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Antonio Corbo

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Testimonianza di Paolo Patrone: Siamo una squadra vincente sempre

Pignola-. Pantano l’Oasi del lago di Pignola (Una volta detta peschiera), un potenziale da tutelare e valorizzare la famiglia Patrone sempre a fianco della perla del paesaggio pignolese. Il tutto in un quadro normativo estremamente complesso che coinvolge molteplici soggetti, spesso (come troppo di frequente accade) con contrapposizione di natura politica o il farsi scudo da parte di altri soggetti (di natura economica) dietro a facoltà attribuite da norme di varia natura e livello. Alla Patrone e Mongiello non interessa di certo il conflitto di carattere politico, ma è di primario e assoluto interesse creare le condizioni per avere regole certe a tutela del territorio (Dai cinghiali presenti in zona ad un minimo di fruibilità del lago esempio concreto mettere barche a vela, per le passeggiate panoramiche, alla pesca sportiva, eventi sportivi e culturali, ai campeggi per chi viene da fuori come fanno e sono abituati  i turisti del Nord Europa cioè: ''Creare tutte quelle opportunità vincenti che potrebbero venirsi a creare in futuro: “Gli stranieri ci amano ma con il lago vuoto scappano...è  la triste considerazione! fare concretamente l'assetto ottimale dei lago di Pignola” è la preghiera di Paolo Patrone ex sindaco di Pignola dal 1994 al 2003 che aggiunge :“Se solo offrissimo di più ai turisti… i nostri vicini verrebbero al lago davvero volentieri. Se solo offrissimo di più!  ....”. la nostra parte la facciamo sempre con l’Aperigolf.

Cosa è Aperigolf? Metti un giovedì sera, dopo una lunga e stressante giornata di lavoro, ritrovo con gli amici in un “Golf Club Giorni” che rappresenta uno dei più prestigiosi della Regione Basilicata …definito dai golfisti di fuori regione che sono venuti appositamente per giocare : “Un piccolo gioiello: rilassante, colorato, perfetto per giocare , accogliente… la location perfetta per un aperitivo, c’è una terrazza con vista mozzafiato sullo skyline dell’Oasi del Lago di Pignola.

Accanto la sala riservata al Virtual Golf con un professionista figli d’arte Nicola & Giovanni Patrone, e le cugine Ornella e Giovanña Mongiello pronti ad accoglierti e, Pasquale Fabio  -Green keeper - , mente e braccio oramai completamente fuso con il manto erboso ,insieme a Gino Falce detto il “saggio” colui che ci corregge e ci guida quando ci facciamo prendere dalla foga ci dicono gli imprenditori e di Marino Vincenzo “Speedy Gonzales” mani e piedi capaci e veloci, ed il Maestro Gonzalo Caponi Head Pro, per darti trucchi sul tuo swing (Lo swing è il movimento che si esegue nel golf utilizzato in tutti i tipi di colpi per far partire la palla verso l'obiettivo facendola alzare.), mentre sfidi gli amici sul “Golf Club Giorni”.

Il tutto tra cocktail e finger food : non siamo a New York, Porto Cervo, Porto Rotondo oppure sulle mitiche terrazze di Torino, Milano o Roma ma siamo andati a scoprire quanto sia “Cool” il Golf Club Giorni: situato nelle campagne nel cuore della Basilicata, sotto le montagne di Pignola, nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, a due passi dall’oasi del W.W.F. del Lago Pantano di Pignola.

Dopo il Golf Club Metaponto immerso nella bellissima campagna metapontina luogo in cui sport, comfort e natura si conciliano perfettamente, la Basilicata offre da pochi mesi con il Golf Club Giorni la promozione del turismo, della cultura, dello sport, compito reso più agevole dall’operato di imprenditori capaci, professionali e appassionati d’imprese che come Patrone & Mongiello, contribuiscono a rendere la nostra regione ancora più accogliente.

Ma “Golf Club Giorni” è anche il tassello di un progetto più ampio di accoglienza per una clientela amante dei silenzi della montagna e del relax a totale contatto con la natura, cui piace sciare d’inverno e fare passeggiate nei boschi d’estate, in un’area che si presta anche a itinerari escursionistici a piedi e a cavallo, al trekking e al cicloturismo.

Vino, golf e turismo: in queste tre parole è racchiuso un sogno che si sta realizzando. Infatti da lunedì 26/07/21 il Golf Club Giorni sta seguendo i seguenti orari di apertura: 9:00-19:00 per quanto riguarda il campo e il driving range, mentre la Club House è aperta fino alle 21 per ospitare gli aperitivi su prenotazione. - Sono ufficialmente aperti i corsi per i principianti con il maestro Gonzalo Caponi che si può contattare al 3356603648. Il campo di golf è stato creato con sudore, nervosismo, sacrificio ma anche gioia e risate; con diversi protagonisti di questa meraviglia tende a sottolineare con orgoglio Nicola Patrone il gestore della struttura che continua: “Un grazie va a tutto il personale per aver dato la possibilità di vivere un esperienza così emozionante quanto faticosa. All’inizio sembrava un sogno irraggiungibile ma solo insieme siamo riusciti a far diventare quel sogno realtà ci affermano i responsabili della struttura”. Dietro i figli c’è Paolo Patrone definito Metà ottimista, metà pessimista-  Presidente del Cda (Consiglio di amministrazione) della Patrone & Mongiello Spa e KH Automotive srl con due stabilimenti in provincia di Potenza, ed un altro a Nysa (Wroclaw-Breslavia) in Polonia dove vengono realizzati componenti per la maggior parte destinati alla sicurezza delle auto. Un segnale importante per la Basilicata, per il Capoluogo di Regione ed il comune di Pignola.

Per chiarirci un po’ le idee, abbiamo telefonato abbiamo preso appuntamento: ecco il riassunto della lunga chiacchierata veloce ma concreta durata la bellezza di 18 minuti con Paolo Patrone ed il suo futuro “Bivio del 2021” un vero lucano errante, un vero e proprio: “Mental Winner”.

