale che vengono ad alterare la normale funzionalità dell'apparato fonatorio.Accade, ad esempio che si verifichino disturbi vocali più o meno accentuati in gravidanza (sono le cosiddette "laringiti gravidiche". Così come possono verificarsi delle alterazioni della voce nel periodo mestruale (Tutte queste manifestazioni sono legate a modificazioni circolatorie in corrispondenza della parete laringea e sono infatti più evidenti nelle cantanti e nelle persone che, per professione o altro, fanno un uso continuo ed eccessivo della propria voce) Anche la menopausa incide spesso sulla voce, che può diventare di toni più grave.Terapie particolari che riguardano un campo più specificatamente medico vi potranno comunque essere utili nel caso abbiate problemi "di voce" di una certa gravità.Nei casi più lievi invece, non vi sarà difficile con un po di pazienza e costanza, applicarvi a un metodo di autoeducazione della voce. Autoeducazione vuol dire, innanzitutto, cercare di ammorbidire i toni smorzandoli quando sono troppo alti o acuti, rendendoli più dolci e sommessi, o anche allegri, commossi o vibranti, ma sempre, comunque senza stridoli e le aggressività che fanno di una voce femminile (e di qualsiasi voce) qualcosa di sgradevole o addirittura insopportabile.Ricordate, inoltre, che una voce rauca di solito può essere molto sensuale ( e certo che lo è molto di più di una voce stridula)ma che occorre non esagerare anche coi toni rauchi(fra l'altro, tonalità eccessivamente rauche indicano che qualcosa non va nella vostra salute) Ricordate, infine, che una voce mortalmente monotona, monocorde, incolore, come certe giornate d'inverno, è altrettanto poco affascinante di una voce acuta. E' certo comunque, che nessuno può desiderare sul proprio biglietto da visita ( e la voce è il primo, più immediato), "biglietto da visita") vi sia scritto "sono una donna noiosa" così come non desidera vi sia stampato "sono un'isterica" Niente gridolini improvvisi, dunque, niente frasi urlate o comunque troppo rumorose (parlare a voce alta non è solo poco femminile ma anche segno di scarso rispetto per gli altri e di esibizionismo, ma neppure cantilena da dormiveglia che dimostrerebbe il vostro scarso interesse per quello che dite, per chi vi sta ad ascoltare e per voi stessi: in definitiva, per la vita.

 

Angela Rondanini

 

(Fonte internet)

PREMIO HERACLEA - 8 AGOSTO 2020

Si è svolta ieri sera nello spettacolare anfiteatro del Denaide Resort di Scanzano Jonico l'attesissimo evento culturale, la   IX edizione del Premio Heraclea 2020, manifestazione ideata dal noto  scenografo Mario Carlo Garrambone, un grande professionista che da anni con modestia svolge il suo lavoro  e porta in tutta italia la sua lucanità . "Stasera la cultura alza la testa " sono state le parole di  Mario Carlo Garrambone perchè sappiamno benissimo quanto  il mondo dello spettacolo ancora  stenta  a riemergere in questo periodo difficile, e questo evento è proprio il segno di una rinascita.

 Il premio  si prefigge l'obiettivo di dare a personaggi della Basilicata che si sono contraddistinti per la loro opera professionale a livello nazionale e nel mondo  un giusto riconoscimento.  Fu istituito nel 2012 in sinergia con il compianto  giornalista  e storico Rocco Brancati scomparso pochi anni fa.

La serata e' stata presentata da Sanino Zaba (Rai1), da nove anni presente alla manifestazione e filo conduttore di una straordinaria serata che ha saputo raccontare attraverso immagini le storie autobiografie dei premiati. 

Girano tanti lucani nel il mondo, ma nessuno li vede,

non sono esibizionisti. Il lucano, più di ogni altro popolo vive bene nell'ombra ...

Lucano si nasce e si resta  (sINISGALLI)

 

E' così che ha avuto inizio la serata con musiche di Ennio Morricone dell'orchestra Opera Live diretta dal maestro Pasquale Menchise e dal soprano Paola Francesca Natale.

Nel corso della serata spazio anche alla musica con Roby Facchinetti, Massimo Brancati, Roberto Scaccia, Miko Gisonte e Luca Rossi, per la moda Cermelina Guastamacchia- Sorelle Novembre - - Anna Calviello Gerardo Sacco. 

Quest'anno il premio è stato assegnato a : Massimo Brancati (Giornalista9 Peppone Calabrese  (conduttore Rai) Claudio Coviello (Etoile)Nando Irene (Attore) Doriana Laraia (<Giornalista) Gianfranco Montano (Imprenditore) Isabella Romano (Giornalista) Antonio Ruggiero (Pediatra-Oncologo) Gabriele Scarcia (Scrittore)

Ad allietare la serata il famoso comico Dino Paradiso 

L'evento è stato trasmesso in diretta TV su TRM network  - TRM  h24 e sul canale 16  digitale terrestre Basilicata e Puglia.

