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Articoli filtrati per data: Sabato, 25 Ottobre 2014

Intervista al pittore Antonio Masini (con video illustrativo).

 

Antonio Masini è nato a Calvello, nel 1933, compie studi classici e si laurea in giurisprudenza. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private, oltre che in numerosi musei in Italia, Germania, Brasile, Polonia, Australia, Cile, Croazia, Libia, Romania, USA, e altre parti del mondo. Nel 1960 partecipa alla mostra nazionale di Pittura, “Primo centenario della rivoluzione lucana” e gli viene assegnato il primo premio. Nello stesso anno, frequenta l'accademia di Belle Arti di Napoli. Masini è un pittore dalla forza visionaria. Quella che rappresenta è una realtà violenta che mostra in modo evidente la propria decadenza, il dissolvimento degli oggetti tecnologici. Dalla metà degli anni 60 ad oggi, ha tenuto rassegne personali in tutte le principali città italiane e del resto del mondo. Dopo il sisma del 23 novembre 1980, la terra torna ad essere centro ispiratore della sua pittura. Nel 1981 aderisce alla mostra itinerante “Aspetti della pittura in Basilicata”. Ha dedicato ampio spazio alla scultura in bronzo e ferro, come le sculture delle chiese di S. Croce a Potenza e S. Alfonso a Foggia, in bronzo e cemento armato, nonché la medaglia “23 novembre 1980 Basilicata-Emilia Romagna”. Intensa è la sua attività grafica. Nel 1980 vince la Palma d'Argento al Premio Internazionale della Grafica a Cannes (Francia). Nel 1983 espone all'Istituto di Cultura di Stoccolma (Germana) con una mostra antologia del periodo 1970-1983. Nell'autunno del 1986 esegue trenta opere che prendono spunto della poesia leopardiana e che faranno anche parte di una mostra itinerante dal titolo “Masini visita Leopardi”. Nel 1991 esegue i gessi per una scultura dedicata alla ricostruzione del terremoto dell'80 e un dipinto dedicato ad Isabella Morra per l'Università di Basilicata. Nel 1993 fa un viaggio in Cina. Da questa esperienza nasce una serie di opere che portano il titolo “I Cavalli di Xi'an”. Ne segue una pubblicazione che reca lo stesso titolo. Nel 94 realizza, per la scuola media “L. Sinisgalli” di Potenza, un monumento in onore al poeta di Montemurro. Sempre nel 1995 inizia la Porta di San Valentino, opera in bronzo, per la Chiesa Madre di Abriola (Potenza). Vi lavora per tre anni. Tra il 1997 ed il 1999 esegue per la chiesa di S. Antonio a Pignola (Potenza) la Porta del Giubileo, presentata da Mons. Gianfranco Ravasi. Per saperne di più, ho avuto il piacere di porgli alcune domande.



Nei suoi ritratti compaiono spesso figure umane e di cavalli, cosa vogliono rappresentare per lei?

L'uomo e la donna rappresentano i due protagonisti della grafica di sempre. Ma l'uomo ha sempre desiderato avere la natura del centauro e la velocità del cavallo. Dopo l'uomo, l'animale più mitizzato è proprio il cavallo. Noi siamo eredi della cultura romana, ma anche di quella indigena. I nostri antenati, si spostavano a piedi o a cavallo per arrivare ad Anzi, Calvello, Vaglio, Satriano dove c'era un un altissimo livello di vita culturale. L'uomo e il cavallo li possiamo trovare anche nella preistoria. Ma anche a pochi chilometri da Lagopesole, in contrada “Toppo Dei Sassi” ci sono dei bellissimi dipinti ancora rimasti zoomorfi e inalterati. Ma anche in Puglia e nella Val Camonica e persino in oriente



Con quale forma artistica riesce maggiormente a esprimersi? La pittura o la scultura?

C'è una specie di contaminazione. I linguaggi dell'uomo sono polimorfi. Ci sono geni espressi bene con la scultura, altri meglio con la pittura, come il grande Michelangelo. Andy Warhol era un pittore che non sapeva dipingere, eppure, è riuscito a trovare nella serigrafia il suo ambito perfetto per potersi esprimere. Non a caso, sono molto note le sue serie serigrafiche dedicate al concetto della commercializzazione dell'arte. Anche il modo di dipingere e scolpire è cambiato oggi. Ma non dobbiamo dimenticarci che ogni forma di espressione, ogni linguaggio, resta una determinata manifestazione in un certo periodo storico.



