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L'ELEZIONE DELLA NUOVA DELEGAZIONE DELL'AZIONE CATTOLICA DI BASILICATA

GRASSANO

 

Si è svolto domenica 7 aprile, a Grassano Scalo (MT) presso il Centro pastorale Mater Ecclesiae, il Consiglio Regionale Elettivo dell’Azione Cattolica di Basilicata, al quale hanno contribuito i rappresentanti di tutte le presidenze diocesane lucane convocati per nominare i nuovi componenti della Delegazione regionale per il
2024-2027.

Le attività sono incominciate con la celebrazione della Messa presieduta dall’Assistente unitario regionale mons. Domenico Beneventi del clero dell’Arcidiocesi di Acerenza, da poco nominato Vescovo di San Marino- Montefeltro, il quale nel corso dell’omelia ha domandato all’AC regionale di non cedere davanti ai differenti volti del male, assumendo con determinazione l’impegno di avverare, in un tempo di prova per la regione, tutta l' umanità, la giustizia e l'amore possibili.

Ha fatto seguito un denso dibattito accresciuto dall’intervento del Vicepresidente nazionale Giovani Lorenzo Zardi (della Diocesi di Imola).
In base al successivo spoglio dei voti è stata nominata quale nuova Delegata regionale Maria Giovanna Grano, dell’Arcidiocesi di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo.
Sono inoltre risultati delegati per il Settore Adulti Nunzio Antonello Buonsanti della Arcidiocesi di Matera - Irsina e Pietro Rosa dell' Arcidiocesi di Potenza; per il Settore Giovani Elisa De Bona dell' Arcidiocesi di Potenza e Claudia Nicole Cappiello della Diocesi di Melfi - Rapolla - Venosa; per l’articolazione dell’ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi) Valentino Smaldore dell’Arcidiocesi di Potenza e Maria Teresa Disummo dell'Arcidiocesi di Matera. Infine, è stato candidato al Consiglio nazionale per l' ACR Giuseppe Telesca dell' Arcidiocesi di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo.

FEDERICA CORBISIERO

MOSTRA DEDICATA AL GRANDE PITTORE VENETO MARIO PRAYER

 POTENZA. Martedì 9 gennaio, alle ore 17:00 ci sarà una mostra presso la Pinacoteca Provinciale di Potenza, dal titolo: “Mario Prayer: Il pittore veneto che ha dato colore e luce alla nostra terra”, proprio per il fatto che dal nord dell’Italia dove è nato l’artista e dalla Francia, dove ha studiato, all’età di 28 anni e in pieno sviluppo artistico questo pittore, decoratore e affreschista ha deciso di trasferirsi al sud per poter al meglio esprimere la sua arte. La mostra consiste in una serie di quadri, schizzi e cartoons inediti, di proprietà dei nipoti Mario e Rossella Di Giovanni, che hanno voluto, molti anni dopo la sua morte nel 1959, condividere con i loro concittadini e con i concittadini per alcuni anni del loro nonno un patrimonio artistica che altrimenti sarebbe rimasto un fatto privato e conosciuti solo ad intenditori e amici. Per dare un ampio respiro alla mostra, sono stati inclusi anche alcune opere realizzati, sotto l’impulso del Maestro, dai figli Sandro e Silvano. II progetto porta le firme di Yvette Marie Marchand e Alberto Barra, che hanno operato a titolo totalmente gratuito.

Mario Prayer è nato a Torino nel 1887 da genitori veneziani (la madre era di origini nobili) ed è morto a Roma nel 1959. Insieme al fratello Guido, ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, completando poi i suoi studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Lione. Nel 1915, si è trasferito a Bari per iniziare una lunga carriera nel barese anche come affreschista e decoratore di chiese, cattedrali, di importanti sale comunali e regionali e dell’Università degli Studi di Bari. Ha continuato la sua attività a Brindisi, dove la serie di affreschi da lui realizzata nella Cattedrale è tornata recentemente ad essere oggetto di studio e in molte altre località pugliesi (Gravina e Foggia tre le altre) e in alcune località lucane (come a Genzano) e soprattutto a Potenza dove, chiamato dall'Arcivescovo di Potenza, muro Lucano e Marsico Nuovo, Augusto Bertazzoni, ha decorato con i suoi affreschi, di notevole importanza, la Cattedrale di San Gerardo. Infatti a Potenza molte delle chiese portano l’impronta della sua arte. A Roma poi ha realizzato il ciclo di affreschi della chiesa di S. Maria Immacolata e, a S. Giovanni Berchmans nel quartiere San Lorenza ha realizzato il ciclo mariano delle navate dell’abside. Tra le altre cose ha affrescato anche la Cattedrale di Cassano allo Jonio (Cosenza).

