Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 824
  • Fallito caricamento file XML
Log in
A+ A A-

UOMINI D'ALTRI TEMPI, UOMINI SEMPRE ATTUALI 

  • Scritto da 
  • Pubblicato in In rilievo
Foto dal web Foto dal web
Sono attualissime, ai nostri giorni, le discussioni in cui si parla tanto della necessità del riciclo, di quanto sia importante tentare di non sprecare, di recuperare e riutilizzare ogni tipo di materiale, soprattutto quelli che possono causare danno alla Terra che abitiamo e a noi stessi. 
Una necessità che l'uomo ha cominciato a sentire da qualche anno, mosso e animato da quanto accade e dalle previsioni, spesso nefaste, circa il futuro della specie. 
 
Eppure ci sono stati uomini che certe esigenze le hanno colte e comprese già decenni fa, mettendole in pratica, non senza fatica, e riuscendo a realizzare qualcosa di estremamente importante non solo per l'atto in sé ma per tutto ciò che esso ha generato per decine di migliaia di persone. 
 
È il caso del cavalier Andrea Pittini, venuto tristemente a mancare tre anni fa e che, nel periodo del dopo guerra, quando tutto appariva inesorabilmente e inevitabilmente compromesso e danneggiato, è riuscito a cogliere, con intelligenza incredibile e sensibilità fuori dal comune, che proprio da quelle macerie, proprio da quegli ammassi di ferro si poteva e si doveva ripartire. 
 
Sì, la storia del cavalier Pittini, che oggi la sua famiglia, i suoi cari e i lavoratori della aziende poi nate ricordano con affetto, comincia proprio dalla voglia di recuperare e di ripartire da quel che c'era. 
 
Cosa avrebbe fatto un altro al suo posto?
In quel tempo, segnato dalla tragedia della guerra e dall'angoscia delle conseguenze?
Si sarebbe, certamente, arreso all'amarezza e allo sconforto, sperando soltanto in un domani migliore.
 
Pittini, invece, ha colto in quegli ammassi di ferro e di residui del conflitto una possibilità concreta per ripartire, rialzarsi, per cominciare a costruire di nuovo, scegliendo di "sporcarsi le mani" in prima persona e lui per primo.
Senza fermarsi, senza lamentarsi e con il desiderio sempre vivo di partire e di iniziare da quel c'era, consapevole della fatica e del lavoro che sarebbe servito ma animato dalla volontà di non restare a guardare e di non attendere ma di fare. 
 
Partire da quel che c'era per arrivare a quel che c'è e a quello che ci sarà. 
 
Oggi, in un'epoca in cui tanto si parla di recupero, di riciclo e di necessità di costruire con quel che abbiamo, la storia del compianto cavalier Pittini non può che collocarsi tra quelle di uomini di altri tempi ma estremamente e indispensabilmente attuali. 
Una storia da conoscere e da far conoscere, fatta di passione e di sensibilità, di sacrificio e di ideali. Una storia da non dimenticare, affinché quel che oggi c'è possa essere base per quel che domani sarà. 
 
Marco Tavassi

Devi effettuare il login per inviare commenti

Meteo

Potenza

Ultime

Calendario Articoli

« Novembre 2024 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  

Area Riservata