Presentato a Potenza il volume: "I moribondi del Palazzo Carignano".

Presso la Libreria Ermes di Potenza è stato presentato mercoledì sera il libro dal titolo: "I moribondi di Palazzo Carignano", un' opera del giornalista e storico moliternese Ferdinando Petruccelli della Gattina, originariamente pubblicata nel lontano 1862 e ristampata, ad oltre 150 anni dalla prima edizione dalla Valentina Porfidio Editore, con un interessante prefazione a cura del giornalista Marcello Veneziani, apparsa su Libero del 14 aprile 2009. Il testo, una serie di reportage che l'autore scrisse dall'Italia per il giornale francese La Presse, racconta in chiavecritica fatti, retroscena e personaggi ed eventi del regno italiano appena costituitosi. Nelle parole di Elda Rizzitelli, direttrice della Ermes il libro : "è uno strumento per comprendere il presente attraverso il passato per via della vena polemica e ironica non dissimile dagli attuali scenari politici nazionali, dominati da movimenti e sentimenti diffusi di antipolitica". Aurelio Pace ha ricordato come Petruccelli, lodato da Montanelli come il più grande giornalista dell'800 "sia stato un personaggio assolutamente straordinario e fuori dal comune, in grado di anticipare persino il pensiero di personalità come De Gasperi e Moro sulla necessità di un progetto europeista e sul ruolo di centralità a cui dovrebbe ambire l'Italia all'interno di una politica di scala continentale. Trovo inaccettabile, essendo un libro di politica e solo indirettamente dal taglio storico e giornalistico, il revisionismo storico di noti docenti universitari lucani, che ingabbiano il Petruccelli nella ristretta cerchia dell'antipolitica senza dare il giusto peso e coraggio all'intelligenza straordinaria di un uomo che criticava gli esponenti istituzionali della suaa epoca, ma aveva un altissimo senso di rispetto e considerazione verso quell'istituzione chiamata Parlamento". Giovanni Salvia, direttore di Lucania Confronti ha evidenziato "come l'opera fu anche snobbata da Croce e dalla critica letteraria del tempo, per via dei ritratti poco edificanti di molti dei personaggi politici che sedevano in Parlamento in quell'epoca". L'intento della pubblicazione di una simile opera ha concluso Valentina Porfidio "è quello di continuare l'opera di recupero e trasmissione della memoria e della cultura lucana, fiduciosa del ruolo che tale riscopert può avere anche per un eventuale superamento dell'antipolitica dilagante e per un ritorno alla concezione nobile della politica".

Emanuele Pesarini