Si sente più realizzato nella scultura o nel dipinto?

In entrambe. Pittura e scultura sono arti parallele. Però ne approfitto per parlarti del dipinto più grande mai realizzato finora. Si trova nella Piazza del Seggio a Tito ed ho impiegato sei mesi per realizzarlo. Sono partito dai buoi e dalla preistoria, per arrivare al mito greco delle acque sulfuree. Infatti, dopo la cattura dei buoi, c'è la dea delle acque Mefitis. Poi sono arrivato alla figura di San Valerio, rappresentando un santo dei primi secoli del Cristianesimo. Nel 1420 circa, Giovanna Orfina, una damigella di corte, fu aggredita dai bifolchi di Satriano. Ho voluto raccontare proprio l'aggressione di questa donna, l'incendio, la distruzione di Satriano e la fuga della regina dal paese. Ma siccome a Picerno e Tito ci furono delle insurrezioni dopo la rivoluzione francese, questa donna fu fatta prigioniera e gli austriaci la condannarono a morte, perché si oppose alle forze antirivoluzionarie borboniche. Dopo aver rappresentato tutto ciò, sono arrivato all'epoca moderna, raffigurata attraverso un groviglio di serpi, per simboleggiare il mondo del malaffare politico, soprattutto degli ultimi tempi. Per concludere ho pensato al futuro, raffigurando la famiglia, nucleo e rifugio di ogni essere umano, attraverso l'immagine di un padre che abbraccia i suoi figli.



In che modo, l'ambiente in cui è vissuto ha influenzato la sua arte?

L'ambiente influisce molto nella formazione di ogni artista. Ognuno ha un ruolo a questo mondo. Io appartengo alla medio-piccola borghesia terriera e sono vissuto in una masseria. Mio padre faceva l'agricoltore. Dalla famiglia ho preso il senso della vita che è una cosa seria. Ma, di questi tempi, ci vorrebbe un nuovo Risorgimento del Sud. L'Unità d'Italia sembra essere stata fatta solo a uso e consumo del Nord. Un'operazione operata dai piemontesi, ma tutta a svantaggio del Sud.

 

 Ha più soddisfazione quando espone un'opera in Italia, o all'estero?

Sia in Italia che all'estero. Stare in un posto per troppo tempo mi stanca però. All'estero mi piace ancora di più. Noi siamo tutti degli emigranti. A 12 anni andai in collegio e non tornai mai al mio paese di origine. Fuggiamo sempre da ciò che non appartiene al nostro modo di essere. È nella nostra natura. Sta per uscire un libro sulle mie opere dedicate agli italiani nel mondo. Ma una cosa finisce quando tu non sei più capace di migliorarla. Mi piacerebbe andare a trovare questi “figli miei”, dispersi in tante parti del globo, anche per vedere se sono stati modificati dal tempo.


C'è una mostra che ricorda in modo particolare?

Le mostre per me sono sempre state traumatiche, ma riempiono anche di molte soddisfazioni. La più bella è stata quella del 1989, realizzata a Milano e dedicata ai fratelli Rosselli (giornalisti e attivisti dell'antifascismo italiano, assassinati nel 1937, su mandato dei servizi segreti del fascismo), nella biblioteca di Palazzo Sormani. Fu inaugurata dall'ex presidente del consiglio dei ministri Giovanni Spadolini e da uno dei più grandi padri della patria, Sandro Pertini. Ma ricordo con piacere anche mostre fatte a Stoccarda, in Australia, a Montréal in Canada e in Perù.



Giulio Ruggieri

IN BASILICATA IL PRIMO MUSEO SCENOGRAFICO A SANT'ARCANGELO ( PZ)

Nello straordinario convento francescano di Santa Maria Dell'Orsoleo a Sant'Arcangelo (Pz) si respira aria delle gradi attese per l'imminente apertura del museo scenografico.

Formato da un allestimento artistico polimediale,ha il fine di raccontare la storia del convento, come luogo tecnologico,tramite l'utilizzo di comunicazioni quali immagini ottiche,grafici 3D,filmati ed effetti sonori.