Due giovani tecnici, Paolo Patrone e Michele Mongiello, entrambi dipendenti di primarie aziende internazionali. Anche se giovani avevano un know how di primo ordine dovuto agli studi effettuati ed ai circa 10 anni di esperienza tecnica maturata con i suddetti gruppi nei settori più sensibili ed importanti nell’ organizzazione aziendale.

I continui investimenti hanno portato l’azienda a posizionarsi nel proprio settore tra le più interessanti del panorama Automotive-Italia. Oggi l’azienda risulta modernamente strutturata con circa cento dipendenti.  La spinta continua verso l’innovazione tecnologica e la diversificazione dei processi produttivi hanno permesso di superare periodi di crisi evitando il ricorso agli ammortizzatori sociali negli ultimi 33 anni e di posizionarsi in crescita in un mercato sempre più difficile, globale , competitivo e affascinante!.

Paolo Patrone amministratore delegato della Patrone & Mongiello Spa, con orgoglio ci tiene a mostrare nel suo studio un bel quadretto dato dai ragazzi nel lontano 1995 dalla classe 3D della scuola elementare di Pignola per gli auguri di Pasqua quando faceva il Sindaco : “Porta Amicizia Oppure Lealta' Onestà Pace Amore tra la Ragazzi Ordine negli Edifici” acronimo del suo nome e cognome.

Paolo Patrone ci ha colpito anche con il suo illuminante anedotto terapeutico, delle vere e proprie lezioni di vita che aprono l’anima e ricongiungono ai veri valori della vita: “Il primo mese ad ogni cambio classe annuale i professori non mi conoscevano in aula, perchè il mio primo giorno di scuola per me era il 15 novembre in quanto andavo fino ad allora-quinto di otto figli -a lavorare ,a fare il muratore ,i ragazzi di oggi hanno bisogno di esempi e di incoraggiamento, di fiducia ...sempre con gli smartphone , devono capire che “E’ un mezzo, una tecnologia da usare e no essere una vera e propria dipendenza!. ….Si può osare anzi si deve osare, il mio motto è fare, fare e fare noi vogliamo e possiamo! Io mi laureavo mentre contemporaneamente lavoravo è uno dei miei piccoli segreti la grande forza di volontà”.

Difficilmente si mostra o si incontra il Dott. Paolo Patrone -noi siamo stati fortunati che ci ha concesso il suo preziosissimo tempo-preferisce far parlare i fatti alle parole, continua nella nostra conversazione: “La scuola deve fare il suo compito costruire la mentalità dei ragazzi educarli, farsì, che diventino  vere e proprie spugne pronte ad assorbire cultura, tecnologia e vita, è la tappa della curiosità a tutto campo, essere degli inesauribili, al resto ci pensiamo noi sul campo come formazione professionale ...il ragazzo/a devono essere motivati e devono avere il piacere di alzarsi la mattina e venire a lavorare , imparare e mettersi in gioco, ed a chi non adatto in quanto possessore di “altre peculiarità” indichiamo altre strade da percorrere anche con il nostro aiuto”. Ci invita a trascorrere nel prossimo autunno con scarpe antinfortunistiche una giornata intera con gli alunni per far capire la mentalità e l’organizzazione della sua fabbrica”.

Il suo gruppo è un'azienda “Verde“ si occupa dello stampaggio metalli a freddo e nel settore dei trattamenti di superficie. La Patrone e Mongiello è specializzata nella deformazione a freddo di lamiera d’acciaio, acciaio alto resistenziale, acciaio inox, alluminio, ottone e materiali metallici in genere. “L'unico posto in cui successo viene prima di sudore è il dizionario. George Bernard Shaw” è costituisce la sua migliore frase motivazionale del Dott. Paolo Patrone.

Quando la parola ''sacrificio'' è l'unico tassello per raggiungere il successo che è un istante di felicità, costruito con tantissimi attimi e anni di sudore ci affermano i due imprenditori : “Noi non tagliamo tappetini, non siamo facilmente sostituibili né mi pare nessuno ci voglia sostituire. Siamo fornitori di parti ad alto contenuto tecnologico. I pezzi che noi produciamo sono il frutto di un percorso di codesign, di prove in laboratorio e su strada fatte con i nostri committenti. Per sostituire un fornitore con queste caratteristiche ci vuole tempo molto tempo. E i rapporti con le aziende dell’auto sono molto più strutturati e forti: i fornitori sono integrati e una volta giunti al codesign è una follia rinunciare. A parte che poi bisogna sempre trovarli i sostituti. E comunque a spazzare via luoghi comuni, il nostro mondo, quello dell’Automobile (Automotive) è difficile, pesante, globale, ma affascinante e formativo. Non è palestra, ma vita …. Scuola di vita !.

“L’attrattiva dei campi da Golf è fornita dal disegno e dal livello di manutenzione nel quale esso si trova. L’estetica dei campi modifica radicalmente le decisioni dei giocatori ed i loro flussi verso questo o quel percorso. Ciò è valido per i giocatori “stanziali” ed ancora di più per i turisti che decidono la destinazione delle loro vacanze in funzione della bellezza dei percorsi. Le condizioni del verde, i percorsi, e le difficoltà del campo dunque sono la vetrina del “Golf Club Giorni”.

Il Golf Club Giorni è il luogo in cui poter fare sport, trovare confort e relax immersi nella natura a due passi dall'oasi del W.W.F. del Lago Pantano di Pignola.

Ha inizio da quest’anno 2021la sfida a 9 buche (presto ci dicono si arriverà a 18).

Lo sport con più iscritti e più praticato al mondo, non di elites, ma con un’etica particolare ed affascinante, e poi un polo attrattore per tutti gli appassionati del Mezzogiorno e d’Italia dello sport di Tiger Woods.

