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I 50 anni di giornalismo di Pino Gentile.

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In evidenza I 50 anni di giornalismo di Pino Gentile.

 

Martedì 21 ottobre, nell'aula A del consiglio regionale, si è tenuto un dibattito in occasione dei 50 anni di giornalismo di Pino Gentile. Ospiti dell'evento il consigliere regionale, Aurelio Pace, il direttore della testata giornalistica "La nuova Basilicata", Mimmo Parrella, e l'assessore allo sport di Potenza Giovanni Salvia. Durante il dibattito, il giornalista Parrella ha precisato che non bisogna mai fossilizzarsi troppo sugli anni di attività trascorsi, perché rimangono sempre una misura formale. Pino Gentile ha scritto 29 libri tra i quali va ricordato “Un pastore secondo il mio cuore”, cronaca giornalistica sull'arcivescovo Augusto Bertazzoni, scritto in 3 mesi, che vendette circa 3000 copie. Nel corso della serata si sono succeduti interventi di amici, che hanno mostrato il loro affetto per il rinomato giornalista lucano.

Pino si è schierato con tante iniziative sportive e di volontariato negli anni, dedicandosi sempre con passione alla sua attività professionale. Oltre a fondare 3 settimanali, ha infatti pubblicato migliaia di articoli per testate regionali di prestigio. Nella sua vita ha svolto contemporaneamente 2 mestieri, il bancario e il giornalista. Usciva di casa alle 8 e si ritirava a mezzanotte, però ha sempre fatto tutto con grande amore e senza interessi nascosti. “Ora si conoscono tutti”, ha detto Pino, “ma non si riesce più a fare comunità come una volta. Purtroppo la vita è cambiata e non si socializza più perché si vive nei condomini e a volte, anche se ci si conosce, non ci si saluta neanche". Quindi, a partire dagli anni 70', c'è stato uno stravolgimento urbanistico che peggiora sempre più, perché dopo sono subentrati gli interessi e la crisi del nostro comune, che parte proprio da lì.

Spera perciò che la politica torni a fare le cose per bene come una volta e non pensi solo a rimborsopoli e dintorni. Si ritiene fortunato di essere nato in un vicolo della sua città, vico Andrea Serrao. Si giocava con una palla da pezza. Era una realtà semplice ma bellissima. La povertà all'epoca era peggio di oggi. Erano 10 figli e si viveva in una stanza sopra e una sotto ma, nonostante tutto, c'era un clima di grande allegria. Nei suoi 29 libri, tutti di successo, si rivivono aneddoti e personaggi degli anni 70′, 80′ e 90′. Di primo piano è sicuramente la ricerca della verità, contenuta nello straordinario volume “Elisa Claps - il ritorno”.

Il consigliere Aurelio Pace, invece, ha affermato che Pino non è mai stato auto-celebrativo ma, al contrario, una persona autentica. E' sempre stato elegante nei suoi scritti e nei suoi articoli, come nei libri, che descrivono meglio di qualsiasi altra cosa la sua vita. Infatti, nessuno ormai racconta più in modo romantico la propria città. Proprio per questo Pino ha rappresentato una grande speranza per tutti i suoi lettori. Speranza, proprio come nel suo libro “Un pugno di speranza”, specchio di una città degli anni 60/70 che cresceva. La sua abilità sta nel saper trattare di politica in maniera non invasiva, quella politica che stava vicina allo sport, inteso soprattutto come momento di aggregazione. Poi lo sport, visto con il cuore del tifoso. Racconta una città che ha rappresentato quindi la speranza, per una società che cresceva, soprattutto in un momento di crisi e di emarginazione per la squadra del Potenza. Pino rappresenta anche il calcio come un grande momento di emancipazione sociale. “Per lui - ha detto - quando il Potenza vinceva, vincevano tutti i giovani di Potenza. Pino Gentile è quel sogno e quella vita che noi tutti rivendichiamo”. Parrella si è espresso sulla questione dicendo che il giornalismo inevitabilmente porta ad avere tanti nemici e che non è affatto semplice attendersi riconoscenza in questo settore. Pino in questo è un'eccezione.

Ha seguito anche le vicende della boxe e dei motori. Da ricordare inoltre l’impegno per la costituzione dell’Associazione “Nino Ferri” dedicata al presidente rossoblu della Serie B (1963-68). E' stata inoltre consegnata, al giornalista potentino, una targa celebrativa di riconoscimento.

 

 Giulio Ruggieri              

 

Ultima modifica ilGiovedì, 15 Gennaio 2015 18:46

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