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Prorogata sino al 18 Giugno la mostra con Pino Settanni: all'attivo anche un sodalizio con Renato Guttuso lungo sette anni

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In evidenza Prorogata sino al 18 Giugno la mostra con Pino Settanni: all'attivo anche un sodalizio con Renato Guttuso lungo sette anni

Verrà prorogata fino al 18 giugno la mostra “Pino Settanni. Il colore è luce”, a cura di Monique Gregory Settanni; la mostra è patrocinata dalla Provincia di Potenza e organizzata dalla Rebis Arte in collaborazione con il Museo della fotografia Pino Settanni di Matera e con l’ausilio del comitato scientifico composto da Sergio Buoncristiano, Fiorella Fiore e Giovanni Viceconte.

Le 46 opere esposte in questa rassegna, illustrano alcune delle tematiche care al grande fotografo pugliese, scomparso nel 2010, al quale, da circa un anno, è dedicato il Museo Pino Settanni, aperto negli spazi di Palazzo Viceconte a Matera.

Filo conduttore della mostra è la ricerca sulla luce, modulata attraverso un uso sapiente del mezzo tecnico e della resa coloristica, che l’artista ha sviluppato durante tutta la sua carriera, e che unisce le tre sezioni della mostra, dedicate rispettivamente ai Ritratti e ai Nudi che lo hanno reso celebre al grande pubblico, tra tutti quello di Mario Monicelli o di Marcello Mastroianni, ai Tarocchi, con l’esposizione di 20 opere, e all’Afghanistan, paese visitato a più riprese tra il 2002 e il 2005 a seguito dell’esercito italiano.

La mostra resterà aperta fino al 18 giugno 2016 con i seguenti orari:  9.30 - 13.30 / 16.00 - 18.30. Chiusura domenica, lunedì e martedì pomeriggio.                                                                                                                     

 

Biografia

 

PINO SETTANNI, definito un pittore con la macchina fotografica, nasce a

Grottaglie (Taranto) il 21 marzo 1949. Dal 1966 lavora all’acciaieria Italsider di

Taranto. In quel periodo frequenta gli artisti della sua città ed inizia a coltivare

e sviluppare il suo amore e il suo talento per la fotografia. In quegli anni inizia

ad effettuare una serie straordinaria di fotografie nelle regioni del Sud Italia.

Nel 1973 lascia il lavoro a Taranto e si trasferisce a Roma per seguire

definitivamente la sua vocazione artistica. Nel 1975 conosce Monique Gregory,

sua futura moglie, che possiede una galleria d’arte in via del Babuino e che lo

introduce nel mondo degli artisti. In quello stesso anno pubblica un suo lavoro,

Voligrammi, costituito da una serie di foto-grafie di gruppi di uccelli in volo in

cui egli immagina e traccia innumerevoli linee di congiunzione che costruiscono

precise figure geometriche per trovare, in un apparente e casuale disordine,

un ordine ed un’armonia.

Nel 1977 incontra il pittore Renato Guttuso, con il quale ha una profonda

amicizia ed un lungo sodalizio artistico fino al 1983. In quel periodo realizza un

interessante reportage per conto dell’Espresso sulla linea transiberiana in

Siberia. Dopo un breve soggiorno a Parigi, nel 1987 si insedia definitivamente

nel suo studio di via di Ripetta a Roma dove realizza una straordinaria serie di

ritratti di personaggi famosi e lavori di creazione artistica tra cui i Segni dello

Zodiaco, i Vizi Capitali, i Tarocchi, l’Alfabeto dei Francesi commissionato dalla

maison europea della fotografia di Parigi.

Sempre sospeso tra la fotografia e la pittura realizza, nel corso degli anni,

straordinarie manipolazioni pittoriche su alcune sue fotografie, che egli

definisce Archeologia del Futuro, a voler significare la meraviglia che ciò

potrebbe suscitare al ritrovamento di queste opere in un futuro, lontano anche

di secoli.

In due successivi periodi realizza interessanti reportage su New York. Realizza

tra il 1998 e il 2005, per conto dell’esercito italiano due importanti reportage

sulle guerre che vedono le truppe italiane impegnate nei Balcani e in

Afghanistan.

Negli ultimi anni, affascinato dalle tecnologie digitali, elabora in modo

assolutamente originale e creativo, le sue immagini fotografiche manipolando

le forme in un’autentica esaltazione della luce dei colori.

Elabora infine un mondo fantastico fatto di sirene e di un immaginario Mister

Pop, un piccolo giocattolo di latta con una valigia, che in qualche modo

simboleggia il suo peregrinare nel mondo reale e in quello suo personale

fantastico.

 

Scheda tecnica

 

Titolo mostra: “Pino Settanni. Il colore è luce”.

Curatore: Monique Gregory Settanni.

Comitato scientifico: Sergio Buoncristiano, Fiorella Fiore, Giovanni Viceconte.

Organizzazione: Rebis Arte srls; Museo della Fotografia Pino Settanni.

Sede: Pinacoteca Provinciale, Via Lazio 8, Potenza.

Periodo: 23 aprile – 18 giugno 2016

Orari di apertura: 9.30 - 13.30 / 16.00 - 18.30. Chiusura domenica, lunedì e martedì pomeriggio.                                                                                                         

Info: 0971 444833; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.rebisarte.it.



Ultima modifica ilGiovedì, 09 Giugno 2016 02:23

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