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La presentazione ufficiale di PROTOCOLLO S.

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E' stato presentato mercoledì 11 giugno, nella Cappella dei Celestini, il progetto cinematografico “Protocollo S”. Una serie web di quattro puntate della durata variabile, un'idea all'avanguardia per la Basilicata, che segue un linguaggio cinematografico innovativo, anche se già molto diffuso negli Stati Uniti. Il progetto è stato totalmente autofinanziato, anche se ha goduto di alcune forme di sponsorizzazione tra cui l'Apt, il patrocinio del comune di Potenza e l'azienda ospedaliera San Carlo, di cui era presente il responsabile della comunicazione, Ugo Tassinari, il quale ha dichiarato che l'ospedale si è tramutato in un set a tutti gli effetti. Questo anche perché, trattandosi di un bene collettivo, è importante essere disponibili verso quanti sono così ricchi di entusiasmo nel portare avanti un'ambizione, un progetto. “È importante poi che si faccia sempre massa critica tra la gente”, ha dichiarato. Il successivo intervento è stato di Paride Leporace, presidente della Lucania Film Commission, che ha parlato di una nuova stagione per la Basilicata, evidenziando l'originalità del linguaggio audio-visivo proposto da Felice Vino, ma anche da altri giovani che si stanno distinguendo nel settore cinematografico, come il regista Giuseppe Marco Albano.                                                                                                             

“È stato un banco di prova per un professionista come Felice - ha detto - perché gli ha permesso di mettere in contatto realtà completamente diverse tra loro, interagendo con enti e soggetti di natura istituzionale”. Ha continuato, poi, dicendo che la fiction è stata sicuramente una prerogativa per lui. “Felice è una persona molto seria, per questo ho voluto subito sostenerlo. Non a caso, quando si è presentato a proposito di questi linguaggi innovativi, è stato di straordinario interesse metterlo alla prova assieme a tutto il suo gruppo”. Poi ha mostrato profonda gratitudine per l'arrivo inaspettato del neoeletto sindaco di Potenza, Dario De Luca. Quest'ultimo si è espresso dicendo che la realizzazione di un progetto tanto ambizioso fa capire a tutti che è questo il modo giusto per intraprendere una politica di crescita in Basilicata, promettendosi di impegnarsi seriamente durante tutto il suo mandato, per promuovere la cultura. Anche perché la cultura resta, senza alcuna ombra di dubbio, un settore trainante.

Il noto musicista lucano, Renato Pezzano, si è espresso dicendo che, come quasi tutti i registi, anche Felice Vino ha ricercato delle sonorità originali e molto particolari e non è stato affatto semplice assecondarlo. Ma gli ha permesso di suonare in maniera insolita. Ha introdotto poi l'esecuzione di un suo allievo, Giovanni Di Giulio, accompagnandolo musicalmente. Simona Pace, una delle due protagoniste femminili, ha detto di averne voluto far parte sin da subito, per l'interessamento che l'iniziativa le aveva suscitato e perché convinta di trovarsi in un ottimo clima di lavoro. L'attore di teatro, Mimmo Conte, ha invece ricordato che la sua compagnia ha dato la disponibilità per il casting e che il suo personaggio, piuttosto al limite nella storia, è il dottor S. Poi sono intervenuti l'assistente alla regia, Stefano Pastore e la segretaria di edizione, Valeria Giordano. Il primo si è ritenuto fortunato per aver svolto ruoli di prestigio in diversi set ed ha accettato di scendere da Roma nella sua regione perché resosi conto della serietà e della passione, fuori dal comune, di questo regista che prima non conosceva. Valeria invece, ha detto di non essere una professionista, bensì un'autodidatta e di essersi cimentata nel progetto prendendo appunti a supporto di Felice. Il regista, in ultimo, ha voluto ricordare che, inizialmente, molti più attori si erano avvicinati al progetto, ma in seguito non vi hanno potuto più partecipare perché impegnati in altre iniziative. Non ha voluto svelare il significato della S finale del titolo, ma ha ammesso che l'idea di ricreare determinate atmosfere e realizzare qualcosa di appassionante hanno giovato molto al lavoro d'insieme. I set di Acquedotto Lucano, ospedale San Carlo di Potenza, una farmacia di Pignola e alcune abitazioni private, sono stati inediti e ha ringraziato pubblicamente la collaboratrice e giornalista Simona Brancati, per aver saputo tessere legami con i vari enti, giocando così un ruolo decisivo per l'intero progetto. In sala, anche se arrivato in ritardo, c'era Giovanni Andriuoli, mentre mancavano per via di impegni, gli attori Luciana Nella, Beppe Viggiano e Camillo Ciorciaro.

 

 

Giulio Ruggieri 

Ultima modifica ilDomenica, 22 Febbraio 2015 12:46

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