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LA TRADIZIONALE FESTA DI S. GIUSEPPE

E' il piu' grande dei Santi che la Chiesa veneri dopo Maria sua sposa, apparteneva ad una stirpe regale ma poi decaduta, la sua vita rimase nascosta nell' umilta' e nel contempo, nessuno scrisse le sue memorie, pero' circa la sua Santita' sono state scritte importanti testimonianze nella Sacra Scrittura.

Si trovo' angustiato di fronte al prodigio operato dallo Spirito Santo su Maria, ma i Santi Angeli di Dio gli rivelarono il Mistero dell' Incarnazione, e fu' il primo ad adorare con Maria,Gesu', fu' padre premuroso e affettuoso, soprattutto nel salvare Gesu' dalle persecuzioni, e dopo tante peripezie si ritiro' in Galilea con la famiglia, dove ricco di meriti, si spense tra le braccia di Gesu' e Maria.

Per i tratti caratterizzanti della sua vita, é venerato quale Protettore dei  - moribondi, dei padri e orfani - ;

la sua ricorrenza cade in concomitanza con la  - festa del papa' - in questo stesso giorno, e fu' istituita per celebrare la " paternita' in generale e il marito devoto" .

In alcune aree coincide con la festa di " fine inverno", si brucia l'incolto sui campi e nelle piazze si accendono falo', il tutto accompagnato da dolci tipici,quali le  - zeppole napoletane - ; " secondo la tradizione, dopo la fuga in Egitto, s.Giuseppe per mantenere la famiglia dovette vendere frittelle ".Oggi vengono presentate fritte o al forno con al di sopra marmellata di amarene o altro.

La sua ricorrenza posticipa quella di s. Patrizio, Patrono d'Irlanda, dove il 17 marzo è Festa Nazionale e anticipa quella di s. Benedetto,il 21 marzo, che segna anche il ciclo delle stagioni, l'inizio della primavera.

 

LUCIANO GENTILE

FOTO FONTE FACEBOOK

Ultima modifica ilMercoledì, 18 Marzo 2015 13:40
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