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ScientificaMENTE – IL CLORURO DI SODIO

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ScientificaMENTE è una serie di articoli dedicati alla divulgazione scientifica.
Affrontiamo argomenti di Biologia, Chimica, Geografia, Scienze della Terra e molti altri di carattere tecnico – scientifico, utilizzando termini il più possibile semplificati, allo scopo di avvicinare le materie scientifiche al più vasto pubblico di lettori.

 

IL CLORURO DI SODIO

 

Ognuno di noi ha una quotidiana familiarità con il cloruro di sodio (NaCl) che nel linguaggio comune è chiamato sale.

Il sale è per noi tanto importante quanto l’aria, l’acqua, il cibo.

Nell’antichità, in alcuni territori, la mancanza di sale ha determinato migrazioni di interi popoli da una regione a un’altra.

 

La nostra necessità di sale

Qualsiasi cellula del corpo umano contiene gli ioni che costituiscono il sale, Na+ e Cl-. Nell’insieme, un uomo adulto contiene circa 160-175 g di sale.

Per compensare le piccole perdite giornaliere, dovute alla traspirazione e all’eliminazione per le vie urinarie, nella dieta ne devono essere contenuti, giornalmente e mediamente, circa 200 mg, circa 1/10 della quantità contenuta in un cucchiaino da caffè.

Il succo di qualsiasi tipo di carne contiene abbastanza sale da considerare, per gli individui che includono la carne nella loro dieta, la quantità ingerita sufficiente a compensare tutte le possibili perdite dell’organismo. La necessità di sale in più è collegata al progredire della capacità dell’uomo di coltivare la terra; vegetali e cereali non contengono una quantità di sale sufficiente a sopperire le perdite giornaliere dell’organismo.

Un altro uso estremamente importante del sale, scoperto fin dall’antichità, è che la carne non si guasta quando viene ricoperta di sale o immersa in una sua soluzione concentrata (salamoia). La decomposizione causata da microrganismi non avviene in presenza di un’alta concentrazione di sale.

Fin quando non si sviluppò la moderna tecnica della refrigerazione, la carne era mantenuta commestibile con l’uso del sale. Senza salatura, solo il congelamento può preservare indefinitamente la carne. I pescherecci ceh rimangono in mare per settimane, portano tonnellate di sale per preservare il pescato, a meno che non siano equipaggiati con opportune celle frigorifere.

Il sale è così essenziale per la vita e per la conservazione dei cibi, che in passato, in alcune regioni, fu usato come moneta. Quando Marco Polo visitò il Tibet durante il suo viaggio in Cina, nel XIII secolo, trovò monete fatte con il sale minerale, stampigliate con il sigillo del governatore.

Nell’antica Roma, truppe armate montavano di guardia alle riserve di sale ricavato dalle saline di Ostia. I soldati che proteggevano e trasportavano il sale lungo la cosiddetta via Salaria, originariamente erano pagati con sale. In seguito furono pagati con denaro, con il quale comprare il sale, e questo tipo di retribuzione fu chiamato salario.

 

Fabbricazione del sale

Il sale disponibile oggi per il consumo ha una buona purezza, ma solo in certi depositi naturali trovati sotto la superficie terrestre il livello di purezza è sufficientemente alto.

Il sale oggi non si ricava per sintesi, come generalmente si fa per molti composti chimici, ma si ottiene sempre dalle sorgenti naturali, poi si sottopone a vari processi di purificazione. Le popolazioni che vivevano in prossimità del mare, impararono a sfruttare il calore per provocare l’evaporazione e ottenere il sale; per ottenerlo, l’acqua viene immessa in grandi aree delimitate da argini (saline); man mano che il calore solare agisce su queste acque immobili, le sostanze indisciolte (sabbia e argilla) si depositano sul fondo. Con il procedere dell’evaporazione, le sostanze meno solubili (solfati e carbonati di calcio) cominciano a separarsi dalla soluzione. A questo punto la salamoia viene trasferita in vasche di cristallizzazione, dove si separa infine il sale.

Le rocce che contengono sale, rappresentano l’altra fonte principale per la sua estrazione. Per estrarlo di possono usare i metodi tradizionalmente impiegati per tutti i minerali, oppure si può immettere acqua in questi depositi e pompare via la salamoia, quindi procedere con i processi di purificazione.

 

 

 

L’immagine è tratta da:

https://it.wikipedia.org/wiki/Cloruro_di_sodio

 

 

 

 

 


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