L'UOMO IN CONFLITTO NELL'ARTE DI ANDREA GIORGI
- Scritto da Maria De Carlo
- Pubblicato in L'editoriale
Il bene e il male: un’eterno conflitto che alberga nell’animo umano. L’artista Andrea Giorgi coglie l’uomo nella sua nudità, nella sua essenza… in una continua lotta. E’ quanto emerge dalla contemplazione dei suoi lavori. L’occhio dell’artista, attraverso le sue opere, ci induce a riflettere sulle domanda di senso che ognuno si pone: Chi sono? Perché questa vita? Perché accade ciò che non vogliamo? Perché la realizzazione del bene è offuscata dalla presenza del male? Come essere felici? Cos’è che ci tormenta? Forse il male è dato dallo smarrimento dell’uomo nell’esteriorità…di qui l’anelito e l’urgenza a prendere coscienza di questo malessere per fare così ritorno a se stessi…per riappropriarsi di senso e significato…di bene e di felicità.
Andrea Giorgi nasce ad Ancona il 9 agosto 1974 (www.andreagiorgi.info). Interessato all’architettura, al design ed alla grafica digitale. “Lo strumento tecnologico è foglio da schizzo e penna – scrive di lui Laura Coppa-, tavolozza di sintetici colori, il pennello e la tela con cui Andrea Giorgi concretizza la sua altra realtà: l’alterrealtà (…) Nell’epoca del microchip, nel secolo della velocità, lo strumento tecnologico diventa protesi extraorganica indispensabile. Nessuno stupore è più provocato dall’iper-realismo, nessuno sconvolgimento è generato dalla scoperta che, anche l’arte, faccia uso dell’elettronica ”.
Aldilà di ogni tecnica Andrea Giorgi ci spinge a riflettere su noi stessi, a rientrare nella nostra intimità più profonda, a toccare quasi con mano il nostro animo.
Nel testo critico di Simona Clementoni si legge: “Nella dimensione infinita della mente, contrassegnata da opposizioni binarie che esplicitano la divisione manichea di bene e male insita nella natura umana e nell’universo, individui dai corpi scultorei, esteticamente perfetti, rappresentano il dramma delle passioni: la malinconia, la tristezza, il dolore, la morte e l’eterno tormento, l’Amore in tutte le sue sfaccettature: l’amore gioioso, l’amore conflittuale, l’amore dannato, l’amore perduto. Privi di tratti fisiognomici e di capelli, nudi ed impassibili nell’assenza totale di espressioni facciali, universalizzati nella loro completa spoliazione di tratti identificativi, questi esseri enigmatici comunicano solo con le pose e gli atteggiamenti del corpo, riuscendo a veicolare la forza del loro universo interiore tanto più efficacemente quanto più sono svincolati dal fallace mondo delle apparenze. Nel racconto artistico di Andrea Giorgi, donne e uomini soli e fragili si contrappongono ad altri forti e dominanti; esseri angelici si scontrano con creature demoniache in un duello che non coinvolge solo il micro, ma anche il macrocosmo”.
Il giovane artista espone dal 2008 in Italia ed all’estero. Questo mese di Agosto (dal 3 al 24) è sbarcato per la prima volta a Zara presso la sede della comunità italiana dove sono in Mostra 18 grafiche digitali dal titolo “Eternity”.
Apprezzate e stimate le sue opere fanno parte di importanti collezioni d’arte private, ricordiamo tra tutte la Ferrero, che ha acquistato la sua opera “my little strange world” vincitrice del concorso internazionale “Kinder cerca arte”.
Maria De Carlo
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