Intervista a Michele Cusato, Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Famiglie Fuori Gioco”.
- Scritto da Michele Saporito
- Pubblicato in Attualità
A Potenza ti stai occupando dell’Associazione di Promozione Sociale “Famiglie Fuori Gioco”, la finalità, l’obbiettivo che si propone di raggiungere?
“L’Associazione di Promozione Sociale “Famiglie Fuori Gioco”, persegue delle finalità di promozione su tutte le dipendenze intese come: dipendenza sessuale, dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, dipendenza da interesse, dipendenza da cellulare, dipendenza affettiva, tutte quelle situazioni di dipendenza che possono sembrare normali ma che hanno un risvolto patologico. Presentazione di comportamenti legati al rischio dalle nuove dipendenze al trattamento non farmacologico delle persone che vivono ogni tipo di disagio. L'associazione è nata il 18 Marzo 2010”.
Cosa significa trattamento non farmacologico?
“Nell’Associazione esistono i gruppi di auto mutuo aiuto, sarebbero quei gruppi composti da un massimo di 10 famiglie e da un facilitatore di gruppo, cioè sono quei gruppi fondati sia da chi ha la dipendenza e sia dai famigliari, per cui nel gruppo c’è il confronto di tutti che raccontano la loro storia, nella sua situazione di disagio, anche la famiglia partecipa e si confrontano con gli altri. Ne scaturisce un dialogo, un’ascoltarsi, ogni persona si ritrova con l’altro, nella certezza che visto che anche gli altri hanno lo stesso problema non verrà mai giudicato. L’obbiettivo che si propone è quello di poter uscire dalla propria dipendenza e, quindi di vivere una vita normale”.
Perché sei caduto nel gioco? Cosa ti è successo?
“Io sono un ex giocatore d’azzardo, mi sono reso conto di avere questo problema quando sono arrivato al punto di dire: non ce la faccio più, devo porre fine a questa situazione.
Hai pensato di smettere di vivere? E perché sei scappato?
“L’unica cosa per porre fine a questa situazione era quella di togliermi la vita, una decisione maturata perché è arrivato talmente in fondo, cioè pieno di debiti, di bugie dette ai famigliari, do sotto e fuggi, di tutta una serie di cose che non mi consentivano di vivere una vita serena. Quando mi sono accorto che non potevo far più niente, non potevo più andare avanti in questa situazione, perché ero convinto che nessuno potesse aiutarmi, l’unica soluzione era togliermi la vita, però non volevo togliermi la vita nel luogo dove vivevo, perché avevo paura che i miei figli mi vedessero morto, impiccato o non so, quindi ho deciso di scappare da Potenza e andare in un altro luogo, sono stato a Milano, Firenze, sempre nel tentativo di togliermi la vita, trovare il modo come fare, fino a quando mi è venuto in mente la voglia di sentire la voce dei miei figli, questo desiderio mi ha portato a telefonare ad avere un contatto con loro, in effetti la loro voce, il loro voler risolvere mi hanno fatto ritornare a Potenza a casa.
Ovviamente, in quei momenti ho sentito oltre la presenza dei miei figli, anche la presenza degli amici, la Croce Rossa e ho avuto la fortuna d’incontrare Don Marcello Cozzi, presentatomi da un mio amico maresciallo dei Carabinieri”.
Come sei arrivato ad essere Presidente dell’Associazione?
“Don Marcello Cozzi, mi ha orientato verso questa Associazione, è stata l’Associazione Libera il Cestrim, dove hanno la Fondazione Anti Usura dimensione uomo, quindi vanno da consulenti e mi hanno detto di andare a questa associazione. Un’Associazione che è composta da psicologi, assistenti sociali, tutti specializzati nelle nuove dipendenze e loro sono i facilitatori di questi gruppi. Entrando in questa Associazione e nel gruppo, abbiamo incominciato ad elaborare tutta la situazione che io avevo dentro di me, cambiando stile di vita, nel percorso che ho fatto ho perso un pezzo per strada, perché mi sono separato.
Dopo 2 anni e mezzo 3 anni, quando sono stati rieletti gli organi direttivi dell’Associazione, le persone che c’erano prima, tutti i tecnici professionisti, psicologi, sociologi, hanno detto - mo l’Associazione la dovete portare avanti voi come organo direttivo e noi rimaniamo come organo tecnico-.
Per cui gli appartenenti del gruppo io e altri del gruppo, compresi famigliari, abbiamo preso a far parte del direttivo. Io sono Presidente, un altro amico Vice Presidente e poi altri come Consiglieri".
Quale messaggio vuoi dare alle persone che si trovano in questa situazione?
“Che si può uscire da questa situazione, basta volerlo, l’importante è rendersi conto di avere un problema, l’importante è rendersi conto che ci sono diverse modalità per poterne uscire, un’altra cosa che voglio ribadire e che anche il Ser. T. (Servizio Tossicodipendenza), da un annetto a questa parte si occupa di dipendenza dal gioco d’azzardo, per cui la gente oltre a rivolgersi a noi, si può rivolgere anche al ser. T..
Prima il Ser. T. si occupava solo di dipendenza da sostanza stupefacenti da un anno a questa parte proprio per la legge nazionale si occupa anche di dipendenza dal gioco d’azzardo, è l’organismo pubblico, un servizio pubblico, quindi sono loro che ti diagnosticano la tua dipendenza perché ci sono un equipe di professionisti, poi li mandano nelle varie Associazioni. E’ una componente che fa parte dell’A.S.L.”.
Michele Saporito
Ultimi da Michele Saporito
- Lenti Sensity Hoya lenti, Sun Pro di Hoya e antiriflesso Meiryo di Hoya.
- Papa Francesco Bergoglio arriva a Matera nella città dei Sassi.
- Serie C girone C, due pareggi con lo stesso risultato per le lucane di calcio: Fidelis Andria-AZ Picerno 1-1 e Potenza-Crotone 1-1.
- Serie C girone C: Potenza-Foggia 1-1 e AZ Picerno-Turris 0-1. Serie D girone H: U.S.D. Lavello-Casarano 1-2, Gladiator-Matera 2-1 e F.C. Francavilla-Afragolese 1-2.
- Serie C girone C: Nel turno infrasettimanale le due squadre lucane pareggiano entrambe, Gelbison-Potenza 1-1 e Giuliano-AZ Picerno 2-2.