Il mega campo da golf si estende su una superficie di 60 ettari, proprio vicino al lago di Pignola.

Le sue caratteristiche sono proprio l’originalità dell’idea del mega campo da golf, che fa da cerniera al turismo del capoluogo lucano e quello della montagna Potentina.

Le sue caratteristiche principali del progetto sono riqualificazione dell’esistente, ecocompatibilità ed ecosostenibilità.

La grande disponibilità della risorsa acqua e la temperatura fresca rendono possibile la realizzazione di un tappeto con caratteristiche scozzesi, e anche nella stagione estiva permettono il buon funzionamento della struttura.

La fruibilità è garantita, infatti, per 12 mesi all’anno.

Oltre al campo, il progetto prevede la realizzazione di una Club House con la quale verranno garantiti servizi di elevata qualità. E’ prevista anche la realizzazione di un Giardino d‘inverno con laghetto balneabile e relativa SPA.

Si tratta di un tipo di offerta rivolta soprattutto ad turismo verde, colto e di qualità.

Un’impresa in grado di creare posti di lavoro (25-30 unità) compreso il personale impegnato nei servizi di ristorazione ed accoglienza, si, infatti è prevista per l’anno prossimo l’apertura di 7 baite-verdi, belle, accoglienti , e riscaldate solo da sua maestà il Sole, come del resto tutti i servizi del campo da golf.

Una promessa fatta anni fa. «Nonno ti prometto che questo piccolissimo vigneto diventerà enorme e bellissimo». Nicola Maria Patrone era solo un ragazzino quando fece questa promessa a nonno Nicola che teneva tanto alla sua piccola vigna di «uva francese» a Pignola, a 850 metri di altitudine a ridosso di Potenza, nel Parco nazionale dell’Appennino lucano. Ed è proprio da quella promessa di bambino, che nel 2009, con il fratello Giovanni e le due cugine Giovanna e Ornella, tutti tra i 30 e i 34 anni, matura l’idea di “Cantina Giorni”, dall’acronimo dei nomi dei quattro soci.

Nicola Maria Patrone, 33 anni, nasce in una famiglia di imprenditori che operano nel settore dell’automotive, core business del gruppo Patrone & Mongiello spa,

Ḕ la passione per la sua terra a spingerlo a investire insieme alle cugine Giovanna, Ornella ed al fratello Giovanni Lorenzo, anche nella vigna del nonno e dar vita a un’azienda vinicola di circa sei ettari in Basilicata tra le montagne di Sellata Pierfaone e la Riserva Regionale del lago di Pignola a valle, dove si estendono i suoi vigneti di Cabernet Sauvignon.

«E pensare – ci ricordano la famiglia Patrone - che mi fa sorridere ancora l’immagine del nonno 80 enne che agitava il bastone nella grotta-cantina e diceva che non capivamo nulla di vino quando sostituimmo le sue vecchie botti di legno (adesso in mostra nella SPA della Dimora Storica a Pignola) con quelle di acciaio, che con barriques di rovere francese sono la culla dei nostri vini, i cui vitigni più adatti al territorio sono stati selezionati anche dall’Università della Basilicata»

Ma anche la Dimora Storica nella cornice dell’intatto e splendido centro storico di Pignola; “Dimora” ormai esempio di restauro conservativo e di valore, di prossima apertura in settembre con suite dove rivivere la vita di secoli passati, e la meraviglia tattile di toccare arredi e cose appartenute a generazioni di vite e costumi di genti di allora. Dove gli occhi vedranno gli unici soffitti e pareti, dipinti ed affrescati rimasti in Provincia. Dove immaginare il ritorno a cavallo del barone e le lunghe trecce della baronessa, ed immergersi nell’area benessere, nelle acque dolci e minerali appena sgorgate delle sorgenti di Pignola. Specialmente dopo aver praticato il golf nel

“Golf Club Giorni” che riesce a sorprendere per difficoltà di gioco ed ostacoli impegnativi. Buona buca a tutti.

Anche a Potenza si è svolta la prima edizione del Bloomsday

POTENZA.- Qual è uno degli antitodi per uscire da questo periodo pandemico è quello della letteratura e dell’arte in generale con l’aiuto dei grandi maestri del passato come Omero, Joyce, e promettenti artisti contemporanei locali.

Infatti, uno dei più grandi insegnamenti dell’opera letteraria di James Joyce e dell’Ulisse in particolare: sta nel non perdere mai il piacere del viaggio della scoperta che può avvenire anche in una sola giornata (con la ricorrenza del BloomsDay, ieri 16 giugno 2021) nella città di Potenza, in cui vivi da una vita.

Bloomsday: è la commemorazione che si tiene annualmente il 16 giugno a Dublino ed in altre parti del mondo per celebrare lo scrittore irlandese James Joyce. La festività rievoca gli eventi dell'Ulisse, il suo romanzo più celebre, che si svolge in una sola giornata, il 16 giugno 1904, a Dublino.

Festa laica in Irlanda, il nome "Bloomsday" deriva dal cognome del protagonista del romanzo, Leopold Bloom. Inoltre, il 16 giugno è il giorno in cui Joyce e quella che sarà la sua compagna per tutta la vita, Nora Barnacle, si dettero il primo appuntamento, una passeggiata verso il villaggio di Ringsend.

La prima edizione del Bloomsday si è svolta nel 1950, in occasione del trentennale della pubblicazione dell'Ulisse, ad opera di alcuni scrittori che per celebrare tale ricorrenza ripercorsero le peregrinazioni di Leopold Bloom attraverso la città. L'idea dei festeggiamenti venne a un gruppo di scrittori irlandesi, amanti dell’opera joyciana, che decisero di ripercorrere l’itinerario tracciato dal romanzo, visitando i luoghi citati e leggendo in quei posti i brani del testo.

Durante la giornata si svolgono varie attività culturali come letture pubbliche.