La lunga lista delle sue opere, di cui portiamo qui solo una parte, dà già un’idea della importanza di questo artista.
Attraverso gli anni sono stati dedicati a Potenza alcune iniziative al ricordo di questo artista e al riconoscimento del grande valore delle sue opere, ma quello che ha di assolutamente nuovo e interessante da offrire questo evento dedicato a Mario Prayer è che presenta più di 20 opere inedite: una vera e propria meraviglia per deliziare gli occhi e scaldare i cuori dei suoi “concittadini” di Potenza.

 

La storia del pittore Mario Prayer | Artribune

 

Per l’occasione, racconterà e commenterà le opere il giornalista e caporedattore del tg 3 della Campania, Oreste Lo Pomo, scrittore e raffinato conoscitore d’arte.
Allieterà la serata la Pianista concertista, Maria Sarli, Prof.ssa del Conservatorio Statale di Musica Carlo Gesualdo da Venosa.

Presenteranno la serata e faranno gli onori di casa gli organizzatori Yvette Marie Marchand, Curatrice Speciale della Mostra  e Alberto Barra, Pittore e Poeta Promotore Culturale con Mario e Rossella Di Giovanni, proprietari delle opere realizzate dal nonno Mario Prayer e alcune dagli zii Sandro e Silvano.

Non mancheranno i saluti istituzionali da parte di: Christian Giordano, Presidente della Provincia di Potenza e Giovanni Conte, Segretario Generale Provincia di Potenza.

FEDERICA CORBISIERO

CALVELLO. UN SUCCESSO LA PRIMA EDIZIONE DELLA GIORNATA SULLA DONNA

Grande successo per la prima edizione Giornata della donna che si è tenuta a Calvello nella serata di domenica 12 u.s.

"Sì spera che a questa ne seguano altre edizioni", è stato il commento delle promotrici donne Gruppo Asacom (Loredana Lisanti, Carmen Santoro, Carmela Bevilaqua, Anna Dell’Aquila, Cristina Zito, Carolina Postiglione, Francesca Marino, Carmen Lavanga) insieme all'associazione “Conduco un dialogo” (rappresentata da Maria De Carlo e Federica Corbisiero).

L'evento promosso dal Comune di Calvello con la sindaca Anna Cantisani ha avuto due momenti significativi: uno di riflessione sul tema, con altre voci, oltre alle già citate, Ilaria Cappiello maestra di yoga, Roberta Alberti, poetessa e ai saluti istituzionali la consigliera alle pari opportunità Adriana Vitacca, la consigliera al turismo e alle politiche giovanili, Licia Andriuzzi, assessore alle pari opportunità per il comune di Anzi, Salvatore Urga, vicesindaco di Laurenzana. Il secondo momento è stato dedicato allo spettacolo al titolo “Sind”, a cura del gruppo di donne coordinato dal vicesindaco, Salvatore Di Vitto e da Piero Lacorazza.

"L'evento che il gruppo Asacom ha voluto dedicare ad Elisa Claps ed Hearther Bernett, testimonia come la relazione, frutto di un dialogo autentico possa generare bellezza nelle ns comunità ", ha detto la presidente dell'associazione Conduco un dialogo, De Carlo, presentando l'energia del gruppo Asacom provenienti dai tre Comuni, Calvello, Anzi e Laurenzana e di come si sono conosciute e ritrovate grazie anche alla valorosa collaborazione di Franco Alberti che si è attivato per la buona riuscita della formazione facendo da ponte per l'agenzia NewForm di Potenza. La stessa ha riproposto alle istituzioni presenti, e per loro tramite di farsi portavoce presso la Regione, della nascita di un Centro di aiuto per uomini maltrattanti. Le Giovanni donne gruppo Asacom hanno realizzato due monologhi frutto di un libro lavoro di scrittura, toccante e commuovente l'esibizione applauditissimo dai presenti.

Ricco di emozioni e brividi è stato il video trasmesso durante l’evento dagli alunni I.C. “V. Alfieri” Laurenzana Albano, all’interno del quale è fuoriuscito il tema dell’indipendenza e del lavoro della donna, senza chiedere il sostegno economico al compagno o marito.

Altra risorsa meravigliosa Anna dell'Aquila con i suoi ritratti di donne che hanno abbellito il percorso verso la Sala Convegni Santa Maria De Plano. Tra gli altri ritratti di particolare rilievo quello dedicato a Raffaella Carrà, modello di donna libera e determinata nelle scelte.

Interessante il momento letterario e riflessivo curato da Federica Corbisiero, la quale ha iniziato il suo intervento con una citazione di uno scrittore inglese, W. Skakesperare il quale affermava: “La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal alto, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata”; con l’invito finale nel leggere “L’amore rubato”, di Dacia Maraini, con la finalità di una maggiore consapevolezza del femminicidio.

Eccellente poi la conduzione di Carolina Postiglione, giovane mamma Asacom.

