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Il mito lesbico e l’Orsa Maggiore – I Miti del Cielo – parte quarta

In evidenza Il mito lesbico e l’Orsa Maggiore – I Miti del Cielo – parte quarta

Guardando verso nord non è difficile scorgere le sette stelle del Carro Maggiore, la parte posteriore della costellazione dell’Orsa Maggiore. Queste favolose sette stelle hanno ispirato nei secoli innumerevoli leggende.

La storia più particolare ci è tramandata attraverso la mitologia greca: il racconto della ninfa Callisto.

La bellissima ninfa fu vista dal padre degli dei mentre riposava in un bosco e subito se ne innamorò.

Callisto, che in greco significa “la bellissima” (kallistè), però era consacrata ad Artemide e pertanto votata alla verginità e alla castità. Il subdolo Zeus, per poterla sedurre, assunse le sembianze della stessa Artemide.

Dopo qualche tempo la vera dea conosciuta ai Romani come Diana, intenta ad una battuta di caccia insieme a Callisto e al suo seguito, decise di riposarsi facendo un bagno presso una fonte. Callisto, che era incinta, esitò a spogliarsi per non svelare la perdita della verginità. Sfilatale la veste, la dea scoprì il tradimento e punì la ninfa trasformandola in un’orsa.

La peculiarità di questo racconto consiste nel fatto di essere l’unico mito lesbico greco, ovvero che contenga una seduzione omosessuale fra due donne. Ciò si deve probabilmente al fatto di essere l’unica traccia sopravvissuta di un antichissimo rito arcaico di iniziazione fra una donna adulta e una ragazza.

Abbiamo oggi le tracce dell’esistenza di un antichissimo rito sessuale d’iniziazione indo-europeo, che aveva lo scopo di trasmettere la fertilità dall’adulto al bambino, facendo “morire” misticamente il bambino, dopo un periodo dedicato all’insegnamento della caccia, e facendolo rinascere come giovane adulto consacrato alla divinità.

Callisto è a sua volta seguace d’una dea cacciatrice (Artemide/Diana - sorella del dio Apollo, protagonista dei miti d’iniziazione omosessuale maschile) e collegata ai riti d’iniziazione in tutta la Grecia, che non partecipa dell’attività sessuale-procreativa tipica dell’età adulta (Artemide è per definizione la giovane vergine, eternamente al confine fra adolescenza ed età adulta).

Secondo un’altra variante del mito, a trasformare Callisto in orsa fu Era, per vendicarsi dell’infedeltà di Zeus. Era riuscì a convincere Artemide ad uccidere la ninfa con una freccia. Dopo la morte Zeus trasformò Callisto nella costellazione dell’Orsa Maggiore.

Un’altra versione più complessa della morte della ninfa è connessa al figlio Arcade, nato dall’unione con Zeus. Questo, oramai quindicenne, s’imbatté nel corso di una battuta di caccia nell’orsa e, proprio quando stava per ucciderla, intervenne il padre degli dei, trasformando madre e figlio nelle costellazioni dell’Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore. Era, ancora adirata, ottenne dal dio Oceano che le nuove costellazioni non potessero mai tramontare.

 

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