Royalty,” siano risorse per lo sviluppo di tutta la Basilicata”.
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“Dice bene il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, che è divenuto difficile se non impossibile mantenere la tenuta sociale e l’economia di una regione che sta lentamente morendo anche a causa dei lacci imposti dal patto di stabilità. Per l’Ugl le priorità si chiamano urgenze Ambiente, salute e lavoro. Ed è con queste priorità che bisogna uscirne dal patto di stabilità con un preciso programma di distribuzione del denaro proveniente dalle royalties che deve essere esteso a tutti i 131 comuni della Basilicata che dovranno essere coinvolti nella gestione dei fondi”.
I segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Vincenzo Piccinni e Pino Giordano condividono il percorso di democratizzazione delle royalties che Pittella vorrebbe effettuare per tentare di attenuare la condizione di emergenza straordinaria in cui versa la Basilicata per i quali, “stiamo parlando di mettere le provenienze delle royalty del petrolio a servizio dei cittadini, ossia scorporare dal patto di stabilità soldi che le società petrolifere ci riconoscono a fronte dell’utilizzo delle nostre risorse. Dal petrolio al gas, considerando l’usura delle strade locali costrette a sopportare il traffico ingente e quotidiano dei mezzi delle società estrattive. Perché nonostante la Basilicata sia la regione più ricca di giacimenti, e con i suoi soli 580 mila abitanti dovrebbe essere la più sviluppata, di fatto continua a essere tra le più povere. Un dato gravemente contraddittorio che occorre ribaltare nell’interesse della nostra sopravvivenza. La Basilicata deve essere compatta rispetto a un obiettivo di equità e giustizia sociale nel quale siamo coinvolti tutti. Una responsabilità collettiva nella quale i singoli rivendicano il proprio diritto allo sviluppo. In tutti questi anni abbiamo dato così tanto e perso altrettanto. Non abbiamo infrastrutture, l’occupazione non c’è, le imprese sono al collasso, per non parlare dell’ambiente che lo abbiamo depredato senza riuscire a ripianare il danno causato. Investire adoperando i fondi rivenienti dalle royalties – proseguono i sindacalisti Ugl - perché abbiamo bisogno di ripartire e bene facciamo se diamo voce in quella che consideriamo essere una opportunità importante per la Basilicata. Allora lanciamo una proposta, puntare a utilizzare nel bilancio triennale 2016-18, la totalità delle royalties petrolifere regionali, esclusivamente per le gravità della Regione. Si tratta di un'idea interessante dell’Ugl per rilanciare occupazione e sviluppo in una regione che i dati statistici vedono sempre più indietro e in difficoltà. L'opportunità che possono offrire le royalties del petrolio devono essere distribuite a tutta la regione. Solo così si possono superare quei gap che penalizzano e isolano alcuni comuni a beneficio di altri. Per l'Ugl -concludono i segretari Tancredi, Piccinni e Giordano - bene è, considerata anche la difficoltà da parte dei comuni a effettuare investimenti e realizzare grandi opere pubbliche, destinare il 30% delle royalties regionali alle amministrazioni comunali. In questo modo, come proponiamo, uscirne le royalty dal patto di stabilità si avrebbe la concreta possibilità per i comuni lucani di realizzare, completare e recuperare centinaia di infrastrutture locali"
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