Giuseppe Giuzio Fdi parla della Siderpotenza

Da alcuni giorni i giornali locali riportano preoccupanti informazioni riguardanti i dati registrati dalle centraline per il monitoraggio ambientale dell'Arpab, e, particolarmente allarmanti risultano essere le indagini relative alle emissioni di diossina della Sider Potenza. La diossina è un composto chimico alogenato molto tossico per l'uomo e gli altri organismi, oltre che pericoloso per l'ambiente a causa dei tumori. Della faccenda si è discusso molto anche grazie all'interrogazione del 7 maggio 2012 da parte del consigliere regionale Gianni Rosa, nata dall'esigenza di comprendere come mai una delle più grandi fabbriche della città operasse da anni con un'autorizzazione provvisoria e perchè Arpab non pubblicasse con regolarità i dati e gli esiti dei controlli effettuati. Il responsabile di Fratelli d'Italia Giuseppe Giuzio ha esaminato la questione. Qual'è la sua posizione in merito alla faccenda della Sider? "La Sider Potenza è una delle aziende più importanti a Potenza ed essenziale per lo sviluppo socio economico della nostra città e va tutelata da attacchi politici e strumentali". In merito alle presunte ed irregolari emissioni di diossina qual'è il suo pensiero? "L'azienda per quanto mi è stato riferito, dal momento in cui ha ottenuto l'autorizzazione integrale ambientale, si è sempre adeguata agli standard legali in merito alle immissioni nell'ambiente. Inoltre i dati pubblicati e diffusi recentemente farebbero riferimento ad un periodo in cui l'azienda era ferma per manutenzione. Mi domando se siamo proprio sicuri che sia la Sider Potenza ad inquinare o che non ci siano altre fonti di inquinamento. Infine siamo sicuri che i dati attestino un reale inquinamento". Certo i dubbi restano. Insomma la situazione è particolarmente complessa? "Già. Aggiungerei che la complessità della situazione non deve e non pul essere uno spunto per un'occasione di scontro politico tra chi non ha denunciato prima o chi non ha fatto cose di questo tipo. La salute dei cittadini, va tutelata così come va difeso l'ambiente e salvaguardando l'interesse dei lavoratori, che devono poter svolgere serenamente il proprio lavoro. La mia posizione è quella di chi sta dalla parte di chi vuol sapere senza condannare tutto e tutti a prescindere e senza prove e verifiche adeguate".

Emanuele Pesarini