                                                                                                                                                                                                                        FEDERICA CORBISIERO

È USCITO IL 20 OTTOBRE "FRUGAL MANAGEMENT" IL NUOVO LIBRO DEL LUCANO ALESSANDRO MARTEMUCCI

È stato presentato venerdì scorso, il libro "Frugal Management" di Alessandro Martemucci.

Codesto volume presenta agli appassionati di gestione aziendale e sostenibilità una nuova visione per il successo.

L'autore espone i concetti chiave del suo libro in occasione del "Giovedì della Green Economy" organizzato dalla Libreria ItalyPost. Questo avvenimento delinea un'opportunità straordianaria per i partecipanti di immergersi nelle innovative idee dell'autore e di discutere le sfide e le opportunità che provengono da un approccio frugale alla gestione aziendale tutto lucano. 

All'interno del libro fuoriescono esempi concreti che partono dalla Basilicata.

Il nuovo approccio promosso dall'autore Martemucci sposa le teorie lean, agile e jugaad, in modo originale e innovativo.

                                                                                                                                                                       FEDERICA CORBISIERO 

EVENTO CULTURALE ORGANIZZATO DA AGUA VENERDÌ 15 SETTEMBRE: PROVERBI E DETTI AVIGLIANESI

Venerdì 15 settembre ci sarà un evento culturale, presso il Parco Baden Powel a Potenza, organizzato dall’Associazione AGUA APS. L’appuntamento è fissato per le ore diciotto, dove verrà presentato il libro dal titolo: “Proverbi e detti Aviglianesi”, edizioni Hermaion. All’evento interverranno: Giuseppe Lariccia, Presidente dell’Associazione AGUA APS, Vito Antonio Romaniello, autore del volume, Federica D’Andrea autore. A moderare sarà Caterina Sabato, Associazione AGUA APS.

In occasione di questo bellissimo evento culturale abbiamo avuto il piacere di incontrare e dialogare con uno degli autori del volume, e, cioè Vito Antonio Romaniello. Egli si è laureato in “Scienze della Comunicazione”, presso l’Università degli Studi della Basilicata, da adulto; discutendo la sua tesi di laurea proprio sul Dialetto Aviglianese. (Tesi che è stata successivamente pubblicata)

L’autore Romaniello del volume “Proverbi e detti Aviglianesi”, attraverso i suoi studi e le sue ricerche, omaggia Avigliano e l’intera Basilicata. Egli insieme all’autrice Federica D’Andrea usa nel suo lavoro l’Alfabeto Internazionale Fonetico, l’IPA. (Alfabeto fonetico internazionale)

Dunque, le parole scritte in trascrizione fonetiche riportano per ogni parola il diverso modo di dire nei vari paesi della Basilicata. Il seguente libro curato dagli autori Romaniello e D’Andrea si divide in proverbi numerati, insieme all’aggiunta di un carattere non scientifico, e fruibile per tutti. Sfogliando le pagine del volume si nota affianco alle parole la traduzione in italiano, affiancata una traduzione di senso e, poi, un quadretto che indica il tratto pertinente.

Tre sono le fasi: Dialetto, Italiano e Significato, visibili nella scheda seguente al testo.

 

Si trovano anche molti aneddoti, con l’intendo di chiedersi perché su usa quel proverbio. Esempio è: “Com s’i r’muas”, che significa “Come siamo rimasti”. Tantissimi sono i proverbi legati ad Avigliano, come il seguente: “N’Pozz avè b’sogn d la grattacasa”, e, cioè speriamo di non aver bisogno della grattugia, e, “speriamo che nessuno muoia”. Si ricorda che nel dialetto Aviglianese è presente il tratto gallo-italico e, dunque, come i dominatori conquistando il posto vanno ad imporre la loro lingua.

Studiando il dialetto notiamo la vicinanza delle parole al latino, grazie all’influsso grammaticale delle quattro coniugazioni tipiche del latino, il genere neutro, la metafonia, il rotacismo e altri..

E, allora si rinnova l’invito del prossimo venerdì, ad essere presenti a Potenza per una degustazione dialettale, ricordando che la lingua è il nostro senso identitario, e non possiamo altro che essere orgogliosi dell’appartenenza alla Lucania.

FEDERICA CORBISIERO

LA NASCITA DEL CO.RE.S.MU.S - BASILICATA

Ad Avigliano, nella Biblioteca “T. Claps” della Società Operaia di Mutuo Soccorso, fondata nel 1874, si è svolta l’Assemblea Costituente tra i Sodalizi lucani, che ha determinato la nascita del Coordinamento Regionale delle Società di Mutuo Soccorso della Basilicata, acronimo CO.RE.S.MU. S. – BASILICATA, e ha eletto, all’unanimità, quale Coordinatore Luciano Sabia, già presidente della Soms di Avigliano dal 2006 al 2012.
All’Assemblea hanno partecipato i Presidenti e componenti del direttivo di dieci dei dodici ultracentenari Sodalizi attualmente operanti in Basilicata, e precisamente i due ubicati nella Città a piè del Carmine (Società Operaia di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Avigliano e la Società Previdenza e Lavoro) e quelli di Bernalda, Filiano, Marsicovetere, Melfi, Montalbano Jonico, Muro Lucano, San Mauro Forte e Tolve. Assenti “giustificate” le Società di Matera e Tursi.