Angela Rondanini

 

GIORNATA MONDIALE DEL DONATORE DEL SANGUE 2020

Il 14 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità  in concomitanza con l’anniversario della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus.

Il Consiglio d’Europa da numerosi anni sostiene la Giornata mondiale del donatore di sangue, organizzata il 14 giugno di ogni anno per promuovere questa causa a livello mondiale.

Il bisogno di sangue non si ferma mai, per cui è importante dare il proprio contributo anche in momenti difficili come questo , il sangue infatti non è veicolo del coronavirus e serve ogni giorno a curare migliaia di persone, anche perchè tale fabbisogno non cessa mai, deve essere garantito ad ogni malato indipendentemente dalla razza, religione o appartenenza politica, anche perchè questo fabbisogno è soddisfatto dal contributo di donatori volontari anonimi, generosi e non remunerati. 

 

Nel campo della trasfusione sanguigna, il Consiglio d’Europa difende tre principi fondamentali: il perseguimento dell’autosufficienza di sangue, la protezione della salute dei donatori e dei beneficiari e il divieto di commercializzazione delle sostanze di origine umana, sostenendo l’esigenza di donazioni volontarie e non retribuite.

35 paesi europei e 9 Stati osservatori, nonché l’Organizzazione mondiale della sanità  (OMS) e la Commissione europea (Ue).

La Direzione europea per la qualità  dei farmaci e cura della salute (DEQM) coordina l’insieme di queste attività  a livello europeo. Pubblica in particolare a tal fine rapporti destinati a migliorare le pratiche, nonché indagini internazionali e raccomandazioni rivolte agli Stati membri, al fine di modificare e di fare evolvere le legislazioni nazionali.

 Il trend positivo è stato certificato dal Centro Nazionale Sangue che ha reso noti i dati della raccolta del 2019 in vista della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, e  informa che torna a crescere il numero dei donatori di sangue dai 18 ai 25 anni , invertendo la tendenza che li vedeva in calo costante dal 2013 Quest’anno l’Oms aveva scelto l’Italia per ospitare la manifestazione mondiale,World Blood Donor Day che è stata rinviata al 2021, sempre nel nostro paese, a causa della pandemia.

 

Rondanini Angela

 

(fonte internet)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

POTENZA PIANGE IL SUO CAMPIONE DONATO SABIA

E’ morto a 56 anni all'ospedale di Potenza Donato Sabia, mezzofondista e velocista italiano, atleta di talento straordinario, ma soprattutto persona d’animo gentile dal talento straordinario ,due volte finalista sugli 800 metri ai Giochi Olimpici: era ricoverato da alcuni giorni in terapia intensiva dopo aver contratto il Covid19.  Sabia è scomparso a distanza di pochi giorni dal padre, vite recise entrambe dal coronavirus. È la quindicesima vittima in Basilicata. Sono ricoverati nel nosocomio potentino, colpite dal virus, anche la madre e la sorella. Sabia era nato a Potenza l'11 settembre 1963. Oggi presidente del comitato regionale della Basilicata della Fidal, deteneva la terza prestazione italiana di tutti i tempi negli 800 metri - con 1'43"88 - dietro a Marcello Fiasconaro e Andrea Longo. Aveva fatto, inoltre, l'undicesima prestazione italiana assoluta sui 400 metri, con 45"73. È stato primatista mondiale sui 500 metri (con il tempo di 1'00"08), rimasto imbattuto per circa 29 anni. Lo aveva stabilito a Busto Arsizio il 26 maggio 1984. Oltre alla partecipazione alle finali olimpiche di Los Angeles '84 e Seoul '88 e alla vittoria negli Europei indoor di Goteborg , Donato Sabia si era classificato quinto nella finale della staffetta 4x400 al Campionati mondiali di atletica leggera di Helsinki nel 1983. – Per cancellare il vecchio tempo di Sabia si è dovuto attendere 28 anni e 255 giorni, il 5 febbraio 2013, quando venne battuto da Orestes Rodríguez a L’Avana con il nuovo tempo di 59″32.

Da sempre combatteva il doping trovando nel suo storico allenatore Sandro Donati il vero paladino di quella dura lotta. Era ritornato nel mondo dell’atletica e, anche per le sue doti umani, era stato eletto presidente del comitato regionale della Feder atletica della Basilicata. A fine anni ’90 era stato chiamato da Malta per seguire l’atletica leggera.

Polizia di Stato e  Polizia locale con una staffetta  hanno  scortato stamani fino al cimitero di Potenza le ceneri di Donato Sabia, . Le ceneri  prima di essere   trasferite nel cimitero Giovanni Paolo II, alla periferia del capoluogo lucano, hanno effettuato  una sosta  nei pressi dell’abitazione dell’atleta, dove c'erano ad attenderle le due figlie, la moglie ed alcune persone. Anche il sindaco di Potenza, Mario Guarente, e l’assessore comunale allo sport, Patrizia Guma hanno voluto salutare Sabia al cimitero dove l'urna è stata benedetta da don Franco Corbo.