L'arrivo di James Joyce a Trieste nel 1904 è stato celebrato il 16 giugno 2004, centenario del primo Bloomsday, con l'inaugurazione del Museo Joyce di Trieste e con diverse manifestazioni nei giorni successivi (conferenze, proiezioni, teatro itinerante).

Nel 2015 si è svolta a Salerno la prima edizione del Bloomsday, con un reading teatrale tratto da Ulisse e un'inedita mostra di fumetti ispirati al personaggio di Stephen Dedalus. Nel 2017 a Salerno si organizza la terza edizione del Bloomsday presso il M.O.A. - Museum of Operation Avalanche di Eboli (SA), nell'ambito della quale è l'episodio "Ade" ad essere portato in scena con un reading teatrale.

Anche a Potenza per la prima volta il16 giugno 2021, si è svolta la prima edizione del Bloomsday, promosso da alcuni appassionati ammiratori di Joyce e della sua letteratura: Giuseppe Loisi promotore e organizzatore , Maria Pia Zaccagnino, Antonio Corbo, Enzo Paolicelli, Antonio Scarano, Riccardo Pace, Antonio Corbo, Vertone Carmine Pio, Teresa Petti, Nicola Montesano Direttore SSML della Basilicata Scuola Superiore per Mediatori Linguistici della Basilicata, Lucia Guma, e l’artista musicista Flavio Travaglini hanno organizzato qualcosa di bello che a detta di tutti :

“E’ successo una cosa che non e’ facile …ed è avvenuta in un momento quello attuale non facile …nel capoluogo di regione nel

Parco di Montereale, il parco più antico della città di Potenza, che rende entusiasti gli amanti della natura,

un polmone verde fondamentale luogo ideale per una passeggiata, una sana lettura distensiva su una panchina o per i giochi dei bambini più piccoli con i suoi stupendi panorami che vi si possono ammirare.

Ognuno degli organizzatori e del pubblico accorso nel parco si è cimentato nella lettura di alcuni passi del celebre romanzo “Ulisse” di James Joyce, lo scrittore, poeta e drammaturgo irlandese; il cui protagonista Leopold Bloom è il protagonista di Ulisse(in inglese Ulysses) di James Joyce, nel quale ha una funzione parallela a quella di Ulisse nell'Odissea Omerica. Una festa che si celebra in tutto il mondo dai caratteri europei e cosmopolitici incarnati da Leopold Bloom nel romanzo e vissuti per davvero dal maestro James Joyce

La serata si è conclusa con la degustazione della tipica birra irlandese conosciuta oggi in tutto il mondo “Guinness”, (La Guinness non si sorseggia all’inizio ma va bevuta rompendo la schiuma con un sorso “importante”. Fatto questo, la si può sorseggiare.) citata nel romanzo e' così che in una manciata di pagine, e nell'inconfondibile “flusso di coscienza”, James Joyce, consacrò alla letteratura mondiale quello che ancora oggi è uno dei più piacevoli pub di Dublino: il Davy Byrnes, appunto, al 21 di Duke Street, siamo all'episodio 8 dell'Ulisse, Joyce ha citato il pub nell'Ulisse.. in compagnia di una pint di Guinness, of course.

La piacevole serata si è conclusa con l’artista e musicista Flavio Travaglini che alla chitarra ha suonato ballate tipiche irlandesi . Travaglini ci dice “E' stato un bel momento di lettura condivisa a cui ho avuto il piacere di fare da sottofondo con la mia chitarra. Ho eseguito inoltre la ballata irlandese "Erin go bragh" e "Il cielo di Irlanda" di Fiorella Mannoia, con il suo poetico testo ad opera di Massimo Bubola (coautore di De André tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80). Quest'ultima canzone non riesco più a togliermela dalla testa! E' stata una bella iniziativa, organizzata con pochissimi mezzi, molto spontanea. Replicheremo ancora meglio l'anno prossimo, che, tra l'altro, sarà il centenario dalla prima pubblicazione dell'Ulisse di Joyce”.

L’unico fine ultimo ci dicono e tendono a sottolineare gli entusiasti organizzatori del riuscitissimo evento “E’ stare bene insieme senza ansia da prestazione, senza secondi fini… ma solo quello di condividere una lettura piacevole ed edificante….e costituisce un segnale di vera e profonda  solidarietà per tutti gli artisti lucani (Che hanno spesso svolto un ruolo attivo, indossando i panni di osservatori attenti, coraggiosi, acuti con le loro canzoni, opere d’arte e/o letterarie, ecc… che in questo momento soffrono di gravi tagli di fondi pubblici occupazionali”.

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Anche a Potenza si è svolta la prima edizione del Bloomsday

POTENZA.- Qual è uno degli antitodi per uscire da questo periodo pandemico è quello della letteratura e dell’arte in generale con l’aiuto dei grandi maestri del passato come Omero, Joyce, e promettenti artisti contemporanei locali.

Infatti, uno dei più grandi insegnamenti dell’opera letteraria di James Joyce e dell’Ulisse in particolare: sta nel non perdere mai il piacere del viaggio della scoperta che può avvenire anche in una sola giornata (con la ricorrenza del BloomsDay, ieri 16 giugno 2021) nella città di Potenza, in cui vivi da una vita.

Bloomsday: è la commemorazione che si tiene annualmente il16 giugno a Dublino ed in altre parti del mondo per celebrare lo scrittore irlandese James Joyce. La festività rievoca gli eventi dell'Ulisse, il suo romanzo più celebre, che si svolge in una sola giornata, il 16 giugno 1904, a Dublino.

Festa laica in Irlanda, il nome "Bloomsday" deriva dal cognome del protagonista del romanzo, Leopold Bloom. Inoltre, il 16 giugno è il giorno in cui Joyce e quella che sarà la sua compagna per tutta la vita, Nora Barnacle, si dettero il primo appuntamento, una passeggiata verso il villaggio di Ringsend.

