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Musica digitale: gli italiani i più "spendaccioni" d'Europa

Il comparto musicale, in Italia, non conosce crisi giacché, nei primi 6 mesi del 2014, ha generato nel nostro Paese un volume d'affari pari a 53,6 milioni di euro, di cui il 43% proveniente dal segmento relativo alla musica digitale. Questo grazie all'enorme passione degli italiani nei confronti della musica, i quali, per ascoltare i propri brani preferiti, destinano 6 euro in più del loro budget mensile rispetto ai cittadini degli altri Paesi europei. Infatti, la spesa media mensile per la fruizione di contenuti musicali digitali (in streaming o mediante download), in Italia, è di 24 euro, contro i 18 euro del resto d'Europa.

A rivelare questi dati è stato uno studio di Samsung Techonomic Index che ha ha coinvolto 5000 persone tra i 18 e i 65 anni in cinque Paesi europei (Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna). L'indagine ha messo in luce che, in particolare, il 33% degli degli italiani, almeno una volta la settimana, usufruisce dello streaming di contenuti musicali, mentre il 29% sceglie il download di file mp3. Inoltre, dalla ricerca è emerso che, relativamente alla percentuale di persone che settimanalmente ascoltano la musica dal web (31% utilizza lo streaming e il 28% il download), l'Italia è in linea con gli altri Paesi europei.

Dunque, stando a questi dati, gli italiani sono il popolo disposto a pagare di più per usufruire dei servizi di erogazione di contenuti musicali digitali. Ma a noi, evidentemente, piace molto la musica e, a dispetto della crisi economica, per assecondare questa passione, siamo risulati essere i più "spendaccioni" d'Europa. Magari gli italiani rinunciano a qualcos'altro, ma per la musica non badano a spese.

De gustibus non est disputandum.

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