c'è luce nel futuro di Internet
- Scritto da Felice Grande
- Pubblicato in Innovazione e tecnologia
Le reti del futuro saranno più veloci, più economiche e più pulite. Non è solo un auspicio tecnologico, ma una realtà che nel giro di un paio di anni potrà concretizzarsi grazie alla fotonica, una delle cinque tecnologie identificate dall’Unione europea come strategiche per la nascita e per l'affermazione dell'Internet del futuro, quello che ci accompagnerà per tutto il XXI secolo, ed al lavoro che svolgeranno i ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa che oggi, in occasione del convegno "Hi-Tech, Italy", inaugura il centro per le reti fotoniche InPhoTec, un'infrastruttura di ricerca, di avanguardia a livello internazionale, nel campo della fotonica integrata. Si tratta della realizzazione di un progetto che ha previsto investimenti per un importo superiore a 8 milioni di euro (12 milioni il valore totale dell’intera operazione) con i quali la Scuola Superiore Sant’Anna ha finanziato la costruzione del nuovo laboratorio di 800 metri quadrati, grazie anche al sostegno della Regione Toscana e al coordinamento della Provincia di Pisa. Infatti, la città toscana famosa per la torre pendente, è l'unica città italiana dove si potranno progettare e realizzare prototipi di circuiti integrati utilizzando la fotonica.
A coordinare il lavoro dell'équipe di ricerca del centro InPhoTec, ci sarà Marco Romagnoli, uno dei cosiddetti "cervelli in fuga tornati in Italia", considerato uno dei migliori ricercatori a livello mondiale nel campo della fotonica che ha lasciato il suo incarico al Mit di Boston ed ha preferito rientrare in Toscana. Romagnoli è tra gli inventori del laser integrato sul silicio, dispositivo che ricercatori di tutto il mondo cercavano di realizzare e che invece è stato sviluppato dal team guidato da questo ricercatore che ha deciso di tornare a lavorare in Italia.
La fotonica integrata è considerata una delle tecnologie chiave per sviluppare le future infrastrutture di rete, soprattutto sotto l'aspetto dell'efficienza energetica poiché utilizza, per l'elaborazione e la trasmissione dei segnali, componenti ottici che sono meno dispendiosi, dal punto di vista energetico, rispetto ai componenti elettronici, e consente quindi la cosiddetta "green communication". Il connubio poi, tra la luce ed il silicio, materiale diffuso e poco costoso, utilizzato per veicolare i segnali ottici contenenti le informazioni digitali da trasmettere, garantirà uno scambio dati molto più rapido e, soprattutto, ecosostenibile. Pertanto, quando faranno il loro ingresso nel mercato, i circuiti fotonici su silicio, consentiranno di realizzare reti di telecomunicazioni in grado di fronteggiare il vorticoso aumento del traffico dati generato dal notevole incremento dei dispositivi connessi alla rete, e saranno fondamentali per sostenere lo sviluppo della nuova Internet ad alta capacità.
Lo sviluppo di questa tecnologia rappresenta per tutti, internauti e non, un motivo di immensa soddisfazione e speranza, non solo per l'innovazione "Made in Italy", ma anche per i benefici che essa apporterà alla crescita del Paese ed alla sua economia reale.