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Le preziose opere di Ron Galella nella mostra di Gocce d’Autore.

Una notizia che ci ha meravigliato molto, quella secondo cui del celebre Ron Galella – il noto paparazzo, fossero custodite circa 80 opere, tutte autografate e di proprietà del Consiglio Regionale di Basilicata.

Infatti, fino ad’ora non si era sentito parlare di questa donazione dell’artista, anche se le opere in diversi momenti sono approdate al Museum Modern Art di New York e San Francisco, all’Andi Warhol Museum di Pittsburg, al Tata Modern di Londra, all’Helmut Newtoon di Berlino, a Valona in Albania, in alcuni comuni della Basilicata etc..

Questa volta, mercoledì 16 luglio 2014 a Potenza alla presenza di alcune autorità e del Sindaco Dario De Luca, i quali insieme agli organizzatori della Tumbao School Music, e con la presentazione di Eva Bonitatibus, hanno dato il Ciak d’inizio della mostra – Italian Icons – appunto a firma di Ron Galella, le cui origini sono di Muro Lucano per parte di padre e di Benevento per parte di madre. Il destino dedicato alla fotografia da parte del celebre Ron, sembrava fosse segnato già dalla gioventù; infatti, dopo aver prestato servizio nell’Aeronautica Americana, proprio come fotografo, successivamente decise di frequentare l’Art Center College di Los Angeles, dove nel 1958 si laureò in foto giornalismo, che lui interpretò a modo proprio, cercandosi le occasioni, inseguendo le prede, etc. e tutto gli riuscì bene, le sue foto hanno fatto il giro del mondo, ha pubblicato cataloghi, ha allestito numerose mostre, diventando sempre più famoso.

Ma non tutto è stato rose e fiori: “si è fatto condannare da Jaqueline Onassis, spaccare i denti da Marlon Brando, perseguitare dal fidanzato di Brigitte Bardot”, etc. ma alla fine è diventato un’Icona, con la sua inseparabile Nikon, con cui ha ritratto i personaggi più famosi al mondo offrendo al pubblico gli scatti più preziosi che si potessero ricavare.

E’ questo “il genio dello scatto” che è stato ricordato presso la sede di Gocce d’Autore in Vico De Rosa, nel Centro Storico di Potenza, dove l’ammirare le foto più famose, è stato alternato dalle note musicali di “un tempo”, eseguite da Toni De Giorgi al pianoforte e Pina Lobosco al violino, in un ambiente dedicato anche alla “celluloide”, grazie ad alcuni oggetti messi a disposizione dalla Cineteca Italiana di Oppido Lucano, come – negativi, le famose “pizze”, fari, luci varie, cineprese, etc. all’interno di un ambiente retrò che ben si sposa con la tematica proposta.

Quando di meglio per celebrare colui che è stato definito “un brillante realista capace di rappresentare fedelmente il mondo” la cui mostra sarà visitabile fino al 30 Luglio; ci auguriamo che anche le opere rimanenti vengano mostrate in una successiva occasione.

 

Luciano Gentile

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Ultima modifica ilMercoledì, 24 Settembre 2014 11:10
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