La prima edizione del Bloomsday si è svolta nel 1950, in occasione del trentennale della pubblicazione dell'Ulisse, ad opera di alcuni scrittori che per celebrare tale ricorrenza ripercorsero le peregrinazioni di Leopold Bloom attraverso la città. L'idea dei festeggiamenti venne a un gruppo di scrittori irlandesi, amanti dell’opera joyciana, che decisero di ripercorrere l’itinerario tracciato dal romanzo, visitando i luoghi citati e leggendo in quei posti i brani del testo.

Durante la giornata si svolgono varie attività culturali come letture pubbliche.

L'arrivo di James Joyce a Trieste nel 1904 è stato celebrato il 16 giugno 2004, centenario del primo Bloomsday, con l'inaugurazione del Museo Joyce di Trieste e con diverse manifestazioni nei giorni successivi (conferenze, proiezioni, teatro itinerante).

Nel 2015 si è svolta a Salerno la prima edizione del Bloomsday, con un reading teatrale tratto da Ulisse e un'inedita mostra di fumetti ispirati al personaggio di Stephen Dedalus. Nel 2017 a Salerno si organizza la terza edizione del Bloomsday presso il M.O.A. - Museum of Operation Avalanche di Eboli (SA), nell'ambito della quale è l'episodio "Ade" ad essere portato in scena con un reading teatrale.

Anche a Potenza per la prima volta il16 giugno 2021, si è svolta la prima edizione del Bloomsday, promosso da alcuni appassionati ammiratori di Joyce e della sua letteratura: Giuseppe Loisi promotore e organizzatore , Maria Pia Zaccagnino, Antonio Corbo, Enzo Paolicelli, Antonio Scarano, Riccardo Pace, Antonio Corbo, Vertone Carmine Pio, Teresa Petti, Nicola Montesano Direttore SSML della Basilicata Scuola Superiore per Mediatori Linguistici della Basilicata, Lucia Guma, e l’artista musicista Flavio Travaglini hanno organizzato qualcosa di bello che a detta di tutti :

“E’ successo una cosa che non e’ facile …ed è avvenuta in un momento quello attuale non facile …nel capoluogo di regione nel

Parco di Montereale, il parco più antico della città di Potenza, che rende entusiasti gli amanti della natura,

un polmone verde fondamentale luogo ideale per una passeggiata, una sana lettura distensiva su una panchina o per i giochi dei bambini più piccoli con i suoi stupendi panorami che vi si possono ammirare.

Ognuno degli organizzatori e del pubblico accorso nel parco si è cimentato nella lettura di alcuni passi del celebre romanzo “Ulisse” di James Joyce, lo scrittore, poeta e drammaturgo irlandese; il cui protagonista Leopold Bloom è il protagonista di Ulisse(in inglese Ulysses) di James Joyce, nel quale ha una funzione parallela a quella di Ulisse nell'Odissea Omerica. Una festa che si celebra in tutto il mondo dai caratteri europei e cosmopolitici incarnati da Leopold Bloom nel romanzo e vissuti per davvero dal maestro James Joyce

La serata si è conclusa con la degustazione della tipica birra irlandese conosciuta oggi in tutto il mondo “Guinness”, (La Guinness non si sorseggia all’inizio ma va bevuta rompendo la schiuma con un sorso “importante”. Fatto questo, la si può sorseggiare.) citata nel romanzo e' così che in una manciata di pagine, e nell'inconfondibile “flusso di coscienza”, James Joyce, consacrò alla letteratura mondiale quello che ancora oggi è uno dei più piacevoli pub di Dublino: il Davy Byrnes, appunto, al 21 di Duke Street, siamo all'episodio 8 dell'Ulisse, Joyce ha citato il pub nell'Ulisse.. in compagnia di una pint di Guinness, of course.

La piacevole serata si è conclusa con l’artista e musicista Flavio Travaglini che alla chitarra ha suonato ballate tipiche irlandesi . Travaglini ci dice “E' stato un bel momento di lettura condivisa a cui ho avuto il piacere di fare da sottofondo con la mia chitarra. Ho eseguito inoltre la ballata irlandese "Erin go bragh" e "Il cielo di Irlanda" di Fiorella Mannoia, con il suo poetico testo ad opera di Massimo Bubola (coautore di De André tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80). Quest'ultima canzone non riesco più a togliermela dalla testa! E' stata una bella iniziativa, organizzata con pochissimi mezzi, molto spontanea. Replicheremo ancora meglio l'anno prossimo, che, tra l'altro, sarà il centenario dalla prima pubblicazione dell'Ulisse di Joyce”.

L’unico fine ultimo ci dicono e tendono a sottolineare gli entusiasti organizzatori del riuscitissimo evento “E’ stare bene insieme senza ansia da prestazione, senza secondi fini… ma solo quello di condividere una lettura piacevole ed edificante….e costituisce un segnale di vera e profonda  solidarietà per tutti gli artisti lucani (Che hanno spesso svolto un ruolo attivo, indossando i panni di osservatori attenti, coraggiosi, acuti con le loro canzoni, opere d’arte e/o letterarie, ecc… che in questo momento soffrono di gravi tagli di fondi pubblici occupazionali”.

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Michele Gatta in arte “Magic MaiK” uscirà con un nuovo singolo musicale

Michele Gatta in arte “Magic Maik” è un'artista italiano più precisamente della Basilicata nella città di Tito in provincia di Potenza. Il 29/04/21 uscirà con un nuovo singolo musicale che sarà disponibile su Youtube e Spotify e potrete ascoltarla andando nel link in bio sia di Instagram che Facebook. La canzone si intitola “Saremo Star” e parla della sua vita quotidiana con riferimenti al passato e incitamento ai giovani per sognare in futuro di essere una “Star”. Questo è il secondo singolo per l'artista dopo il primo (Ci Credi ?) ancora disponibile su Youtube. Ad oggi non possiamo definire di che genere di musica parliamo, dato che la musica ha molte sfaccettature e variazioni in ogni genere musicale; secondo l'artista la musica è parte fondamentale della quotidianità e ci mette a proprio agio in ogni stato d’animo come se fossimo “Noi” parte del brano. Cosa importante afferma Gatta –Magic Maik”: “Bisogna giudicare un brano dal testo non dalla persona come spesso accade nella nostra società…se si è invidiosi di quello che fanno gli altri hai perso in partenza, come giocare una partita di calcio in 10, non crescerai mai del tutto. L’invidia uccide.”

