IL SANTO PADRE SU ALIMENTAZIONE E AGRICOLTURA
- Scritto da Luciano Gentile
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Il Santo Padre lo ha detto chiaramente: " l'accesso al cibo è un diritto e i diritti non consentono esclusioni".
Una frase che non lascia dubbi, pronunciata alla 39^ conferenza della F.A.O. su - alimentazione e agricoltura - : non è sufficiente fare il punto,anche se i dati statistici ci mostrano la cruda realta', è necessario" l'obbligo di debellare la fame e prevenire qualsiasi forma di malnutrizione in tutto il mondo" ( come stabilito nella Dichiarazione di Roma sulla Nutrizione - F.A.O. - O.M.S. - );
una voce nemica della nutrizione è senza dubbio - LO SPRECO - , considerato che riguarda 1/3 degli alimenti prodotti, e un'altra buona quantita' viene utilizzata per altri scopi, magari anche positivi - come alimentazioni per bestiame,produzione di biocarburanti ecc - a cui si aggiungono - incertezza del clima,aumento della domanda e incertezza dei prezzi - .
Allora per trovare un equilibrio bisogna modificare gli " Stili di Vita ", e questo forse favorirebbe l'aver bisogno di meno risorse e la sobrieta' non si oppone allo sviluppo:
inoltre la F.A.O. è invitata a continuare nella sua decentralizzazione per capire e risolvere meglio i problemi del mondo rurale e i loro bisogni; da anni incide sul problema l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari che non consentono ai paesi piu' poveri di fare programmi,oppure di poter contare su una nutrizione anche minima; aggravano il tutto le speculazioni finanziarie e le incertezze climatiche che possono dare perdite dei raccolti.
Pertanto bisogna dare primato allo " Sviluppo Agricolo " che incentiva la Resilienza,offre alla popolazione la capacita' di fronteggiare le crisi - naturali o causate dall'azione umana - .
Altro punto critico è il disinteresse su un problema che sembra irrsolvibile: la realta' è che manca " la volonta' di assumere impegni vincolanti " tricerandosi dietro la Crisi Economica Mondiale "; se ho persone affamate, come posso destinare fondi alla cooperazione internazionale?
Il problema si supera con la " Solidarieta' ", facendola diventare " Scelta nella Politica " ovvero " Politica dell'Altro " e se gli Stati Membri operano per l'altro, il problema trova soluzione.
Anche la difficolta' - Acqua - deve essere risolta, non basta affermare che esiste il diritto all'acqua, bisogna rendere sostenibile il consumo di questo bene-risorsa ed eliminare gli sprechi.
L'uso dei terreni rimane un problema, se li accaparrano le imprese Transnazionali,privandone gli agricoltori ed anche la Sovranita' dei Paesi,i prodotti vengono esportati e la popolazione locale non ha né alimenti né terra,pertanto bisogna lavorare per fare in modo che " la sicurezza alimentare va' raggiunta anche se i popoli sono diversi per collocazione geografica,situazioni economiche o culture alimentari ".
" Lavoriamo per armonizzare le differenze e uniamo gli sforzi, cosi' non leggeremo piu' che la sicurezza alimentare per il Nord significa eliminare grassi e favorire il movimento e per il Sud procurarsi almeno un pasto al giorno".
LUCIANO GENTILE
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