Occhio alle feste comandate 8 Marzo festa delle donne
- Scritto da Antonio Corbo
- Pubblicato in In rilievo
Potenza.- Incontro con la prof.ssa Antonia Tammone, referente regionale A.N.I.L.S. (Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere) per la lingua tedesca che ci accoglie nella Biblioteca Nazionale di Potenza - oggi 8 marzo 2022 - giornata della donna - e ci dice: "Non facciamoci intortare da mimose e festeggiamenti. Continuiamo a camminare nella consapevolezza delle realtà, senza elencare mancanze, squilibri, responsabilità e cose dette e ridette. È necessario accogliere, ascoltare e accompagnare le rassegnate croniche.
Ormai si tratta di una festa faziosa, che, almeno in Occidente, non ha più senso e che andrebbe abolita, considerando che le convinzioni del passato sono state affinate. Affermarsi e pretendere diritti e libertà è un passo da compiere sempre, non in virtù del 'essere donna', ma in quanto individui e rappresentanti del genere umano.
Questa kermesse pagana è tramontata. Non c'è molto da festeggiare se si continua a non solidarizzare fattivamente. Combattiamo l'indifferenza, la misera fraseologia dei sentimenti codificati.
" Meglio una testa ben 'fatta' che una testa ben piena" (Edgar Morin), perché per consentire di risolvere le sfide quotidiane è necessario essere in grado di integrare le nostre conoscenze in seno alla vita, con cuore, corpo e mente.
Una carezza per le donne e per gli uomini, ingiustamente sofferenti, anche e ancora oggi, più che mai.
“Wir können diese Welt nicht ändern, bevor sich nicht die Individuen ändern”.
Marie Curie, polnisch-französische Physikerin und Chemikerin, 1867 – 1934
Achten Sie auf Feiertage
Lassen Sie uns nicht in Mimosen und Feiern verstricken. Wir gehen weiter im Bewusstsein der Wirklichkeiten, ohne Mängel, Ungleichgewichte, Verantwortlichkeiten und gesagte und wiederholte Dinge aufzulisten. Es ist notwendig, die Klagen und chronisch Resignierten zum Schweigen zu bringen.
Frauenfest ist eine Partisanenpartei, die zumindest im Westen keinen Sinn mehr hat und abgeschafft werden sollte, wenn man bedenkt, dass die Überzeugungen der Vergangenheit verfeinert worden sind. Die Bekräftigung und Forderung von Rechten und Freiheiten ist ein Schritt, der immer getan werden muss, nicht weil man „eine Frau“ ist, sondern als Individuen und Vertreter der Menschheit.
Dieses heidnische Fest ist verblasst. Es gibt nicht viel zu feiern, wenn man weiterhin nicht aktiv mitfühlt. Wir bekämpfen die Gleichgültigkeit, die erbärmliche Zitate verschlüsselter Gefühle.
"Besser ein gut gemachter Kopf als ein gut gefüllter Kopf" (Edgar Morin), denn um die täglichen Herausforderungen lösen zu können, ist es notwendig, unser Wissen mit Herz, Körper und Verstand in das Leben zu integrieren.
Eine Liebkosung für Frauen und Männer, die unrecht leiden, auch und noch heute, mehr denn je.
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- Alla fine la domanda è, e rimarrà sempre la stessa, perché in questo mondo una persona che indaga sulla verità, che fa inchieste, perchè deve vivere sempre sotto scorta???