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INTERVISTA AL PITTORE ENZO BOMBA.

La storia ci insegna come persone sottoposte a forti momenti di stress abbiano trovato nell’arte il modo di esprimersi e trovare la pace.

Da qui, l’arteterapia, la cura di sé stessi, la promozione educativa attraverso il disegno e il colore a partire dalla più tenera età. Ricordando che l’arte non ha età, e, si può insegnare a praticarla come momento meditativo per sé a qualsiasi età. Mi trovo a Potenza, con precisione in Via Pretoria dove sto per incontrare il pittore Enzo Bomba, il quale lo scorso sabato, (due settembre) ha tenuto un’estemporanea a Matera. In più ricordiamo il suo ultimo dipinto olio su tela formato 70 x 100 dal titolo: “Spazio aperto a liberi pensieri”.

Grazie a quest’ultimo dipinto del pittore viene fuori la sua non appartenenza ad una precisa corrente artistica.

-Sign. Enzo Bomba, pittore del potentino le chiedo una breve presentazione su di lei.

- Sono nato ad Acerenza e, all’età di due anni mi trasferisco a Potenza. Durante la fase adolescenziale mi circondavo di amici che dipingevano e, insieme a loro andavo ad alcune mostre d’arte che mi entusiasmavano. Questa fase è stata molto importante per il mio approccio all’arte”.

- A quanti anni risale il tuo primo dipinto?

- Il primo dipinto ad olio è del 1983, dove rappresentavo un animaletto a quattro zampe, forse un cavallo.

-Cosa rappresenta nei lavori?

- Cerco di rappresentare attraverso il colore qualcosa che si fonde con il legno e altre superficie. Sicuramente qualcosa che interpreto a modo mio, ma, nulla di accademico…

-Qual è il compito e il valore che ricopre oggi l’artista?

-L’artista di oggi a mio parere è un’astrazione dalla realtà. Dunque, nulla di salvifico verso la società.

L’opera in sé è il modo di vivere che rappresenta il lavoro del pittore. Io nella pittura trovo una sorta di meditazione.

- Nel suo percorso artistico qual è stato il momento più soddisfacente?

- Essere un autodidatta mi fa dipingere con libertà e, ciò che voglio lo ottengo subito, (sicuramente non facile).

Successivamente, con il trascorrere del tempo mi sono basato sulle origini della storia dell’arte, ovvero quella classica.

-Qual è un maestro che hai incontrato nella tua vita e vuoi ringraziare?

Un maestro che voglio ringraziare è sicuramente "Rocco Aristide Guarino".

Sicuramente come tutte le attività è facile iniziare, il problema sta nel continuare.

Con questa intervista ricordiamo l’importanza salvifica dell’arte tramite questa frase: “la pittura è mettere a tacere tutti i linguaggi e far danzare solo la vista”.

FEDERICA CORBISIERO

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