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Incentivi energia Basilicata: a che punto siamo?

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In evidenza Incentivi energia Basilicata: a che punto siamo?

 

In materia di energia la Costituzione italiana prevede la cosiddetta legislazione concorrente tra Stato e Regioni. Nello specifico, lo Stato ha il compito di dettare i principi generali mentre le Regioni hanno piena potestà legislativa sulla base delle linee guida individuate dallo Stato. Qui ben si colloca il Piano energetico Nazionale, datato 9 gennaio 1991, con conseguente obbligo di approvazione, da parte delle singole Regioni, del Piano Energetico Regionale.

Nel legiferare Stato e Regioni devono rispettare gli obblighi internazionali previsti dal 20-20-20 dall’Unione Europea.

Le principali leggi nazionali approvate e con conseguente influenza sui contesti regionali hanno contemplato i seguenti ambiti di applicazione: “Efficienza Energetica e Certificati bianchi”, “Rendimento energetico nell’edilizia” e “Fonti rinnovabili negli edifici pubblici”.

A livello regionale, il quadro normativo lucano si presenta così:
19 Gennaio 2010: viene approvato, con legge regionale, il PIEAR, piano di indirizzo energetico ambientale regionale. 4 gli obiettivi principali individuati nel piano:

-       riduzione dei consumi energetici e della bolletta energetica;
-       incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
-       incremento della produzione di energia termica da fonti rinnovabili;
-       creazione di un distretto energetico in Val d’Agri.

Il Piano, in definitiva, si limita a fornire linee guida e principi generali per la progettazione e la realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili.

7 agosto 2009: viene approvato, con legge regionale n.25, il Piano Casa con efficacia fino al 31.12.2014. Il Piano, finalizzato a rilanciare il settore edilizio regionale, prevede premi di cubatura per gli edifici che rispettano particolari criteri di efficienza energetica e utilizzano le fonti rinnovabili. Si tratta quindi di una normativa transitoria a sostegno del patrimonio edilizio esistente.

A supporto delle politiche Regionali in materia di energia nasce nel 2006 la Società Energetica Lucana S.p.a. La S.E.L. si occupa di produzione di energia da fonti rinnovabili per le P.A., offre supporto per la realizzazione dei SEAP nell’ambito del Patto dei Sindaci, promuove e valorizza il gas regionale e si pone come centrale di committenza dell’energia per le P.A.

Per quanto concerne i contributi e le agevolazioni in materia energetica a livello regionale, tre sono stati i bandi adottati fino ad ora:
1) 2011 – Bando per la concessione di agevolazioni per la progettazione e realizzazione di interventi di contenimento dei consumi energetici e degli impianti di illuminazione pubblica;
2) 2010 – Investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili in aziende agricole;
3) 2009 – Bando regionale per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili in aziende agricole.

Nota di merito per tre comuni lucani che hanno adottato politiche energetiche a favore dell’ultilizzo e la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Utilizzando parte delle royalties dirette sono stati adottati dei bandi finalizzati a dare contributi ai cittadini per la messa in atto di azioni volte al risparmio e all’efficientamento energetico con l’impiego di fonti rinnovabili.

2012 – Comune di Calvello: “Bando fotovoltaico e termico “
2010 – Comune di Grumento : “Bando energia”
2013 – Comune di Viggiano: “ Bando risparmio energetico”

Alla luce di quanto sopra esposto, finora le politiche energetiche regionali degli ultimi 5 anni sul tema del risparmio energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili non sono state sufficienti. Negli ultimi 10 anni la politica regionale ha gestito circa € 1,5 mld di royalties che non hanno migliorato la situazione economica della regione. Eppure se valutiamo i comuni che accedono alle royalties dirette, essi hanno promosso con contributi il risparmio energetico e l’utilizzo delle fonti rinnovabili ottenendo risultati ambientali ed economici importanti con premi e riconoscimenti nazionali. Ciò vuol dire che la via di uscita nei nostri territori esiste già e non si deve fare altro che emulare le azioni svolte fin qui. Se poi volessimo guardare a regioni come il Trentino Alto Adige che sin dal 1993 eroga contributi a fondo perduto per interventi nei settori delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, avremmo grandi esempi virtuosi di riferimento. A tal proposito, considerato l’elevato numero di interventi incentivabili, consigliamo di consultare il Portale Ambiente delle Province autonome di Bolzano e Trento.

Il governatore regionale Pittella ha promesso l’imminente uscita di un bando sull’energia con dotazione finanziaria di un milione di euro, l’impegno a mettere in campo azioni concrete che aiutino le imprese e l’occupazione, mentre migliorano la qualità della vita dei cittadini. Ci auguriamo che il bando dia la possibilità alle famiglie di rendersi autosufficienti e indipendenti dal punto di vista energetico. Obiettivo primario, condiviso dall’intero settore e visione delle politiche energetiche dev’essere l’autosufficienza energetica delle famiglie lucane.

 

 G. R.

Ultima modifica ilSabato, 15 Novembre 2014 16:25

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