Concerto a Potenza per il gruppo rock cristiano Janua Coeli.

Un concerto entusiasmante quello di sabato, 18 ottobre ore 20:30, con il gruppo rock dei Janua Coeli, presso il teatro stabile di Potenza. La band, formata da componenti provenienti dalla Toscana, ovvero Prato, Livorno e Arezzo, si è esibita con brani che hanno messo in risalto la vita di Gesù. La serata è stata organizzata dall'associazione "forum delle famiglie", insieme alle parrocchie di Santa Cecilia, San Giovanni Bosco, Santa Maria e San Rocco.

I Janua Coeli sono un gruppo di rock Cristiano, guidato dal giovane frate cappuccino Andrea Pighini, autore di musiche e testi e con un passato di rocker prima della conversione. Il gruppo è composto da giovani musicisti volontari e si propone, attraverso la realizzazione di album e apparizioni dal vivo, di utilizzare la musica per evangelizzare e sostenere i progetti missionari dei Cappuccini toscani e le povertà locali.

Frate Andrea ha sottolineato che il loro linguaggio è un'evoluzione, in chiave rock, della musica del tempo di San Francesco. La loro metrica, però, si ispira alla musica dei trovatori. Si trattava di una musica profana, proprio come il modo di pregare e di cantare di San Francesco. Non a caso, quella dei trovatori veniva considerata come musica molto laica in quel tempo. I testi dei Janua Coeli parlano di fratellanza e amore, senza riserve verso il prossimo ed è proprio da questo amore che nasce quel servizio verso gli altri, che fa sì che si possa crescere assieme, per arrivare ad essere davvero contenti. Parola, questa, che ha un significato profondo, perché non si è mai felici quando si mette il potere, la cupidigia, il successo dinanzi a tutto. Si è contenti, invece, quando riusciamo a realizzare quella chiamata al bello, a vivere quel disegno che Dio ha pensato per noi. Quando appunto siamo contenuti in una dimensione, viviamo in un contesto, in quanto noi sappiamo dove siamo e chi siamo. Poi si è soffermato su 3 parole molto importanti di papa Francesco: permesso, grazie e scusa.

Il frate si è detto contento per i sacerdoti di Potenza, invitando tutti alla confessione. Ha, infine, sottolineato l'importanza della Santa Messa. "Non si può amare concretamente il Signore se poi, non lo si riceve o gli si sta vicini incontrandolo nella preghiera, ma soprattutto a Messa” ha detto. “Quando facciamo un regalo a qualche persona, soprattutto se l'abbiamo pagato tanto e vediamo che quella persona dice bellino e poi lo butta via, ne rimaniamo tanto male. Lo stesso vale per Dio. La messa a Gesù è costata tutta la vita, tutto il suo sangue!”. Un appello sincero, quindi, a non buttar via questo regalo e a tornare a messa almeno ogni domenica. Il pubblico ha applaudito e cantato insieme con la band, che ha tanto gradito l'affetto e l'accoglienza ricevuta.

Giulio Ruggieri