L'obiettivo è quello di illustrare e rappresentare la storia delmonastero , fornendo ai visitatori suggestioni, emozioni, informazioni che sollecitino ad ulteriori approfondimenti.

Sono stati allestiti degli spazi dal grande impatto che attireranno numerosi turisti, scolaresche e studiosi.

 

ANGELA RONDANINI

  • Pubblicato in Cultura

Presentazione del libro di Alberto Savorana, “Vita di Don Giussani”, nella Cappella dei Celestini a Potenza.

 

Venerdì 24 Ottobre 2014 a Potenza, nella Cappella dei Celestini di Palazzo loffredo, Largo Duomo, alle ore 18:30, si è svolto l’incontro di presentazione del libro di Alberto Savorana “Vita di Don Giussani” (Ed BUR 2014 Rizzoli 2013). Prima della presentazione del libro, due canzoni cantate da tutti nella sala hanno aperto la serata.

I saluti del Sindaco di Potenza Dario De Luca, del S. E. Mons. Agostino Superbo, Arcivescovo di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo, e S. E. Mons. Vincenzo Orofino, Vescovo di Tricarico.

Interventi di Salvatore Abbruzzese, Professore Ordinario di Sociologia presso L’Università di Trento, e Giampiero Perri, Direttore Generale Azienda di Promozione Turistica della Basilicata.

Ha moderato Leonardo Perfido, Responsabile Diocesano della Fraternità di Comunione e Liberazione.

“Tutto per me si è svolto nella più assoluta normalità, e solo le cose che accadevano, mentre  accadevano, suscitavano stupore, tanto era Dio a operarle facendo di esse la trama di una storia che mi accadeva e mi accade davanti agli occhi”.

(Luigi Giussani).

“La storia di Don Giussani è così significativa, perché ha vissuto le nostre stesse circostanze, e ha dovuto affrontare le stesse sfide e gli stessi rischi, ha dovuto fare lui stesso il cammino che descrive in tanti brani delle sue opere” (Juliàn Carròn).

Le circostanze che ha attraversato e le persone incontrate sono state decisive per il delinearsi della vocazione di Don Luigi Giussani: i suoi genitori, i professori e i compagni del Seminario, le sue letture, il sacerdozio, i primi giovani conosciuti in confessionale o in treno, l’insegnamento, le incomprensioni e i riconoscimenti, la malattia.Don Giussani ha sempre considerato il cristianesimo come un fatto, un evento reale nella vita dell’uomo, che ha la forma di un incontro, invitando chiunque a verificarne la pertinenza alle esigenze della vita. Così è stato per i tanti ragazzi e adulti di tutto il mondo che hanno riconosciuto in quel prete dalla voce roca e attraente non solo un maestro dal quale imparare, ma soprattutto un uomo col quale paragonarsi, un compagno di cammino affidabile per rispondere alla domanda: come si fa a vivere?.

Oggi uno di quei “ragazzi”, che con lui hanno percorso un tratto importante della loro vita e continuano a seguire ciò che egli stesso seguiva, prova a raccontare chi era e come ha vissuto Don Giussani attraverso molti documenti inediti. Nasce così questa biografia che, oltre a ricostruire per la prima volta la cronaca dei giorni del fondatore di Comunione e Liberazione, offre ai lettori il segno della sua eredità per la vita delle persone e della Chiesa.

Michele Saporito





  • Pubblicato in Cultura

PRENDE IL VIA A CALVELLO LA VX EDIZIONE DELLA FESTA DELLA CASTAGNA E DEI PRODOTTI DEL SOTTOBOSCO

 

Ufficio Stampa

Sabato 25 ottobre prenderà il via, a Calvello, la XV Edizione della “Festa della castagna e dei prodotti del sottobosco” organizzata dalla Pro Loco di Calvello. 

