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ScientificaMENTE – LA STORIA DELLA TERRA: LE ERE GEOLOGICHE – prima parte

ScientificaMENTE è una serie di articoli dedicati alla divulgazione scientifica.
Affrontiamo argomenti di Biologia, Chimica, Geografia, Scienze della Terra e molti altri di carattere tecnico – scientifico, utilizzando termini il più possibile semplificati, allo scopo di avvicinare le materie scientifiche al più vasto pubblico di lettori.

 

L’ERA PRECAMBRIANA o ARCHEOZOICA

L’era precambriana o archeozoica è la più antica e corrisponde alla preistoria della Terra. Iniziata più di 4 miliardi di anni fa, ebbe una durata lunghissima, che rappresenta il 90% del tempo geologico. 

L’era precambriana fu caratterizzata da vari cicli di intensa attività orogenetica, ovvero dalla formazione delle grandi strutture della crosta terrestre, da cui sarebbero derivati gli attuali continenti ( lo scudo canadese, Baltico, siberiano, africano, sudamericano, etc.). E sicuramente apparve la vita anche se dovete passare molto tempo prima che potessero prodursi organismi fossilizzabili. L'era precambriana viene distinta in due periodi:

  • ARCHEANO: caratterizzato dalla presenza di rocce prevalentemente metamorfiche e di tipo granitico;
  • PROTEROZOICO: in cui, oltre alle precedenti, compaiono rocce sedimentarie.

Il lunghissimo periodo di tempo successivo fino ai giorni nostri fu denominato FANEROZOICO (dal greco phaneros = manifesto, visibile, e zoon = essere vivente) e comprende le ere

  • PALEOZOICA o PRIMARIA
  • MESOZOICA o SECONDARIA
  • CENOZOICA o TERZIARIA
  • NEOZOICA o QUATERNARIA

 

L’ERA PALEOZOICA

Il nome significa “era della vita antica” perché gli organismi che vissero allora erano molto diversi da quelli attuali.

Nel Paleozoico la vita ebbe un grande sviluppo evolutivo: basti pensare che la flora riuscì a conquistare, con le prime Crittogame vascolari, le terre emerse dove poi si differenziarono numerose specie fino alla comparsa delle Gimnosperme.

Anche la fauna ebbe una grandissima evoluzione, come testimoniano gli abbondanti fossili.

Si può dire che l’era paleozoica sia stata caratterizzata da una specie di esplosione della vita nell’ambiente oceanico.

Gli organismi più diffusi e consolidati costituiscono oggi i fossili – guida del periodo: Trilobiti, crostacei con il corpo diviso longitudinalmente in 3 lobi; Graptoliti, caratteristici organismi coloniali.

Per quanto riguarda il mondo vegetale, dopo una grande diffusione acquatica (alghe azzurre, verdi, rosse, brune, etc.) si ebbe la conquista delle terre emerse. Si diffusero soprattutto le felci, caratterizzate anche da specie arboree che nel Carbonifero formarono lussureggianti foreste, indice di un clima caldo-umido.

Mentre si diffondeva la vita, nel Paleozoico si ebbero notevoli variazioni morfologiche sulle terre emerse. Queste, riunite in un supercontinente, la Pangea, furono oggetto di fenomeni orogenetici importanti.

 à OROGENESI: L'insieme dei fenomeni geologici che portarono alla formazione delle catene montuose.

Nel Siluriano si formarono i sistemi montuosi dell’Europa Centrale e Settentrionale, della Siberia e dell’Australia, e vicino a noi, della Sardegna.

Per approfondire: https://it.wikipedia.org/wiki/Permiano

 

L’ERA MESOZOICA

Il nome, secondo l’etimologia greca, significa era degli animali medi; viene anche indicata come “ERA DEI RETTILI”, perché caratterizzata da un enorme sviluppo di questa classe di vertebrati.

Da un ceppo di Anfibi che si svincolò dal legame con l’ambiente acquatico sviluppando un uovo capace di schiudersi in ambiente terrestre, si evolsero i Rettili e si diversificarono rapidamente, diffondendosi in tutti gli ambienti prima occupati da grossi anfibi di cui divennero predatori.

Ricordiamo: i DINOSAURI, i TIRANNOSAURI, gli STEGOSAURI che raggiunsero il peso di 25 tonnellate e la lunghezza di 25 metri. Molti rettili mesozoici vissero in ambiente lacustre o marino, come i PLESIOSAURI e gli ITTIOSAURI; altri come i PTEROSAURI si adattarono al volo iniziando la conquista, da parte del regno animale, dell’ambiente aereo.

Questo fu definitivamente conquistato dagli Uccelli di cui il primo rappresentante fu l’Archeopteryx,; comparso nel periodo Giurassico rappresentò un vero e proprio anello di congiunzione tra Rettili e Uccelli.

Possedeva infatti una dentatura ma aveva il corpo coperto da penne che vengono considerate dagli studiosi come annessi cutanei tipici degli Uccelli ed originatisi in seguito a trasformazione delle squame dei Rettili.

La fine dell’era mesozoica fu caratterizzata dall’estinzione di molti gruppi di animali, tra cui ricordiamo le Ammoniti, che fino ad allora avevano prosperato con grandi varietà di forme e che sono i fossili guida di tutta l’era, e le Rudiste, che sono molluschi appartenenti al gruppo dei Lamellibranchi. Scomparvero anche grandi rettili marini, come gli Ittiosauri, e terrestri come i Dinosauri.

Per quanto riguarda il regno vegetale, nacquero nuovi gruppi quali CICADALI, GINKGOALI, CONIFERALI à si ebbe così una notevole evoluzione delle SPERMATOFITE, cioè delle piante che si riproducono con semi.

La quiete geodinamica raggiunta verso la fine del Paleozoico con la costituzione di un solo supercontinente durò probabilmente un lasso di tempo relativamente breve. Infatti l’era mesozoica fu caratterizzata da una notevole mobilità delle zolle crostali che determinò profonde fratture nella massa della Pangea. Il fenomeno, noto come DERIVA DEI CONTINENTI, iniziò circa 200 milioni a.f. nel periodo Triassico, ed è tuttora in atto.

Due profonde fratture determinarono la formazione degli Oceani Atlantico e Indiano mentre una terza, poco più a nord dell’Equatore, separò la Pangea in due blocchi continentali, tra cui si estendeva un’ampia fossa oceanica, detta TETIDE:

LAURASIA: costituito da America Settentrionale ed Eurasia

GONDWANA: ha dato origine agli attuali continenti dell'emisfero meridionale: Sudamerica, Africa, India, Antartide e Australia.

L’era mesozoica si distingue in 3 periodi:

TRIASSICO

GIURASSICO

CRETACEO

deve il suo nome al fatto che i terreni corrispondenti sono divisibili, soprattutto in Germania, in 3 strati

deve il suo nome alla catena del Giura svizzero e tedesco, dove è ampiamente rappresentato

cosiddetto dal nome di un calcare sedimentario ricco di Foraminiferi diffuso nelle terre bagnate dalla Senna, dove è chiamato “craie

In Italia, i terreni mesozoici si trovano in Calabria, Sicilia e Sardegna; essi sono, come tutti quelli caratteristici dell’era, di origine tipicamente sedimentaria, ricchi di fossili e rappresentati da arenarie, calcari, marne, dolomie.

 

 

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