PARLA LA PRESIDENTE A.N.F.I. ANNAMARIA PACE

POTENZA. -Incontriamo il Presidente dell'Associazione Familiaristi Italiani della Sezione Basilicata l’avv. Annamaria Pace presso lo studio di Via Messina a Potenza con i componenti del direttivo A.N.F.I.: l’avv Rosanna Faraone (Segretario), l’avv Maria Scavone (Tesoriere), l’avv. Caterina Cassino (Consigliere) e la Dott.ssa Angela Magrino – (Consigliere). La Presidente Annamaria Pace ci afferma: “Quello della violenza intrafamiliare è un tema assai delicato. Nonostante si tratti di un problema diffuso è un fenomeno difficile da arginare perché emerge quando la violenza si è già consumata, quando ha già lasciato i segni  sul corpo e o comunque, nell'anima. Il problema si è senz'altro acuito in questo anno. Per difenderci dal tanto odiato covid-19 siamo stati e siamo di fatto a tutt'oggi sempre più chiusi nelle nostre case, isolati fisicamente, rispetto al resto del mondo. Fuori dalle case non possiamo scambiarci un sorriso, non possiamo nemmeno darci la mano. Ne è conseguito che le relazioni nel contesto familiare siano di fatto divenute le uniche relazioni che consentono un contatto, quantomeno fisico. Se questo ha favorito i rapporti nei contesti più sani ha spesso peggiorato e fatto saltare completamente gli equilibri, in quei contesti familiari caratterizzati di relazioni disfunzionali. Per l'effetto, se con la pandemia tanti reati si sono ridotti, pensiamo solo alle risse, agli omicidi stradali, la violenza domestica ha invece avuto una impennata. Vittime prescelte della violenza domestica anche nell'era Covid sono state ancora le donne, questo perché la violenza intrafamiliare è soprattutto violenza di genere, in cui l'elemento prevalente è la concezione del controllo/potere sulla donna, retaggio di una sottocultura che ancora riconosce al maschio di imporsi con l'autorità e la forza. La violenza domestica trova la sua tipica espressione nel reato di maltrattamenti in famiglia, oggi severamente punito, anche in seguito alla legge 69/2019, meglio conosciuta come Codice Rosso.. La Costituiscono maltrattamenti in famiglia i comportamenti reiterati che sottopongono la vittima in modo abituale e continuo ad una serie di sofferenze fisiche e morali, posti in essere con la consapevolezza di persistere in una attività vessatoria violenza domestica è caratterizzata spesso da una escalation di violenza, che può comportare seri rischi per la vittima fino a porla in pericolo di vita a cui purtroppo la cronaca ci ha abituati. Ne consegue che è assolutamente necessario chiedere prontamente aiuto per fare cessare subito la spirale di violenza.”. Prosegue il Presidente A.N.F.I. Basilicata Pace: “ Non è però necessario che vi siano episodi efferati di violenza perché si possa parlare di maltrattamenti, non è di fatto necessario nemmeno che vi sia violenza fisica. La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 34351/2020 per definire una vicenda portata alla sua attenzione precisa come ad integrare il reato possano essere sufficienti gli insulti e le offese quotidiane, per il fatto che dimostrano dei comportamenti ripetuti e ossessivi. Se la violenza domestica ha come obiettivo le donne è anche violenza assistita dai minori, ancora di più oggi, che chiusi nelle case, sono sempre presenti nelle relazioni familiari, vittime a loro volta. La letteratura scientifica ci dice che i piccoli esposti ripetutamente a contesti di violenza, sono infatti destinati  non solo dovere fare i conti con un vissuto di sofferenza che ne condizionerà il benessere psicologico  e le relazioni future,  diventando essi stessi soggetti a rischio di riproporre quell'agito di violenza, quel modo di rapportarsi che hanno subito ma anche conosciuto e acquisito. Va evidenziato che i bambini nella pandemia  sono quelli che maggiormente hanno vissuto e subito la condizione di isolamento e privazione di ogni contesto di socialità che non fosse puramente virtuale e pertanto il comportamento dell'adulto genitore  sarà condizionante per il suo futuro. Già durante il primo lockdoqn si è compreso  che la condizione di isolamento delle vittime di reati intrafamiliari imponeva una risposta pronta ed efficace da parte dello Stato. Dal marzo 2020, l'applicazione YOUPOL realizzata dalla Polizia di Stato, inizialmente concepita per i reati di bullismo e spaccio di stupefacenti, è stata estesa ai reati di violenza domestica. Il dipartimento pari opportunità della presidenza del consiglio ha promosso la HELP LINE, violenza e stalking, con il numero verde 1522. L'ISTAT ha registrato che tra il marzo ed il 16 aprile 2020 ci sia stato un aumento  rispetto allo stesso periodo del 2019, con un aumento del 59% delle vittime che hanno chiesto aiuto. I dati raccolti presso gli uffici giudiziari ha hanno registrato un aumento dell'11% dei procedimenti iscritti per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, con un incremento proprio nel periodo del lockdown. L'utilizzo di tali strumenti è senz'altro utile per una richiesta immediata di aiuto, per riuscire a sottrarsi  ad una situazione emergenziale e comunque di pericolo. A differenza del passato, viene presa immediatamente in carico  una denuncia per reati di violenza domestica. La polizia giudiziaria, una volta acquisita la notizia di reato, riferisce immediatamente al pubblico ministero, anche in forma orale. Il pubblico ministero, nelle ipotesi ove proceda per i delitti di violenza domestica o di genere, entro tre giorni dal momento in cui si è appresa la notizia di reato, deve ascoltare la vittima o chi ha denunciato i fatti di reato. Senza ritardo vengono avviati tutti gli atti d’indagine delegati dal pubblico ministero alla polizia . Il legislatore mette poi a disposizione diversi strumenti, volti a proteggere la vittima nell'immediato ma anche per il futuro. Si pensi agli ordini di protezione contro gli abusi familiari o alle misure cautelari che allontanano da subito l'autore della violenza dalla casa familiare, al divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi dalla stessa frequentati abitualmente, ma anche la previsione del pagamento di un assegno in favore dei conviventi che rimangono privi di mezzi adeguati per effetto dell'allontanamento dell'autore della violenza. Per esperienza professionale posso dire che il Tribunale di Potenza, in una settimana dalla denuncia di maltrattamenti è stato in grado di disporre la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima. Un ulteriore strumento volto a scongiurare il ripetersi di una condotta violenta, anch'esso introdotto dalla legge 69/2019 prevede che il soggetto condannato per reati di violenza domestica, l'obbligo di frequentare corsi di specifici corsi di recupero, per reinserirsi nella società, per beneficiare della sospensione della pena. E' senz'altro necessario che la vittima rivolgersi con fiducia ad un legale competente nella delicata materia del diritto di famiglia, capace di ascoltare e raccogliere il vissuto di dolore, anche lavorando in rete con altri professionisti, quali psicologi, mediatori familiari, in modo da approntare ogni opportuna azione giudiziaria, in modo da fornire una tutela dei diritti, piena ed effettiva. Gli strumenti posti in essere a tutela delle vittime di violenza domestica oggi sono tanti e si dimostrano sempre più efficaci. Sapendo di poter essere adeguatamente protetta e supportata ogni vittima di violenza domestica può e deve trovare il coraggio di prendere in mano la propria vita”. L'importante sarà fare il primo passo ed il primo passo è aprirsi, parlarne e chiedere aiuto, senza vergognarsi. Chi ascolterà avrà sensibilità e competenza per accompagnare la vittima in tutti i passaggi successivi per ritrovare quella serenità che è diritto di tutti!!!.

