Giornata mondiale del dialogo fra religioni e omosessualità
Era Il 13 gennaio 1998 quando Alfredo Ormando, intellettuale e poeta siciliano, attivista per i problemi degli omosessuali si tolse la vita dandosi fuoco in piazza San Pietro, in segno di protesta contro l’omofobia delle gerarchie vaticane, morì dopo dieci giorni di atroci sofferenze nell'ospedale romano Sant'Eugenio Nato in Sicilia nel 1956, da genitori analfabeti contadini prima e operai poi, riuscì con fatica a completare gli studi di terza media a causa delle disagiate condizioni economiche della famiglia.Cattolico e omosessuale, era nato a San Cataldo (Caltanissetta), paesino di 20.000 abitanti, in una famiglia numerosa, aveva sette fratelli e sorelle.
Ormando era dotato di una sensibilità non comune. Adolescente finì in un centro di rieducazione mentale, a causa del suo carattere irrequieto e della sua omosessualità. non ci fu mai spazio per un"Arruso" come lui. Alfredo fu costretto ad andarsene. Cercò accoglienza e comprensione in un seminario Francescano, dove restò come novizio per due anni, ma probabilmente fu proprio dove trovò invece il dolore e la delusione che lo segnarono di più, in quanto non trovò comprensione.Nemmeno li c'era spazio per lui. Nei giorni prima del disperato gesto, lasciò delle lettere di testimonianza e di denuncia ai posteri contro le ingiustizie che vengono inflitte agli omosessuali nel nostro paese. Voleva che tutti sapessero cosa aveva patito, quanto si fosse sentito demonizzato dalla Chiesa cattolica e quanto fosse stato profondamente umiliato anche dagli affetti più cari.Il suo suicidio fu un gesto disperato di una persona che si considerava già morto per tutto quello che aveva dovuto subire, fu un gesto insano, ma forte .
Questo lo sfogo di Alfredo Ormando col fratello:" Non hai idea di come ci si sente quando si è trattati in questo modo; non si riesce mai ad abituarsi ad accettarlo, perché è la nostra dignità che viene brutalmente vilipesa. "
Questo è quanto scritto in una lettera :
"Penseranno che sia un pazzo perché ho deciso Piazza San Pietro per darmi fuoco, mentre potevo farlo anche a Palermo. Spero che capiranno il messaggio che voglio dare: è una forma di protesta contro la Chiesa, che demonizza l’omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perché l’omosessualità è sua figlia
Non hai idea di come ci si sente quando si è trattati in questo modo; non si riesce mai ad abituarsi ad accettarlo, perché è la nostra dignità che viene brutalmente vilipesa. Anche il marito di “E” (una sua sorella, nda) e suo figlio si sono vergognati in pubblico di me, anche quella santa donna di tua suocera si è permessa di deridere la mia omosessualità. Forse non ti è noto l’odio caino di nostro fratello “E” nei miei confronti? Fino a giungere a dire di fronte ad un estraneo (tu eri presente): “Se potessi ucciderlo con le mie mani lo farei”. Non voglio rifare queste bruttissime esperienze, so che si ripeteranno sempre fino a quando sarò vecchio e prossimo alla morte. Non permetterò più che si continui ad umiliarmi: non lo potrei più sopportare."
Negli ultimi giorni scrisse delle lettere in cui denunciava tutte le ingiustizie che gli omosessuali subivano nel nostro paese. Voleva che tutti sapessero cosa aveva patito, quanto si fosse sentito demonizzato dalla Chiesa cattolica e quanto fosse stato profondamente umiliato anche dagli affetti più cari.
È difficile affrontare il tema del dialogo tra religioni ed omosessualità in maniera generalizzata, bisogna tener conto che la religione non è una sola, ne esistono diverse e molto diverse l’una dall’altra, ognuna con valori diversi, credenze ed insegnamenti differenti, compresa, appunto la sfera sessuale.
In Italia, il dibattito si concentra per lo più sul rapporto tra cattolicesimo ed omosessualità. Va subito detto come l'ignoranza, i pregiudizi, le paure, le posizioni di chiusure e rifiuti sia da una parte che dall'altra abbiano condotto a profondi scontri quando non a veri e proprie incomprensioni tra Vaticano ed omosessuali. per esempio una delle questioni attuali più dibattute, che coinvolge anche la sfera del diritto civile riguarda la definizione di famiglia e la possibilità, per persone appartenenti allo stesso sesso, di contrarre matrimonio o di succedere nell’eredita del partner, o anche di aver bambini.Sappiamo bene tutti che anni fa l'omosessualità era considerata una malattia, ma nel 1973 la comunità psichiatrica americana elimina l'omosessualita dal DSM III (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders)
In seguito al suo gesto il Vaticano ha cercato di insabbiare la vicenda, rilasciando un comunicato stampa in cui affermava che Ormando si era suicidato per problemi familiari e non legati alla sua omosessualità
Da allora, ogni anno Arcigay organizza a Roma una commemorazione del sacrificio di Ormando.Il bisogno di riflettere sul rapporto che le fedi religiose e i loro rappresentanti hanno con le persone lesbiche, gay e trans è ancora attuale come allora. Alcune confessioni hanno manifestato segnali di grande e significativa apertura, ma le grandi religioni monoteiste hanno continuato l’atteggiamento di condanna verso le persone omosessuali. Specialmente il Vaticano esprime delle posizioni che sempre più graffiano la coscienza e la sensibilità di molti fedeli cattolici, chiudendo le porte al dialogo, che invece viene alimentato, spesso faticosamente ma con grande passione e convinzione, da molte comunità religiose di base.Papa Francesco sembra aver acceso una luce di speranza sull'argomento. Nel 2013 aveva infatti dichiarato:
"Se una persona omosessuale è di buona volotà ed in cerca di Dio, io non sono nessuno per giudicarla, Dio ci ha resi liberi "
Ancora oggi quanti personaggi vip hanno avuto il coraggio di ammettere pubblicamente la loro omosessualità? quanti hanno avuto il coraggio di uscire allo scoperto? Possiamo citarne solo alcuni: Platinett, Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Enzo Miccio, Eva Grimandi, Alessandro Cecchi Paone, Cristano Malgioglio e da poco anche Gabriel Garko ha finalmente trovato il coraggio di dichiararsi, ma potrei menzionarne tanti altri. Personalmente ho molti amici omosessuali e sono fiera di essere loro amica perche loro hanno una marcia in pù.
Angela Rondanini
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