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"Potenza Città Universitaria"

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In evidenza "Potenza Città Universitaria"

Nello scorso martedì 28 aprile 2015 alle ore 17 presso l’Aula Magra dell’Università degli Studi della Basilicata, rione Francioso, si è tenuta una tavola rotonda organizzata dall’associazione universitaria Caming (Associazione degli studenti di Ingegneria e Informatica dell’Unibas)  dal titolo “Potenza Città Universitaria”. Hanno partecipato: il sindaco ing. Dario De Luca, la dott.ssa Annalisa Percoco, assessore alle politiche comunitarie con delega all’università, Giampiero Iudicello, capogruppo PD, Vincenzo Robortella, consigliere regionale PD e i consiglieri comunali Bianca Andretta, Mario Guarente e Alessandro Galella. Sarebbe dovuta essere presente anche la rettrice ch.ma prof.ssa Aurelia Sole, ma poiché impegnata in Senato accademico, ha delegato a rappresentarla il ch.mo prof. Stefano Superchi, docente associato di Chimica Organica .

Il presidente dell’associazione “Caming”, Salvatore Pirrone, ha introdotto e moderato la tavola rotonda con l’importanza di politiche da attuare in ambito universitario, per evitare lo spopolamento degli studenti che non rimangono a studiare presso l’Unibas  anche  dopo aver conseguito la laurea triennale.

Il sindaco Ing. De Luca ha introdotto il dibattito dicendo che la crisi della città viene da lontano: la città dopo il sisma del 1980 aveva una grande voglia di rinascere e a seguito del sisma sono piovuti sulla città enormi aiuti economici, per cui gli intellettuali lucani hanno visto di buon grado, anche come forma di sviluppo, la nascita dell’Università degli Studi della Basilicata e ha ricordato che essa è nata nel 1982 con la facoltà di ingegneria Nel tempo si sono poi aggiunte nel tempo  le altre facoltà.

Il sindaco,poi, ha ribadito di avere a cuore le sorti dell’università, ed ha insistito molto sul non far sentire l’università un corpo estraneo rispetto alla città, ma a far sì che essa sia sempre più notata e che sia forza propulsiva per la città. È necessario risollevarsi e darsi coraggio, certamente l’aiuto della Regione verrà e non permetterà che la città capoluogo muoia, perché se viene meno Potenza, viene meno tutta la regione. L’università è nata sia per portare cultura e sia per essere il motore per uscire dalla crisi, per cui è necessario imitare l’esempio di Matera che negli anni ’50 e ’60 ha fatto venire i migliori architetti a livello nazionale e questo ha prodotto nei cittadini spirito di emulazione nel bene, tanto che oggi Matera è divenuta “Capitale della cultura 2019”.

Il presidente dell’associazione Caming ha fatto presente che è necessario pertanto adeguare le infrastrutture per accogliere gli studenti, facilitare le politiche fiscali e sperare nel futuro con maggiore ottimismo, poiché la stessa università sarà motore per una valida ripresa e chiede se l’università sia a misura di studenti.

A tale quesito ha risposto la dott.ssa Percoco che ha parlato di un importante accordo preso tra Università di Basilicata e Comune di Potenza, per la condivisione di progetti. Le infrastrutture sono molto importanti, ma è necessaria un’operazione culturale che faccia sì che ognuno cambi nella mentalità e di conseguenza nella vita concreta dia il suo contributo perché Potenza sia realmente una città universitaria (cultura digitale e scientifica). È fondamentale che le associazioni collaborino tra loro in perfetta sinergia.

Il consigliere regionale Vincenzo Robortella ha fatto presente che ci sono molti giovani che vanno via, ma ci sono molti altri che rimangono e scommettono, dando il proprio apporto, per cui bisogna industriarsi per trovare possibili soluzioni a tale crisi e Potenza è il fiore all’occhiello della Basilicata con i suoi due punti di forza che sono l’Università e l’Ospedale. È necessario lavorare anche sulle infrastrutture immateriali quali la banda larga (collegamento ad internet veloce). L’università deve essere resa accessibile attraverso piani di trasporto urbani più efficienti. Vanno predisposti calmieri dei prezzi circa gli affitti ed è necessaria una card dello studente con eventuali convenzioni. Si è parlato della specialistica in economia del turismo in lingua inglese. È importante, inoltre,  che il Centro di Ateneo Orientamento Studenti curi l’accompagnamento  degli universitari verso il mondo del lavoro.

