Il peso del viatico (poesia di Salvatore Fittipaldi)
- Scritto da comunicati
- Pubblicato in Spazio letterario
Il viatico pesa
e la notte illumina la strada, la mantiene oscura
nel chiarore che l'oscurità rende visibile al buio
chiaro della luna, all'oscurità della partenza da dove
inizia la distanza, l'allontanamento della vicinanza:
ne sera plus comme avant se è possibile vedere
cosa si vede, come prende forma il cosa si vede
quando la lontananza si avvicina:
non c'è riparo sotto la maestà della distanza
per l'inquietudine, per l'indecente evidenza
del corpo:
guardamelo nudo, libero dal rimpianto miserabile
di essere scampato all'istante del fulmine
prima della pioggia.
Ultima modifica ilMercoledì, 17 Dicembre 2014 09:16