"Inno alla libertà di espressione", di Hamza Zirem.

Il romanzo di Hamza Zirem esprime con la forza del sentimento, il cammino di un intellettuale che, perseguitato nel proprio paese a causa delle sue idee, è costretto a cercare, in esilio, una patria dell’anima. Il suo viaggio in Norvegia è pieno di esperienze, vive continuamente nell'attesa e nella speranza, alla ricerca di una protezione internazionale. Il suo esilio si trasforma in una meditazione interiore e una riflessione totalmente poetica. I luoghi di Stavanger e di Oslo lo ispirano vigorosamente, e rimane affascinato da certe caratteristiche nordiche. Incontra diverse persone e trova sempre un modo per sopportare le dure difficoltà del suo esilio, entra in piena osmosi con il clima culturale, alla ricerca continua del sé e della spiritualità. È stato costretto a lasciare il paese scandinavo, dopo aver soggiornato per un anno. Alla fine, però, è stato accolto in Italia, dove si sente perfettamente a suo agio nell'atmosfera della cultura mediterranea. L’Inno alla libertà di espressione scritto con occhi poetici, è singolare per chi non ha vissuto come il protagonista del romanzo sulla propria pelle il distacco violento, si può cogliere con profondità e intensità ciò che significa. Il libro ci fa capire che la libertà non è solo un modo di dire, ma si conquista ogni giorno. Nell'opera prevale il sentimento, dove la scrittura è come un flusso di coscienza in continuo divenire, le pagine sono percorse da un’autentica ed intensa esperienza di vita e di pensiero, una vitalità che rende vibrante la prosa di Hamza Zirem. Attraverso le peregrinazioni commoventi del protagonista, traspare l’umanità più profonda dell’autore che illustra, con un’elegante lucidità letteraria, le disparate situazioni della sua vita.