La consigliera Bianca Andretta ha detto che “Potenza Città Universitaria” è una meta strategica da raggiungere attraverso un tavolo di intesa tra enti territoriali e università, affinché agendo sinergicamente si possano comprendere le istanze del territorio. È necessario puntare alla formazione di organismi di partecipazione (come ad esempio la consulta della scuola, quella per gli stranieri o quella per le disabilità) di studenti e docenti. Circa la carta dello studente va ripristinato l’accordo MIUR - Provincia di Potenza.

Il consigliere Alessandro Galella ha fatto presente che alla tavola rotonda fossero assenti i docenti. In passato ci sono state carenze nella gestione di alcune strutture come delle serre non utilizzate nei pressi del polo di Macchia Romana e di altri siti cittadini. È importante creare spazi di aggregazione che mancano, anche se molto è stato fatto: l’accoglienza delle matricole, ma ancora altro è da realizzare come la fiera dei libri universitari. La cosa importante è quella di investire negli studenti meritevoli e favorire il loro incontro con le imprese nazionali ed internazionali, per cui non va dimenticata l’importante risorsa del petrolio. Si deve valorizzare anche il centro storico con la presenza in esso di sedi decentrate dell’università: si è pensato al palazzo D’Errico, che a breve il Comune restaurerà e si pensa di adibirlo a emeroteca, con pubblicazioni nazionali ed internazionali.

Giampiero Iudicello ha giudicato soddisfacente l’operato della dott.ssa Percoco, che ha deciso di mettere in dialogo città ed università e ha detto che è necessario far integrare gli studenti in modo che quelli che ci sono si trovino bene e non se ne vadano: sono necessari luoghi di studio, in modo particolare biblioteche, magari nei pressi del centro storico. L’università non è solo della città ma di tutta la regione, ma il cittadino di Potenza deve sentirsi parte dell’università, così come gli universitari devono sentirsi pienamente cittadini. Per la città è importante potenziare la pubblica amministrazione, l’università e l’ospedale

Il ch.mo prof. Stefano Superchi il quale ha fatto presente che l’università è una risorsa culturale, economica e sociale nel senso che essa favorisce la promozione sociale e l’aggiornamento dei professionisti. Pertanto gli studenti devono sentirsi protagonisti invece che semplici utenti. Il prof. Superchi ha ritenuto che vadano intensificati i rapporti tra i due poli di Potenza e di Matera, anche attraverso i trasporti che purtroppo sono un po’ carenti. È fondamentale che gli studenti diano il loro apporto attraverso i loro suggerimenti.

Di qui vediamo due interventi: nell primo si è chiesto un tavolo tecnico permanente comune-università, al fine di favorire una buona offerta didattica finalizzata a sbocchi professionali, in modo da trattenere gli studenti in sede (anche i pendolari) e addirittura da attirare quelli di regioni limitrofe. È importante che l’università sia collegata in modo permanente con le aziende le quali possono apportare dei miglioramenti attraverso suggerimenti e proposte. Sarebbe auspicabile che per trattenere in sede gli studenti i corsi di lezione vengano distribuiti su cinque giorni, invece che su due come tante volte capita. Lo studente, volendo rispondere all'intervento del sindaco, ha fatto presente che Potenza si possa salvare, proprio pensando al futuro.

Nel secondo intervento si è chiesto che le associazioni lavorino in sinergia tra loro e che si possano riunire in un tavolo permanente per discutere delle diverse tematiche e difficoltà. È importante il confronto e la presenza della rappresentanza studentesca nelle associazioni.

Il sindaco ha approvato il voler portare un centro di aggregazione studentesco al centro storico (è importante comprendere le esigenze degli studenti e soddisfarle nel limite del possibile), in quanto il centro, appunto, si sta spopolando, ma gli studenti possono essere un volano per trainare le attività economiche verso il centro. Si pensa inoltre a portare una sede distaccata dell’università nel centro storico: a breve i carabinieri lasceranno la caserma nella sede che era dell’ex monastero “San Luca” delle Clarisse.

Vincenzo Robortella ha fatto presente, inoltre, che l'ARDSU, l’azienda regionale per il diritto allo studio universitario, paga tutte le borse di studio, abbattendo le spese di gestione al suo interno.

Il dibattito è stato veramente costruttivo, in quanto esercizio di sana democrazia e dialogo, e ci si augura che anche altre associazioni possano dialogare al loro interno e con altre associazioni e con la città, per mettere in cantiere nuove idee che possono contribuire all'edificazione del bene comune.

 

Giuseppe Messina

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