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Case e dimore (poesia di Salvatore Fittipaldi)

In evidenza Case e dimore (poesia di Salvatore Fittipaldi)

 

Oltre la casa, quella con le finestre e i muri

abbiamo altre abitazioni: esclusive, nascoste, riservate:

luoghi senza nome, senza stanze, soffitti, pavimenti: 

solo la tentazione che attira e che trattiene:

posti segreti dove dimorano il linguaggio del pensiero, 

il fittizio che si consegna alla finzione, il silenzio

senza riduzione, irriducibile, sottratto alla riduzione:

il posto dove entra l'esigenza chiara della luce

filtrata dalle crepe, oltre l'immensità del mare:

abbiamo dimore nascoste, come tane, dove respira

l'anima dell'animale, dove il soggiorno trova un altro senso, 

un sapore diverso che volevi e che cercavi:

abbiamo posti tenuti nascosti: se li mostri, 

se li riveli, essente assente, te ne ritrovi fuori:

abbiamo abitazioni senza mobilio, sedie, lampadari

che sono riserva di sopravvivenza,  forma del vuoto.

 

 

FOTO FONTE GOOGLE

Ultima modifica ilSabato, 20 Dicembre 2014 14:57
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