La nascita del Coordinamento regionale quale organismo di rappresentanza, portatore di istanze comuni nei confronti delle istituzioni, inizierà – ha comunicato il coordinatore Sabia - a partire dal prossimo mese di settembre- ad avere una serie ulteriori di incontri, che si svolgeranno a Potenza e poi nelle sedi dei Sodalizi, finalizzati prioritariamente a sollecitare il legislatore di Viale Vincenzo Verrastro a dare concreta attuazione alla Legge regionale della Basilicata del 19 gennaio 2010, n 2 sulla tutela del patrimonio e dei valori storici, sociali e culturali delle Società di Mutuo Soccorso in attività da almeno dieci anni, ad oggi rimasta sulla carta anche per carenza di risorse economiche.
Con tale provvedimento la Regione Basilicata si era impegnata a favorire la diffusione della conoscenza e l’illustrazione della storia e delle attività delle SOMS, disponendo interventi finanziari per l’acquisto, il recupero e l’utilizzo sociale degli immobili, degli arredi e dei beni culturali di proprietà o in uso perpetuo dei suddetti sodalizi e la promozione di iniziative di carattere mutualistico.


Altro tassello fondamentale previsto nella normativa regionale è, previa indagine conoscitiva dei Sodalizi esistenti in Basilicata, l’istituzione del “Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso, con l’obiettivo di: 1) realizzare una biblioteca specializzata sulle Società di Mutuo Soccorso (S.M.S.), con particolare riferimento a quelle lucane; 2) costituire un archivio filmico e fotografico del materiale iconografico delle S.M.S.; 3) organizzare un deposito per il ricovero temporaneo di archivi sociali, bandiere o altro materiale di proprietà delle S.M.S. per la predisposizione di interventi di restauro conservativo; 4)organizzare mostre e convegni sia per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale delle S.M.S. sia per lo studio ed analisi delle nuove forme di solidarietà; 5) promuovere borse di studio per giovani laureandi, finalizzate allo studio ed alla ricerca sulle origini storico-sociali delle Società di Mutuo Soccorso. La Regione Basilicata in attuazione dell' art. 5 del proprio statuto promuove i valori storici, culturali e sociali delle S.M.S. e delle Società Costituite. Per il coordinamento - continua Sabia - la modifica della legge regionale è un obiettivo fondamentale che tutte le Società di Mutuo Soccorso Lucane intendono perseguire con determinazione, approntando un documento di sintesi che sarà sottoposto all’attenzione del legislatore regionale. Il Coordinamento creerà inoltre spazi comunicativi interni per lo scambio di informazioni, idee e tutto quanto consentirà di rafforzare le relazioni sociali basate sui principi fondanti delle Soms: solidarietà, inclusione e partecipazione. E , per concludere, la Regione Basilicata favorisce la diffusione della conoscenza della storia e la promozione di iniziative di carattere mutualistico 

FEDERICA CORBISIERO

Pangloss E-Lab Moliterno: tutte le iniziative

Pangloss E-Lab Moliterno è una realtà che costantemente lavora per monitorare e migliorare il territorio. Costituita da esperti e ricercatori nasce per fornire servizi formativi che rispondano alle esigenze della società. Pangloss infatti propone corsi in materie scientifiche, euroscrittura e corsi di lingue straniere certificate. Ma per saperne di più abbiamo avuto modo di intervistare due giovani ragazzi che da qualche mese lavorano nel campo per capire di più com'è strutturato il tutto e per delineare gli effettivi progetti futuri. Elia Riccio e Davide Goffredo ci hanno dato risposte molto efficienti. Abbiamo domandato loro cos'è effettivamente questo progetto e possiamo affermare che è un'iniziativa molto interessante che potrebbe anche avere svariate finalità non ancora esplorate: la possibilità di interagire con le persone e dare uno sviluppo tangibile al territoro in primis. Le maggiori difficoltà però, come ogni duro lavoro, non mancano e sono rappresentate dalla burocrazia e dal territorio; infatti i due giovani stanno lavorando per arrivare ad avere un modus operandi in chiave più moderna per tutti i settori. Fortunatamente, affermano, i progetti e le modalità di finanziamento europee e regionali sono una realtà che deve essere sfruttata e divulgata.

Qual è l'obiettivo primario del progetto?