Addio campione, ora stai correndo in altri stadi 

Angela Rondanini

 

 

POTENZA PIANGE IL SUO CAMPIONE DONATO SABIA

E’ morto a 56 anni all'ospedale di Potenza Donato Sabia, mezzofondista e velocista italiano, atleta di talento straordinario, ma soprattutto persona d’animo gentile dal talento straordinario ,due volte finalista sugli 800 metri ai Giochi Olimpici: era ricoverato da alcuni giorni in terapia intensiva dopo aver contratto il Covid19.  Sabia è scomparso a distanza di pochi giorni dal padre, vite recise entrambe dal coronavirus. È la quindicesima vittima in Basilicata. Sono ricoverati nel nosocomio potentino, colpite dal virus, anche la madre e la sorella. Sabia era nato a Potenza l'11 settembre 1963. Oggi presidente del comitato regionale della Basilicata della Fidal, deteneva la terza prestazione italiana di tutti i tempi negli 800 metri - con 1'43"88 - dietro a Marcello Fiasconaro e Andrea Longo. Aveva fatto, inoltre, l'undicesima prestazione italiana assoluta sui 400 metri, con 45"73. È stato primatista mondiale sui 500 metri (con il tempo di 1'00"08), rimasto imbattuto per circa 29 anni. Lo aveva stabilito a Busto Arsizio il 26 maggio 1984. Oltre alla partecipazione alle finali olimpiche di Los Angeles '84 e Seoul '88 e alla vittoria negli Europei indoor di Goteborg , Donato Sabia si era classificato quinto nella finale della staffetta 4x400 al Campionati mondiali di atletica leggera di Helsinki nel 1983. – Per cancellare il vecchio tempo di Sabia si è dovuto attendere 28 anni e 255 giorni, il 5 febbraio 2013, quando venne battuto da Orestes Rodríguez a L’Avana con il nuovo tempo di 59″32.

Da sempre combatteva il doping trovando nel suo storico allenatore Sandro Donati il vero paladino di quella dura lotta. Era ritornato nel mondo dell’atletica e, anche per le sue doti umani, era stato eletto presidente del comitato regionale della Feder atletica della Basilicata. A fine anni ’90 era stato chiamato da Malta per seguire l’atletica leggera.

Addio campione, ora stai correndo in altri stadi.

Polizia di Stato e  Polizia locale con una staffetta  hanno  scortato stamani fino al cimitero di Potenza le ceneri di Donato Sabia, . Le ceneri  prima di essere   trasferite nel cimitero Giovanni Paolo II, alla periferia del capoluogo lucano, hanno effettuato  una sosta  nei pressi dell’abitazione dell’atleta, dove c'erano ad attenderle le due figlie, la moglie ed alcune persone. Anche il sindaco di Potenza, Mario Guarente, e l’assessore comunale allo sport, Patrizia Guma hanno voluto salutare Sabia al cimitero dove l'urna è stata benedetta da don Franco Corbo.

Angela Rondanini

 

 

GIORNATA MONDIALE CONTRO L'AIDS 2019

Si celebra oggi 1 dicembre in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro l'AIDS .  nel mondo sono oltre 25 milioni le persone decedute di AIDS , un terzo di quelle infettate. 

Il centro operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità ha verificato che in Italia sono  2.847 le nuove diagnosi di infezione da Hiv e 661 di Aids. Questi sono solo alcuni dei dati raccolti dal COA Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore della Sanita'. Nel nostro paese si contano nel complesso 70.567 casi di Aids con 45.347 decessi e circa 130 mila le persone che convivono con l'Hiv. l'incidenza maggiore è stata rilevata nella fascia di età che va tra i 25 e 29 anni di età.

Per questo il primo dicembre di ogni anno è indetta la Giornata Mondiale dell'AIDS per diffondere  le giuste misure, accrescere la coscienza della epidemia , di prevenine  e di  rendere i giovani consapevoli dei comportamenti e degli stili di vita. Dal 1982 ad oggi secondo l'organizzazione Mondiale della Sanità sono 75 milioni le persone infettate e circa il 37,9 milioni che oggi convivono con l'HIV.Fino ad un paio di decenni fa contrarre l'Hiv era considerato un dramma, una condanna, oggi invece il virus fa meno paura, grazie all'efficacia dei farmaci è possibile infatti bloccare la replicazione del virus ed evitare l'insorgenza dell'AIDS.

La call to action è chiara: bisogna usare il preservativo perchè è la misura preventiva più efficace per proteggersi dal virus, ed è importante eseguire il test per iniziare precocemente, se necessario la terapia, fare il test dovrebbe essere un mantra.  Eppure i rapporti sessuali non protetti continuano a essere la causa principale delle infezioni. 

Sono gli uomini che costituiscono la stragrande maggioranza delle persone che hanno scoperto di essere HIV positive nel 2018. Ogni anno , durante la giornata celebrativa si svolgono eventi per sensibilizzare ed esprimere sostegno alle persone colpite. 

 

Angela Rondanini

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