Centro studi Confindustria: sempre più difficile fare impresa in Italia
- Scritto da Daniele Nardiello
- Pubblicato in In rilievo
Centro studi Confindustria: sempre più difficile fare impresa in Italia
L'Italia si conferma un Paese di imprenditori ma emergono segni di scoraggiamento perchè fare impresa nella penisola è sempre più difficile. Tasse, burocrazia, difficoltà di accesso al credito restano i principali ostacoli all'attività. Lo dice il Centro studi di Confindustria in una ricerca realizzata per il convegno biennale che si svolge a Parma. La quota di lavoratori indipendenti sul totale degli occupati è del 24,9% sul totale dei lavoratori, molto più alta rispetto alla media Ue, doppia rispetto a quella francese e tedesca, la crisi ha però «ha senza dubbio contribuito a ridurre la voglia di avviare nuove iniziative: il 78% degli imprenditori ritiene che rispetto al passato l'avvio di una nuova impresa sia più complicato». La società italiana ha una buona percezione dell'imprenditore: il 53% degli italiani ha un’opinione positiva della figura imprenditoriale, anche se rispetto al passato è peggiorata per il 45,5% degli interpellati; il 41,3% giudica gli imprenditori competenti e il 19% pensa che sia una persona onesta e corretta.
Negli ultimi anni la vocazione imprenditoriale del Paese, ma non solo in Italia, è in regresso: il tasso di natalità delle imprese è sceso dal 12,5% del 2006 all'8,1% del 2014. Le ragioni, secondo il CsC, sono diverse, influenzate anche dalla crisi del modello di sviluppo industriale. Ed emerge «un senso di scoraggiamento dei potenziali nuovi imprenditori: oggi, fra gli italiani, il 44% sceglierebbe un lavoro indipendente contro il 51% del 2009». La crisi ha sicuramente inciso sulla voglia di aprire nuove imprese, ma, fra i principali ostacoli all'attività , il 54,3% degli intervistati annovera le tasse, il 45,7% la burocrazia e il 37,7% l'accesso al credito. La ricerca mette in luce che il 41,2% delle imprese è di prima generazione, una quota che ha un trend in aumento, mentre il 48,5% è stato avviato in passato dalla famiglia.