L'obiettivo primario è far capire che ci sono alcuni settori (come l'agricoltura, fondamentale nella nostra regione) che devono opportunamente essere sviluppati e modernizzati secondo nuove tecniche, ma soprattutto secondo nuovi approcci. Tramite questa visione poi dobbiamo cercare di portare alla realizzazione alcuni progetti che abbiamo già preso in carico e che sono attualmente in fase di sviluppo o di valutazione.

Il modo di operare dei due ragazzi è molto schematico: in primo luogo prendiamo in carico un'idea o un progetto già delineato in modo da svilupparlo, ne valutiamo la fattibilità e la possibilità concreta di realizzazione economico-finanziaria (esaminando tutte le tipologie ammissibili di finanziamenti europei o regionali). In secondo luogo si valuta la sfera amministrativa del progetto, ed infine si procede al business plan ed alla fase prettamente operativa.

Per quanto riguarda il futuro Elia e Davide pensano che l'era della digitalizzazione abbia dato una svolta al mercato globale e che tutti gli utenti dello stesso debbano necessariamente adeguarsi. Essere giovani, affermano i due, è un vantaggio in un mondo in continua evoluzione che ha bisogno di "forze fresche", non legate a tutti i vecchi principi e modi di operare legati al mondo del lavoro. Pertanto, ci sentiamo onorati di poter contribuire in qualche modo e pensiamo davvero che la nostra generazione potrà fare passi da giganti, creando nuove fondamenta da basi e realtà già esistenti.

Auguriamo un buon futuro lavorativo ai due giovani, visto il loro appassionato contributo e amore per ciò che fanno.

Tommaso Bifolco

L'istituto Einstein- De Lorenzo sui luoghi del terremoto

POTENZA. Uno stage formativo ad Amatrice dal 9 all’11 aprile p.v., sui luoghi del terremoto. E’

 

quanto l’Einstein-De Lorenzo di Potenza, in collaborazione con il CNR-IMAA (di Tito Scalo) ha organizzato per gli studenti delle classi quinte CAT (5G e 5H) nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Ma l’intero progetto (che coinvolge tutte le quinte e gli indirizzi) verrà presentato

 

mercoledì 28 alle ore 9.30 nell’Aula Magna di via Sicilia.

 

Ad aprire i lavori il Dirigente scolastico, Domenico Gravante che ha fortemente voluto e promosso questa collaborazione per una scuola sempre più radicata e aperta al territorio. Al tavolo il presidente CNR Vincenzo Lapenna, i ricercatori CNR Licia Fanti, Maria Rosaria Gallipoli e Claudia Belviso, insieme per presentare e ufficializzare questo felice connubio. Infatti la convenzione stipulata tra Einstein-De Lorenzo e CNR-IMAA sarà pluriennale e coinvolgerà i seguenti indirizzi

 

dell’Istituto: Meccanica, Meccatronica ed Energia - Chimica, Materiali e Biotecnologie - Informatica e Telecomunicazioni - Costruzioni, Ambiente e Territorio.

 

Per ora gli alunni delle due classi quinte CAT (5G e 5H) sono pronti per partire per Amatrice subito dopo le festività pasquali –dal 9 all’11 aprile pv- guidati dalla ricercatrice Maria Rosaria Gallipoli, esperta di dissesti idrogeologici e sismici, e da alcuni docenti impegnati nel progetto.

 

Gli alunni analizzeranno i crolli, compileranno schede sui dissesti sismici e per loro sarà una “esperienza ricca e significativa che li qualificherà sempre di più nella professione che vorranno intraprendere”, così come commenta la docente referente per l’alternanza scuola-lavoro del CAT, Lucia Stabile. “Torneranno più arricchiti – continua la Stabile – di conoscenze specifiche sia nel rilievo topografico che nell’analisi strutturale degli edifici storici”.

 

Ad affiancare la referente i seguenti docenti che accompagnano gli studenti in questo percorso formativo: Patrizia Panebianco, Raffaele Giansanti, Antonello Lagrutta e Carlo Iannelli.

"Due parole con... Alexandre Azuké"

Carissimi lettori, abbiamo avuto la possibilità in questi di poter scambiare due parole con Alessandro Cappiello, in arte Alexandre Azukè, e le sue collaboratrici: Daniela Stefanelli, arte Dana e  Sabrina Albanese e Debora Lopardo, in arte Sabrina e Deb, in occasione dell’uscita dei tre brani: “What we were”, in versione original e remix, e “ Ti perdo o no”.

D: Raccontaci un po’ di te. 