In occasione della manifestazione, per tutto il mese di ottobre, il Comune di Calvello ha aperto il castagneto comunale per permettere, a chiunque volesse, di raccogliere il pregiato frutto.
La manifestazione inizierà alle ore 17.00 con l’esibizione della banda di Calvello. Dalle ore 19.30 in poi apriranno gli stand enogastronomici che proporranno diversi esempi di come utilizzare le castagne nella preparazione di piatti tipici e non.
Evento eccezionale della manifestazione sarà l’esposizione della Ferrari di Formula 1 che potrà essere ammirata dai visitatori anche domenica 26 ottobre. Saranno previste anche, durante la giornata di sabato e domenica, attività di intrattenimento per i bambini.
Dalle 21.00 in poi musica e divertimento per tutti i gusti. Sui due palchi di piazza Marconi e piazza Falcone saliranno gli oltre 50 artisti dei 7 gruppi musicali lucani della compagnia “Musica di Basilicata live”, e l’attore comico di Made in Sud, Ciro Giustiniani.
Domenica 26 ottobre, invece, alle ore 11.30, ci sarà uno spettacolo di falconieri impreziosito dall’arrampicata sulla facciata del palazzo comunale del maestro falconiere che eseguirà evoluzioni mozzafiato insieme ai rapaci, agganciato ad un filo metallico.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Pro Loco di Calvello al numero 3317021514 o mandando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

linux day 2014

Si rinnova oggi, per l'anno 2014, il giorno interamente dedicato al sistema operativo open source Linux. Oltre 90 eventi in tutta Italia per far conoscere i vantaggi e le opportunità dei software e delle infrastrutture aperte: Install fest (per chi vuole installare), Restart party (per chi vuole "riavviare" un dispositivo elettronico rotto) e tanti incontri a tema.

Appassionati, curiosi e amatori sono invitati dalla Italian Linux Society (ILS) a festeggiare l'informatica libera e gratuita, non solo per toccare con mano le potenzialità dei software nati dalla collaborazione di centinaia di sviluppatori sparsi in tutto il mondo, ma anche per ragionare su un altro modo di cultura aperta e condivisione. Ad ospitare gli eventi, con ingresso libero e gratuito, ci saranno scuole, università e associazioni.

Protagonista comune di ogni evento sarà, appunto, Linux (o GNU/Linux, come vorrebbero i puristi), il sistema operativo, libero e open source, alternativo a Microsoft Windows e Apple OS X, creato da Linus Torvalds "solo per divertimento" nei primi anni Novanta. Benché irrilevante nel panorama dei computer domestici (è installato su poco più dell'1 per cento dei computer nel mondo), è alla base dei milioni di smartphone Android (84,7% del mercato) ed è leader nelle infrastrutture di rete, in particolare nell'erogazione di servizi Cloud, Email e Web. Linux è tuttavia solo la punta dell'iceberg di un movimento, quello del software libero, che spazia dalla tecnologia, alla società, al rapporto con l'informazione, alla privacy. Lo stesso Mark Shuttleworth, il creatore di Ubuntu, la più diffusa versione di Linux, disse una volta che "il software libero è più grande di Linux, è più grande di un singolo progetto: è nella sua globalità che cambierà il mondo".

A Potenza il Linux Day 2014 è stato organizzato dall'Associazione Culturale Universitaria Geobas in collaborazione con l'ILS, e sarà celebrato presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi della Basilicata nel campus di Macchia Romana, oggi dalle 9:30 alle 18:00.

il RITORNO DELL' ORA SOLARE

Nella notte tra il 25 e 26 ottobre 2014 ritorna l'ora solare.

Nel cambio dall'ora legale  a quella solare, - si rimettono indietro le lancette di 1 ora - .

Tale passaggio avviene questa notte alle ore 3.00, mettendo indietro le lancette di 1 ora,alle ore 2.00, - ovvero l'ora che inizia alle ore 2.00 e termina alle ore 3.00,viene ripetuta 2 volte.

Spesso ci si chiede come mai proprio in quest'ora.

E' stata scelta perche' in questo frangente la circolazione dei treni e di altri mezzi pubblici e' ridotta al minimo," pertanto vengono diminuiti i disallineamenti e disagi rispetto agli orari giornalieri programmati."

In questo caso si dormira' un'ora in piu', e il tutto potrebbe causare qualche problema a chi soffre di disturbi inerenti il ciclo sonno-veglia,e lo stesso puo' accadere anche a coloro che sono costretti a viaggiare " tra paesi separati da diversi fusi orari ( il fenomeno del jet-lag)", pertanto l'ora legale,  dopo averci fatto compagnia per sette lunghi mesi,scompare per poi tornare nell'ultima domenica di marzo, probabilmente annunciandoci anche l'inizio delle buone stagioni.

 

LUCIANO GENTILE

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FOTO FONTE: FACEBOOK  

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