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I falsi ricordi

In evidenza I falsi ricordi

Nella seconda metà degli anni '70 negli Stati Uniti d'America si registrarono degli episodi che indussero le autorità locali ad indagare su un numero molto elevato di abusi sessuali denunciati e verificatisi all'interno delle famiglie. Ciò che attirò l'attenzione fu la modalità con la quale vennero scoperti: gli abusi in questione emersero durante le sedute di psicoanalisi e verificatisi molti anni prima e dunque nell'infanzia di coloro che li denunciarono. A seguito di lunghe ed approfondite indagini venne accertato che quello che gli psicoanalisti, sulla scia delle teorie freudiane,  consideravano ricordi rimossi emersi durante le sedute in realtà si rivelarono dei falsi ricordi, ovvero eventi mai accaduti ma che la mente aveva creato di sana pianta. Si accertò che gli psicoanalisti coinvolti, convinti del fatto i disturbi accusati dai propri clienti fossero il frutto di un abuso sessuale subito nell'infanzia e rimosso, concentrarono le proprie attenzioni su questo ponendo domande sempre più pressanti, invitando i propri assistiti ad evocare l'evento rimosso; i clienti, fortemente suggestionati, cominciarono a parlare del suddetto abuso creando dal nulla il ricordo che a quel punto divenne un evento reale e sopratutto realmente accaduto. Le persone coinvolte in questi episodi furono gravemente danneggiati, sia i clienti degli psicoanalisti che svilupparono non solo la consapevolezza di aver subito un abuso ma anche che l'autore era, nella maggioranza dei casi, un proprio caro, che gli stessi familiari  che si videro accusati di atti terribili senza averli realmente commessi. Questa vicenda drammatica mise in evidenza l'esistenza dei falsi ricordi eventi di cui la Psicologia si era già occupata ma sulla quale vi erano ancora moltissime discordanze; si avviò di conseguenza un approfondito lavoro di ricerca sia per evidenziarne definitivamente l'esistenza ma sopratutto per comprendere i meccanismi alla base della creazione. Oggi sappiamo che i falsi ricordi possono essere stabili o temporanei e creati a seguito di eventi particolarmente suggestivi (come quelli appena menzionati), oppure fantastici cioè nascono spontaneamente da idee stravaganti e ricorrenti e che successivamente divengono ricordi e convinzioni pur non essendo mai accaduti; questi ultimi spesso, ma non necessariamente, si creano in persone in momenti di difficoltà  o affetti da varie forme di disagio psichico. Alcune ricerche evidenziano anche come i falsi ricordi possono essere creati a seguito di traumi neurologici con conseguenti lesioni cerebrali così come a seguito di abuso di droghe. In merito alle cause psicologiche attualmente vi sono tre scuole di pensiero: una, basandosi sulla teoria della memoria come processo costruttivo, sostiene che è il ragionamento sugli stimoli percepiti che crea i falsi ricordi; una seconda teoria mette in evidenza il ruolo determinante delle fonti dalla quale provengono gli stimoli mentre una terza teoria mette in rilievo il ruolo dell'evento e del significato attribuito e la relativa coerenza tra essi. Ognuna di queste tre teorie si focalizza su alcuni aspetti specifici non necessariamente in contrasto tra di loro. L'esperienza comune ci dice che i falsi ricordi raramente assumono connotati drammatici ma che il più delle volte coinvolge ognuno di noi su questioni non particolarmente rilevanti e con conseguenze spesso neanche avvertite. Discorso diverso riguarda la raccolta delle testimonianze in materia giuridica dove i particolari rievocati possono avere conseguenze importanti; in merito è necessario che chi raccoglie le informazioni sia qualificato e ben consapevole dell'influenza del proprio ruolo, cosa già ampiamente nota a coloro che se ne occupano. Gli Psicologi nel corso degli anni hanno elaborato dei test per la verifica dell'attendibilità dei ricordi ma anche dei metodi di raccolta delle informazioni attendibili e poco inclini a raccogliere dati non attinenti con i fatti realmente accaduti.

Dr Michele Passarella

Ultima modifica ilLunedì, 30 Maggio 2016 15:56
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