Alexandre: Alessandro Cappiello, in arte “Alexandre Azùké”, nasce a Potenza, il 22 maggio 1991. Fin dalla giovane età si interessa per la musica, approdando presto al deejaying. Seguiva spesso i party nella discoteca della sua città. Mentre i suoi amici si sbizzarrivano in pista, lui rimaneva immobile ed estasiato nel guardare i dj muoversi in console. Il pensiero era già traghettato al voler avere le sue mani su quel mixer. Avvicinandosi a questo ambiente, iniziò a suonare con un piccolo controller compatto, da autodidatta. Proprio per perfezionarsi in questa tecnica, ha studiato attraverso corsi professionali, fin quando finalmente ha scalato quei 3-4 gradini che l’hanno portato a calpestare personalmente la console. Da li in poi a suonare in svariati club e manifestazioni pubbliche/eventi. Il suo nickname “Alexandre Azùké” racchiude le sue due grandi passioni oltre la musica in primis, la psicologia e i motori: il Giappone e la lingua francese (“Azùké” significa “vita”). Nel 2016 inizia a produrre, esordendo con il suo primo inedito “What We Were” - nella versione original mix di genere “R&B” e nella versione remix, di genere “House” - stipulando un contratto discografico con la casa “TRB-Rec di Andrea Tognassi”. A distanza di pochi mesi compare sul mercato musicale con il suo secondo inedito “Ti Perdo O No” – di genere “Reggaeton” - sotto la casa discografica “Red Sunset Records” (Sub label della TRB-Rec). Con il primo brano ha partecipato al Contest “Sanremo New Talent” arrivando in finale di Categoria Giovani. Con il secondo brano, è stato intervistato in diretta a Buongiorno Regione su Rai 3. Infine con entrambi i brani ha partecipato al “IV Concorso Letterario della Scuola Autori di Mogol” dove il testo “What We Were” (tradotto in italiano), è stato selezionato come uno dei testi più rappresentativi del concorso e verrà pubblicato nell’antologia commercializzata da aprile 2018 in tutte le librerie dalla “Aletti Editore” con l’introduzione del maestro Mogol. Spera di arrivare a tutti facendosi capire per quello che si scrive e si compone interpretandolo al meglio.

Dana: Mi chiamo Dana, ho 20 anni. Sono sempre stata impegnata in attività che coinvolgono la musica, dalla danza, al canto, al musical ecc., ed ora studio Produzione Audio a Milano. Le mie tendenze canore sono sempre state per lo più sulla black music, dal jazz, al blues all R&b, ma i miei gusti di ascolto musicale spaziano all’interno di molti più generi.

 

 

Deb: Ho 24 anni, sono un studentessa universitaria ed ho sempre avuto una grande passione per la musica in generale. Da quando ho 13 anni infatti ho frequentato il conservatorio fino a coronare il mio sogno di diventare maestra di piano. In generale sono una ragazza molto aperta a nuove sfide e questa nello specifico è stata molto costruttiva per le mie passioni e obbiettivi futuri.

 

Sabrina: Sono Sabrina Albanese, ho 30 anni, sono laureata in Psicologia e attualmente lavoro presso una cooperativa sociale di Potenza. Non amo definirmi una cantante, sono semplicemente una ragazza con una grande passione per la musica. Mi sono avvicinata a questo mondo in tenera età; avevo solo 8 anni quando ho deciso di partecipare alle selezioni dello zecchino d'oro. Nel 2004 ho partecipato al "Premio Mia Martini", esibendomi su vari palchi d'Italia,tra cui Reggio Calabria e San Benedetto del Tronto; ho passato diverse selezioni fino ad arrivare in semifinale a presentare il mio primo inedito "Sconosciute maree", un brano scritto da me.Durante quest'esperienza ho avuto modo di conoscere persone strepitose che hanno creduto in me e mi hanno regalato un piccolo sogno. Dal 2005 mi esibisco lavorando in serate karaoke, pianobar, feste di piazza e feste private con diversi gruppi con i quali sperimento svariati generi musicali,tra cui folk,pop,rock e heavy metal. Mi ritengo una persona timida e introversa ma allo stesso tempo forte e determinata, sempre con un sogno nel cassetto e i piedi ben piantati per terra.

 

 

D: Come è nato il tuo EP, in particolare i brani: “What We Were” e “Ti Perdo O No” poiché sono due testi totalmente differenti nel loro genere, e raccontaci anche come è nata la collaborazione con Dana (Daniela Stefanelli) e con Sabrina & Deb (Sabrina Albanese e Debora Lopardo)?