Pierpaolo Micca Il futuro James Blunt di Potenza

Oggi incontriamo Pierpaolo Micca nato a Potenza, l'8 gennaio del 1993. “Da sempre ho amato la musica per la forza che mi infonde dentro” sono le sue prime dichiarazioni al nostro incontro; infatti continua entusiasta “le prime note le ho cantate alla tenera età di 6 anni”. Prosegue con tanta ardore nello spiegarci il suo percorso: “Da quel giorno mi hanno definito un "nuovo talento", ma io dico solo di sentire dentro una grande passione per la musica e il canto e che mi risulta alquanto semplice costruire una canzone con testi e musica poiché in esse c'è tutto il mio mondo! Il mondo di un giovane che sta costruendosi il proprio futuro pretendendo uno spazio nel quale esprimere sentimenti, emozioni e desideri!  Questi ultimi mesi sono stati ricchi di intuizioni e sensazioni che ho cercato di far emergere nei miei ultimi lavori musicali, tra i quali "Combattente" scritta da Fabiola Potenza , che ha riscosso un piccolo ma importante successo e il cui video è stato girato nella città di Potenza. Incidere anche un semplice CD non è mai una cosa semplice. In particolar modo se alle spalle non si hanno produttori, case discografiche e via discorrendo… A breve ci sarà l'uscita di un mio singolo dal titolo "Via Lontano". Questo è' il mio progetto per il prossimo futuro. Non sarà semplicissimo, ma con me ci sono persone che credono in questa possibilità e quindi posso far affidamento sulla collaborazione di amici che hanno sposato le mie canzoni, le amano e, per me e con me, lavoreranno duramente affinché il mio nome sia stampato su un pezzo di carta, la mia voce incisa su un pezzo di plastica. Questa mia passione e questi sforzi mi stanno insegnando molto. Sto imparando che il mondo non è poi così brutto come vogliono farci credere. Ho imparato che un amico è tuo amico senza aspettarsi niente da te. Che volare è possibile quando dentro ti senti libero e accetti te stesso per quello che sei. Che Dio attraversa la tua storia e la libera da ogni falsità! Che i problemi si risolvono affrontandoli!... Che la musica libera le emozioni e ti fa sognare mete sempre nuove ed entusiasmanti!  che cantare è gioia !. L'ispirazione nasce da eventi che mi sono successi personalmente o a persone a me vicine, solitamente il testo nasce prima della linea melodica del brano. Poi assemblo il tutto. Il genere musicale predominante nei miei brani è il pop con influenze rock.. Ciò che sono si rispecchia molto nelle mie canzoni, romanticismo, rabbia, dolore…che mi rendono praticamente una persona sensibile ...Il canto mi ispira libertà perché nel momento in cui canto mi sento felice, come se tutte le tensioni svaniscano in quel momento. Quindi per me la ragione per cui canto è la libertà di essere davvero me stesso. Ho partecipato a vari festival, tra cui Festival di Potenza, Festival della Canzone all'Agriturismo “La bontà” in cui “Maledetti Noi” (contenuto nell’album Free to Fly) ha vinto il premio come migliore interpretazione. La voglia di cantare è aumentata quando ho cominciato a studiare la voce: cosa significava emettere quel suono e come emetterlo, la curiosità di arrivare a note acute e basse. Il testo e la canzone a cui più sono legato è “Free to Fly” (singolo omonimo dell'EP) perché è un testo uscito "di getto" che esprime davvero la voglia di essere se stessi contro tutto e tutti e in quel momento volevo davvero sentirmi: "Libero di volare".

