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“Intervista agli Aeguana Way”

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In evidenza “Intervista agli Aeguana Way”

 

Gli Aeguana Way sono un gruppo emergente che, grazie ad una solida gavetta, è riuscito a guadagnarsi una credibilità invidiabile nella scena alternative rock. La band ha aperto concerti di artisti del calibro di Piero Pelù, Subsonica, Planet Funk, Marlene Kuntz, il Teatro degli Orrori e Sud Sound Sistem e ha partecipato al Concertone del Primo Maggio a Roma. Alla credibilità dei loro precedenti 2 album, ora si affianca la nuova fatica discografica, intitolata “Cattivi Maestri”.

Gli Aeguana way nascono nel 2005 a Brienza. Con una formazione composta da Antonio Salviulo (voce, chitarra, sinth), Claudio Lopardo (basso), Raffaele Pepe (chitarra), Donato Marchisiello (chitarra) e Daniele Di Ceglie (batteria), il gruppo finalmente torna ad esibirsi. Così ho avuto modo di intervistarli.

 

1 Quando è nata la vostra passione per la musica?

Ci riesce difficile dare una risposta precisa e univoca a questa domanda. Quando si parla di passione intendiamo un turbinio di emozioni che sfociano in una spinta naturale verso qualcosa. Quello che è certo è che di tempo ne è passato un bel po' e abbiamo maturato il concetto che la cosa davvero importante e al contempo coraggiosa, di questi tempi, per chiunque, è proprio continuare ad alimentare quella passione, tenerla in vita per sentirsi vivi.


2 Quali sono i vostri gruppi preferiti? Vi ispirate a delle band in particolare?

I primi tempi ognuno di noi aveva dei veri e propri modelli, idoli se vogliamo, un classico dell'età adolescenziale. Oggi, dopo 10 anni di band quasi non ne parliamo più. Le band alle quali ci ispiriamo sono il più delle volte quanto più distanti da quello che facciamo, sembra un paradosso ma è così. Abbiamo imparato che quando l' obbiettivo è fare musica originale devi stare attento a non "affezionarti" troppo a ciò che ascolti o rischi inconsciamente di "scopiazzare".

3 Quali sono le più grandi soddisfazioni avute fin’ora con la musica? Quali invece le maggiori rinunce?

Di soddisfazioni ce ne sono state molte, ognuna proporzionale al momento del percorso che stiamo facendo. Spicca, tra le altre, aver suonato come prima band lucana al concerto del Primo Maggio davanti a 700.000 persone in diretta nazionale sulla RAI. Ma le soddisfazioni quotidiane sono quelle che alimentano la passione di cui parlavamo, come ad esempio ricevere tanti complimenti per ciò che si è creato ed è quello che ci sta succedendo in questo periodo con il nuovo album. Purtroppo di soli complimenti non si vive...
Saltiamo invece le rinunce, l'elenco sarebbe troppo lungo e depressivo.

4 Cos'è che vi spinge a far musica?

Sarebbe scontato parlare ancora di sola passione. Si può tranquillamente parlare di un caso patologico a tutti gli effetti, una vera e propria ossessione. Fino a questo momento tale "patologia" coesiste tranquillamente con la quotidianità generando un equilibrio da non forzare. Finché ciò avviene possiamo continuare a fare musica.

5 Coltivare un sogno secondo voi, basta ad essere felici?

Coltivare un sogno serve ad essere infelici, è diverso. Si è felici solo quando si pensa di essere prossimi alla realizzazione del sogno. Noi siamo infelicemente felici di fare questo lavoro.

6 Quali sono le prossime iniziative musicali da proporre al vostro affezionato pubblico?

Ci sono in ballo un bel po' di cose, per adesso tante ancora da confermare. Non mancheremo di aggiornare tempestivamente gli interessati sulla nostra pagina fb. AEGUANA WAY che gestiamo personalmente.

 

Giulio Ruggieri

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Ultima modifica ilVenerdì, 03 Aprile 2015 16:06

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