Alexandre:  L’EP nasce con la voglia di farsi conoscere, cercare di emergere in un mondo bellissimo che è quello musicale. Iniziando con il cimentarsi nell’arte del deejaying, si è arrivato anche a produrre per affermare la propria impronta musicale. Azùké, compositore della strumentale e autore di entrambi i testi ha voluto iniziare il suo cammino da producer con questo EP. In particolare, il brano “What We Were” mette in risalto una grande storia di amicizia. Il testo espone il dolore della rottura del rapporto e allo stesso tempo la volontà di reagire, la speranza ed il sapere che i soggetti siano felici. Il brano parla d’amore, non l’amore sentimentale, ma l’immenso legame fra due persone che godono di un’amicizia forte e vera; come cita anche l’inglese “I love you”, il quale ha due significati differenti: “ti amo” / “ti voglio bene”. Due persone che si sostengono l’un l’altra anche attraverso le distanze e le barriere interposte fra di loro. Quest’ultimo è stato prodotto anche in versione remix attraverso il genere “House”. Per quanto riguarda, invece, il brano “Ti Perdo O No”, nel dettaglio, racconta la storia di due ragazzi fidanzati che per colpa di lui hanno dovuto lasciarsi. Entrambi, però, soffrono. Soprattutto lei. Fin quando, per caso, si incontrano ad una festa, dove lei invitata e lui in console la nota e mettendo da parte l’orgoglio le se avvicina chiedendole scusa, ritornando così insieme. Il destino non li aveva fatti incontrare per poi farli separare. Il primo brano nasce in collaborazione della splendida voce di Daniela Stefanelli, in arte “Dana” la quale è riuscita ad estrapolare tutto il sentimento che il testo voleva intendere, in un genere, quello “R&B”, che riesce meglio ad esprimere il brano. Il secondo è nato in collaborazione con l’armoniosa voce di Sabrina Albanese, in arte “Sabrina” e le mani fatate della pianista Debora Lopardo, in arte “Deb”. Il volerlo produrre genere “Reggaeton” è collegato innanzi tutto a creare un brano leggero e spensierato (con un testo comunque serio), ed anche ricondurlo al genere che negli ultimi tempi sta spopolando, facendo conoscere in un certo senso, il Reggaeton cantato in italiano. Lavorare con Dana, Sabrina e Deb, confrontarsi, è stato molto semplice e piacevole e fin da subito è nata un’armonia dettata anche dalla passione per la musica che ci accomuna. A volte il parere di una era diverso da quello dell’altra parte. Ma questo è giusto perché si vuole sempre cercare di dare il meglio di sé in condizioni dove si pensa di non essere mai abbastanza e di non aver fatto mai abbastanza. Queste ragazze sono delle splendide, capaci e preparate artiste. Entrambi i brani sono presenti su tutte le piattaforme musicali on-line di streaming e download. Per “Ti Perdo O No” è stato realizzato anche il videoclip.

D: Dana come è nata la tua collaborazione per il brano: “What We Were”, con Alexandre Azùké (Alessandro Cappiello), quali sono state le sensazioni nel collaborare e la scelta del genere “R&B” per l’original mix e “House” per il remix?

 

Dana: Io ed il mio amico Ale ci siamo conosciuti proprio grazie alla musica, nel 2012, quando abbiamo organizzato insieme una serata, dove lui ha fatto da dj ed io da vocalist/singer. Per questo motivo non ho esitato affatto quando mi ha detto che voleva pubblicare una canzone con me. Il brano è un perfetto punto d’incontro tra i nostri gusti, per questo mi è venuta molto naturale l’interpretazione e la scrittura della linea melodica. Il testo parla di un’amicizia esplosa e poi svanita, “come scintille” (“I can feel it in my heart like sparks”) e la versione house è stata un’idea di Ale, che è già attivo nel genere, pensata per far sfogare gli ascoltatori nelle emozioni della danza, la reazione più bella che si possa ricevere da un pubblico.

 

D: Deb, come è nata la tua collaborazione per il brano: "Ti Perdo O No", con Alexandre Azùké (Alessandro Cappiello), la scelta del genere "Reggaeton", e, raccontaci anche le sensazioni nel collaborare con Sabrina (Sabrina Albanese)?

 

Deb: Questa fantastica collaborazione è nata semplicemente grazie al rapporto di amicizia che ho da tempo con Alexandre Azuke, che un giorno mi parlò di questa sua idea e della sua volontà di far partecipare anche me ed io molto entusiasta e convinta di questo progetto ho deciso di collaborare. Trovo la scelta del genere reggaeton molto azzeccata in quanto questo genere sta suscitando parecchio successo tra i giovani e anche perché è un genere che rispecchia molto i miei gusti. Ritengo che la mia collaborazione con Sabrina sia stata molto produttiva e interessante in quanta è una ragazza molto solare, simpatica e soprattutto ha un immenso talento e professionalità.

 

D: Per te, invece, Sabrina?

Sabrina: L'incontro tra me e Alessandro è stato assolutamente casuale,ci siamo conosciuti ad una festa di laurea di un amico in comune ed in quell'occasione mi ha proposto di collaborare con lui a questo progetto. Ho accettato immediatamente, soprattutto perché mi fido molto delle sensazioni a pelle e mi è sembrato un ragazzo serio,umile e con un progetto molto interessante. Il genere reggaeton,oltre a piacermi in particolar modo per le sonorità e il ritmo coinvolgente; negli ultimi anni si sta diffondendo a macchia d'olio nel nostro paese. Inoltre, come produzione musicale italiana è un'assoluta novità;poiché il genere è legato soprattutto a culture sudamericane. È stato bello collaborare con Debora,le sensazioni sono state positive,all'insegna di momenti di divertimento e serietà; ingredienti fondamentali e rari da trovare nelle persone. Inoltre è una persona che trasmette grinta e passione in ciò che fa.

