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In occasione degli incontri organizzati da “Letti di sera”, si è svolta venerdì 12 dicembre nella libreria Ermes di Potenza, la lettura di alcuni passi del libro “Inno alla libertà d'espressione”, romanzo di Hamza Zirem, scrittore algerino che vive a Potenza, ormai da diversi anni.

Il romanzo ripercorre l'esilio dell'autore, perseguitato nel proprio paese a causa delle sue idee e vede come protagonista Massi, il suo alter ego. La serata è stata perciò l'occasione per parlare del suo paese d'origine e della Cabilia in particolare, la sua regione. Il percorso “Letti di sera” si completa con le parole di Hamza che non sono poi tanto distanti da noi, dal nostro vissuto. Hamza vive in terza persona attraverso un personaggio che, seppur estraniato da se stesso e lontano dai suoi affetti, va alla continua ricerca della verità.

In realtà, potremmo considerare straniero colui che non accetta di assolvere il proprio compito e che dimentica di guardarsi intorno, continuando a fingere che tutto vada bene. Hamza invece ha preferito alzare la testa, decidendo di allontanarsi dalla propria terra per parlare di quella giustizia, di quella verità sempre negata nel suo paese.

“Scrivere è, in un certo senso, un atto rischioso che prevede molto coraggio e sacrificio di sé nella situazione in cui un autore è vissuto”, ha detto Hamza.

L'esiliato si trova spesso a confrontarsi con una situazione non facile, quella dell'approccio ad una realtà socio-linguistico-culturale del tutto nuova. Ma chi ha perso tutto, come il protagonista Massi, conserva comunque la speranza di percorrere un altro pezzo della propria vita imparando a conoscere nuovi mondi, contando sulla forza delle parole. L'esperienza dell'espatrio inizialmente, per Hamza, come per Massi, è sempre una prova dolorosa ed angosciante, perché bisogna sempre ricostruirsi un nuovo ambiente e ciò porta a mescolare tante esperienze umane così diverse tra loro. Si parla anche dell'esperienza in Norvegia dove si vive in modo molto freddo e privo di sentimenti, dove l'inverno è freddo e le persone seguono regole rigide, ma il paesaggio dominato da fiordi, foreste e cascate, è davvero affascinante. Un territorio tecnologicamente all'avanguardia, dove ci sono negozi senza venditori e telecamere di sorveglianza dappertutto.

Massi è un uomo con i piedi a terra che ha bisogno di toccare, di sentire e di capire le parole di tutti i giorni. Si ubriaca di molteplici incontri, si nutre di verità ed i suoi sentimenti si basano su valori che mirano a rendere il mondo e gli uomini migliori. L'inchiostro della sua penna, più che attirare eruditi dizionari, mira ad attirare il cuore di ogni uomo, facendolo battere. “Massi è qualcuno che ha bisogno del cielo”, ha detto l'autore. L'obiettivo quindi, è ricordare al mondo quali sono i veri valori.

In tutta Italia, solo il comune di Potenza e la regione Toscana fanno parte della rete internazionale nominata ICORN, che si occupa anche se con difficoltà, di accogliere e sostenere tutti quegli scrittori perseguitati nel proprio paese d'origine. Questo gli ha consentito di beneficiare di una borsa di studio, sempre nell'ambito del progetto ICORN e di trasferirsi, dopo la parentesi norvegese di un anno, a Potenza, città dove si sente veramente a suo agio. Non a caso, Hamza crede che la cultura e le tradizioni dei Paesi che si affacciano sul bacino Mediterraneo siano molto simili tra loro.

La foto in copertina del libro rappresenta la parola “Liberta” che è stata scritta su un muro di un caffè in Cabilia dal ventisettenne Kamel Irchene col proprio sangue, durante una manifestazione pacifica il 27 aprile 2001, proprio alcuni istanti prima di morire, sparato dalla gendarmeria criminale del suo paese.




Giulio Ruggieri

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In rilievo Sun, 14 Dec 2014 14:36:22 +0100