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"Oggi il mondo intero ha la stessa età! Oggi è un giorno molto speciale. C'è una sola possibilità ogni mille anni! La tua età più il tuo anno di nascita daranno come risultato 2018. È così strano che persino gli esperti cinesi e stranieri non riescono a spiegarlo! Prova a vedere che il calcolo funziona. Dobbiamo aspettare altri mille anni perché ciò accada! Buon colpo! Trasferisci il messaggio agli amici, lascia fare a tutti il calcolo!".

Da quando, venerdì mattina, ho ricevuto questo messaggio da alcuni contatti della mia rubrica, non sono più lo stesso. Ho provato a decifrarlo, a comprenderlo e a capire, soprattutto, se chi me lo avesse mandato stesse scherzando o facesse sul serio. Non immaginate la mia faccia quando ho appreso che faceva sul serio! Lo shock è ancora forte, ho provato a contattare il mio medico che mi ha raccomandato di stare a riposo per qualche giorno e di non leggere altre catene. Ma io, cocciuto come al solito, non ho resistito alla tentazione di prendere tra le mani lo smartphone per leggere ancora quel messaggio, perché di sicuro doveva esserci una spiegazione, un motivo, un senso. Così, come facevo quando ero un piccolo alunno delle elementari, ho provato a dividerlo in più parti e a dare ad ognuna di esse una spiegazione. "Oggi il mondo intero ha la stessa età!", la prima parte. E che vuol dire? E, soprattutto, quale età? Immagino lo sfregamento di mani di qualche arzillo ottantenne al pensiero di avere, quel giorno, 30 anni! Vado avanti. "La tua età più il tuo anno di nascita daranno come risultato 2018", recita un'altra parte del magico messaggio. No, ma davvero? Un'operazione così incredibile che nemmeno i più grandi esperti matematici ci sarebbero arrivati. E, infatti, la parte successiva mi fa venire i brividi ancora oggi: persino gli esperti (ma di cosa?) cinesi e stranieri (perché i cinesi non sono comunque stranieri?) non riescono a spiegarlo (ma è un'addizione, diamine!). E poi il colpo di grazia: "Dobbiamo aspettare altri mille anni perché ciò accada!". Dobbiamo? Semmai dovranno aspettare, dato che tra mille anni di noi non ci sarà traccia (o forse no, mi sto sbagliano, i postini di catene seriali guadagneranno l'elisir di vita eterna proprio grazie alle catene inoltrate). Dulcis in fundo: "Buon colpo!". Ma quale colpo? Si era parlato di numeri, di addizioni, di cinesi, di stranieri e di millenni, cosa centra adesso il colpo? Ma poi di cosa? Di arma da fuoco, in banca, sulla bella ragazza alla quale invierò la catena? (Temo che in tal caso il colpo lo darà lei a me poi, in fronte!).

Il mio medico aveva ragione. Dovevo stare lontano da questi messaggi, dovevo provare a disintossicarmi. "Dalle analisi è emerso chiaramente che hai una percentuale altissima di bufale e fake news nel sangue", mi aveva detto, "Si va dal classico <<Clicca mi piace e condividi>>, al più profondo <<Non scorrere senza scrivere amen>>, passando per <<Se hai un cuore non puoi non mandarlo ad almeno 15 amici>> o alla tipica immagine ritoccata ad hoc per accreditare o screditare il personaggio famoso, il politico o il calciatore di turno. Se non fai qualcosa finirai per ammalarti sul serio e, magari, ti prenderai anche tu il virus e comincerai a condividere, commentare, inoltrare e far girare notizie false e insensate".

No! Il virus proprio non lo voglio! Ho deciso: si parte con una bella e sana terapia di gruppo.

Comincio io cancellando il messaggio. Ecco, fatto.

Adesso tocca a te. Mi raccomando, è molto importante: PRIMA PENSA POI CLICCA!

 

Marco Tavassi

 

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