 

 

D: Come il pubblico potentino sta rispondendo a questi due brani?

Alexandre: Il pubblico potentino ha reagito molto egregiamente per entrambi i brani. Si è avuta una buona frequenza di ascolti e complimenti, anche da famosi e conosciuti artisti, calcolando anche l’essere artista emergente e quindi non essere ancora propriamente affermato sul mercato musicale. Va benissimo così. Tutto questo, a tratti, non sembra vero ed è già un grande traguardo raggiunto.

 

Deb: Beh devo dire che anche se potenza è una realtà piccola e noi siamo comunque dei ragazzi giovani e alle prime esperienze in questo campo, la risposta è molto soddisfacente, c'è tanto interesse e voglia di conoscere nuovi artisti emergenti.

 

Sabrina: In maniera positiva,probabilmente anche per la novità del genere reggae ton made in Italy che ha incuriosito e avvicinato anche i più scettici. Inoltre la semplicità delle strofe e la musicalità rendono "Ti perdo o no" un brano sia da ballare che da ascoltare.

Dana: Per essere il primo progetto realizzato assieme, sono soddisfatta del riscontro del pubblico perché è piaciuta molto a chi l’ha ascoltata. Inoltre abbiamo portato la canzone come provino per il Sanremo New Talent del 2017, guadagnandomi l’accesso diretto alla finale.

 

 

D: Cosa hai in cantiere per il futuro?

Alexandre:  Per il futuro vi è l’intenzione di produrre altri brani e continuare questo cammino di dj/producer. Ad oggi, è stato già scritto un altro testo del quale non si svela nulla, neanche il titolo per cercare di carpire il tema di questo nuovo testo che sarà collegato molto probabilmente ad una strumentale “Dance”. Tutto a suo tempo. Ora come ora, già si hanno le prime soddisfazioni e tutto questo non si fa per cercare fama, anche se, chiaramente, se dovesse arrivare, ben venga. Per il momento si vive il sogno; questo sogno di suonare e produrre che pian piano sta trasformandosi in realtà. Come on!

Dana: Sto studiando molto in vista dei miei progetti, nel giro di 2 anni vorrei riuscire ad autoprodurmi con successo, adesso sto preparando le tracce per i miei primi singoli da solista pop/R&B, che hanno ancora un anno di lavoro d’avanti prima di vedersi pienamente realizzate.

 

Sabrina: Vorrei continuare a coltivare la mia passione per il canto,magari anche perfezionando la tecnica. Sto pensando di realizzare un progetto musicale pop-rock piano e voce o chitarra e voce.

 

Deb: Per prima cosa vorrei finire gli studi universitari, poi spero di continuare nel campo musicale anche con altri brani come questo o esibizioni in pubblico.

 

Ringraziamo i ragazzi per averci permesso di scambiare due parole con loro in modo da conoscerli meglio sia artisticamente che umanamente e gli facciamo un grosso in bocca al lupo per i loro progetti futuri.

 

 

Giuseppe R. Messina

 

 

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 Link brani:

"Ti perdo o no"

 https://www.youtube.com/watch?v=bA3p72PM5EM

"What we were" (original)

https://www.youtube.com/watch?v=eQKcKMs6F9s

"What we were" (remix)

https://www.youtube.com/watch?v=jfsXe7RwsJ4

 

 

Progetto A. L. Ba, prorogati termini partecipazione a concorso poesia dialettale lucana

L’Università degli Studi della Basilicata e il Progetto A.L.Ba. (Atlante Linguistico della Basilicata) hanno organizzato un concorso di poesia dialettale aperto a tutti, dagli appassionati agli studiosi delle tradizioni linguistiche lucane. Il concorso di poesia dialettale è organizzato nell’ambito della “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali”, indetta dall’Unpli nazionale il 17 gennaio di ogni anno.
Le opere dovranno porre in risalto il tema del concorso, con estro creativo e libertà d’immaginazione, seguendo la libera espressività dell’autore. Al concorso sono ammesse tutte le tipologie di componimento poetico scritte in uno dei dialetti lucani. La partecipazione è gratuita. I partecipanti dovranno inviare il materiale entro il 31 gennaio 2018 (il precedente termine del 15 gennaio è stato prorogato).
L’evento di premiazione dei componimenti poetici si svolgerà, si svolgerà a Potenza, in una delle sedi dell'Ateneo in una data ancora non individuata e che sarà tempestivamente comunicata  a tutti i partecipanti.

http://portale.unibas.it/site/home/comunicati-stampa/articolo5752.html (per maggiori info)

 

Giuseppe R. Messina

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