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“Chi è il narcisista perverso? Le relazioni pericolose”

In evidenza “Chi è il narcisista perverso? Le relazioni pericolose”

A Potenza, nella giornata del 21 ottobre 2017, presso la sala A del consiglio della Regione Basilicata, alle ore 17.00, si svolto l’incontro sul tema  “Chi è il narcisista perverso? Le relazioni pericolose”. Sono intervenuti: Vincenzo Giuliano, garante regionale dell’infanzia e Michele Passarella, psicologo. Ha moderato Angela Rondanini, collaboratrice La Pretoria.

L’evento, dopo il saluto del presidente dell’associazione culturale La Pretoria, Michele Saporito, il quale ha brevemente presentato ai presenti le attività di stampo informativo dell’associazione, ha goduto di due momenti.

Nella prima parte, si è tenuto un dialogo con lo psicologo il quale ha definito cosa sia il narcisismo e di come esso si sviluppi nelle persone evidenziandone i tratti che poi portano all’aspetto patologico. Tra questi si nota: un irrigidimento di alcuni aspetti del carattere e nelle abitudini di vita e una tendenza a manipolare per i propri bisogni gli altri. Di qui viene illustrato il tratto del narcisista perverso sottolineando i tratti predatori e di manipolazione nei confronti degli altri.

Il secondo momento, invece, ha visto l’intervento di Angela Rondanini, la quale si è soffermata su come il narcisista perverso agisca attraverso i social network per cercare le sue vittime, definendone il modus operandi dello stesso (Love bombing, fase dell’idealizzazione e, infine, la fase della svalutazione) e di come tali atteggiamenti portano a tutta una serie di squilibri nella persona con cui si vive tale relazione sentimentale.

Di contro viene anche suggerito il modo con cui uscire da questa situazione pericolosa ovvero sviluppando un atteggiamento assertivo mettendo al centro la propria persona evitando cosi l’annullamento voluta dal narcisista e di interrompere tale rapporto il prima possibile.

Infine, si sono tenute le conclusioni da parte di Vincenzo Giuliano, il quale ha voluto sottolineare e rimarcare come il fattore educativo sia fondamentale per evitare lo sviluppo di queste forme deviate andando a colpire tutte quelle forme di disuguaglianza che se ben gestite possono essere annullate o almeno arginate al fine di un miglioramento della società stessa.

Giuseppe R. Messina

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