Il primo libro di Vertone Carmine Pio è una "TORRE 41".

Carmine Pio Vertone in arte Sysar, nasce a Potenza il 17 giugno 2001. Attore - illusionista – saltimbanco, ha sempre amato collezionare personalità e sensazioni. Talento emergente Pietragallese, tenta l’esordio nel mondo delle Scienze Umane. Incontra a 11 anni il suo primo maestro, Francesco Lioi che in otto mesi gli fornisce le basi per realizzare uno spettacolo di prestidigitazione. Studia per tre anni teatro e si esibisce circa settecento volte come artista poliedrico. Magia, giocoleria, teatro, animazione e varie giullarate; gli consentiranno di viaggiare in tutto il mondo sia per lavoro che per passione, dandogli la possibilità di confrontarsi con realtà e culture differenti. Lo abbiamo incontrato e rivolto alcune domande: Il suo primo libro “Torre 41”, da cosa ha tratto ispirazione per scriverlo?  e quali sono le ambizioni nella sua carriera professionale? cosi Carmine Pio Vertone ci ha risposto:  “A 16 anni ho cominciato ad immaginare il mio primo libro, un testamento satirico composto da leggi universali volte allo svezzamento dell’umana mentalità moderna. “Torre 41” disponibile su Amazon in due versioni, vuole rappresentare il dramma sociale/umano che i cittadini del mondo si ritrovano a vivere, un libro che dileggia il comportamento attuato dalla specie Homo, diametralmente opposto rispetto a quello predicato.  Leggi aliene “dis-utopiche” che rispecchiano l’ambiguità della regola, unico strumento capace di consentire libertà. "Sono studente di Letteratura presso l’Università degli Studi della Basilicata, la mia principale ambizione è quella di tutelare il ruolo dell’arte e della cultura nel panorama umano, affinché la bellezza risuoni fra le nostre città e i nostri borghi, nella speranza che torni ad essere il cavallo di battaglia della nostra identità.”. Auguri al nuovo talento della nostra terra.

Il primo libro di Vertone Carmine Pio è una "TORRE 41".

Carmine Pio Vertone in arte Sysar, nasce a Potenza il 17 giugno 2001. Attore - illusionista – saltimbanco, ha sempre amato collezionare personalità e sensazioni. Talento emergente Pietragallese, tenta l’esordio nel mondo delle Scienze Umane. Incontra a 11 anni il suo primo maestro, Francesco Lioi che in otto mesi gli fornisce le basi per realizzare uno spettacolo di prestidigitazione.    Studia per tre anni teatro e si esibisce circa settecento volte come artista poliedrico.                                                            Magia, giocoleria, teatro, animazione e varie giullarate; gli consentiranno di viaggiare in tutto il mondo sia per lavoro che per passione, dandogli la possibilità di confrontarsi con realtà e culture differenti. Lo abbiamo incontrato e rivolto alcune domande: Il suo primo libro “Torre 41”, da cosa ha tratto ispirazione per scriverlo?  e quali sono le ambizioni nella sua carriera professionale? cosi Carmine Pio Vertone ci ha risposto:  “A 16 anni ho cominciato ad immaginare il mio primo libro, un testamento satirico composto da leggi universali volte allo svezzamento dell’umana mentalità moderna. “Torre 41” disponibile su Amazon in due versioni, vuole rappresentare il dramma sociale/umano che i cittadini del mondo si ritrovano a vivere, un libro che dileggia il comportamento attuato dalla specie Homo, diametralmente opposto rispetto a quello predicato.  Leggi aliene “dis-utopiche” che rispecchiano l’ambiguità della regola, unico strumento capace di consentire libertà. "Sono studente di Letteratura presso l’Università degli Studi della Basilicata, la mia principale ambizione è quella di tutelare il ruolo dell’arte e della cultura nel panorama umano, affinché la bellezza risuoni fra le nostre città e i nostri borghi, nella speranza che torni ad essere il cavallo di battaglia della nostra identità.”. Auguri al nuovo talento della nostra terra.

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Carmine Pio Vertone in arte Sysar, nasce a Potenza il 17 giugno 2001. Attore - illusionista – saltimbanco, ha sempre amato collezionare personalità e sensazioni. Talento emergente Pietragallese, tenta l’esordio nel mondo delle Scienze Umane. Incontra a 11 anni il suo primo maestro, Francesco Lioi che in otto mesi gli fornisce le basi per realizzare uno spettacolo di prestidigitazione.    Studia per tre anni teatro e si esibisce circa settecento volte come artista poliedrico.                                                            Magia, giocoleria, teatro, animazione e varie giullarate; gli consentiranno di viaggiare in tutto il mondo sia per lavoro che per passione, dandogli la possibilità di confrontarsi con realtà e culture differenti. Lo abbiamo incontrato e rivolto alcune domande: Il suo primo libro “Torre 41”, da cosa ha tratto ispirazione per scriverlo?  e quali sono le ambizioni nella sua carriera professionale? cosi Carmine Pio Vertone ci ha risposto:  “A 16 anni ho cominciato ad immaginare il mio primo libro, un testamento satirico composto da leggi universali volte allo svezzamento dell’umana mentalità moderna. “Torre 41” disponibile su Amazon in due versioni, vuole rappresentare il dramma sociale/umano che i cittadini del mondo si ritrovano a vivere, un libro che dileggia il comportamento attuato dalla specie Homo, diametralmente opposto rispetto a quello predicato.  Leggi aliene “dis-utopiche” che rispecchiano l’ambiguità della regola, unico strumento capace di consentire libertà. "Sono studente di Letteratura presso l’Università degli Studi della Basilicata, la mia principale ambizione è quella di tutelare il ruolo dell’arte e della cultura nel panorama umano, affinché la bellezza risuoni fra le nostre città e i nostri borghi, nella speranza che torni ad essere il cavallo di battaglia della nostra identità.”. Auguri al nuovo talento della nostra terra.

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