Il Presepio: luogo di amore e di speranza.
- Scritto da Maria De Carlo
- Pubblicato in L'editoriale
Tempo di Natale: tempo di desideri, di sogni, di speranze. Tempo di dolcezza, di bontà e di amore. Si torna bambini, o meglio, si risvegliano in noi (nel nostro più profondo) nostalgie e ricordi di quando eravamo bambini e del nostro desiderio di vivere il periodo di Natale come il più bello, di quando volevamo vedere o costruire un Presepio. Prima i monti, poi le casette, poi la capanna e poi i personaggi messi qua e là. Quante volte presi in mano e poi rimescolati e riposizionati…… e infine lì davanti a tutto il paesaggio con gli occhi pieni di meraviglia ci sembrava di vedere una magia. Che bello! Deve essere stato così (la meraviglia) anche per Francesco d’Assisi quando nel 1223 (tre anni prima della sua morte) chiamò a sé un amico, Giovanni, e gli chiese di preparare a Greccio (proprietà dell’amico) una greppia, di portarvi un bue e un asinello … e confidò all’amico il desiderio di vedere con i suoi occhi come e cosa avvenne quella notte, di come quel bambino venisse adagiato nella culla e così via…… Dobbiamo dire “grazie” al poverello d’Assisi che amava, al di sopra di tutte le feste, il Natale “la festa delle Feste” perché era nato il “re dei re” e questo suo amore per il Natale lo rese creativo, inventò il Presepio!
La nascita porta sempre una grande gioia perché indica un nuovo inizio, una nuova possibilità, un nuovo cominciamento! La nascita mette movimento intorno a noi. Crea attese, speranze, gioie.
Il Presepio indica una tappa della storia dell’umanità, un avvenimento fondato sull’amore. Non si può fingere di fronte alla disarmante semplicità, alla generosità, alla piena gratuità, alla gioia, alla umanità sofferente e bisognosa di aiuto, all’umanità che vuol essere accolta Per questo diciamo che a Natale si è più buoni….. La nascita del “Re dei re” ci indica tutto ciò!
La cultura occidentale ha una grande responsabilità dinanzi a questo nuovo cominciamento. Sempre nuovo, perché abbiamo sempre bisogno –sia come singoli che come comunità- di ri-nascere.
Con questo spirito facciamo in tutte le case, in ogni luogo, il Presepio. E se c’è spazio, poi, anche l’Albero –simbolo anch’esso della vita!

Maria De Carlo
LA DIRETTORA
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