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LUCANIA, LUCANIA! TERRA DI BOSCHI E DI LUCE… TERRA DI LUPI

 

La Basilicata sta vivendo in questi giorni un dramma eterno. I pastori hanno deciso che il latte nero si può mungere fino all’estinzione totale di questa terra. D’altronde cos’è la Lucania? Una piccolissima isola in mezzo al mare delle mafie, un minuscolo fazzoletto abitato da quattro gatti. Non è mica la Sicilia? Le pecore hanno perso il loro latte: non vogliono essere munte! Ad un certo punto le pecore cominciano a svegliarsi e a belare contro i loro padroni! Che miracolo della natura! Come è possibile tutto ciò? I grandi supercapitalisti del mondo non hanno capito bene la dialettica servo-padrone di Hegel: i servi diventano padroni dei padroni e i padroni diventano servi dei servi. È una questione di tempo. Essi hanno bandito la logica dialettica dalle scuole.

Le parole “lotta”, “opposizione” sono innominabili! Ma se non ci sono più le classi, se è sparito il proletariato, che era ottocentesco, “oppressori” ed “oppressi” non mancano mai. Gli operai sono spariti perché sono sparite le fabbriche e il lavoro, però c’è una massa spaventosa di disoccupati e di inoccupati. Incipiebat Rousseau: l’uomo è libero per natura, ma è ovunque in catene. Le pecore diventano pastori, le pecore conducono al pascolo i loro pastori. Immaginate che gran miracolo della natura! Magnum miraculum est homo! Eppure quest’uomo è anche uno che non conosce di essere libero, che si schiavizza facilmente. Ma la colpa è sua! È solo sua! Quando a Kant gli chiesero: cos’è l’illuminismo? Rispose: è l’uscita dall’uomo, dal suo stato di minorità mentale, minorità che deve imputare a se stesso. Sapere aude: abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza! Noi non abbiamo questo coraggio.

All’inizio si sono cominciati a coltivare idrocarburi. Poi da profughi sono spuntati come funghi. Accanto alle nostre foreste sono nate altre foreste di alberi immani con rami d’acciaio. Questi strani alberi cacciano fumo. Poi sono nati altri alberi, che hanno dei ventoloni giganti che girano sempre. Sono i mulini a vento, contro cui si scaglia qualche don Chisciotte impazzito. E poi c’è una strana erba che sta invadendo i nostri campi e cresce spontanea pure sui tetti: i pannelli solari. Questo è il nuovo bosco e sottobosco che sta invadendo la Lucania. I pastori hanno venduto tutti gli armenti. Ma noi non abbiamo dimenticato i nostri padri. Non abbiamo dimenticato i nostri profeti. Non abbiamo dimenticato le parole di Romeo Porfidio. Siamo andati sotto i palchi vuoti, ad ascoltarlo, quando nessuno lo ascoltava. Oggi si sono tutti svegliati.

Questa è terra di briganti o di emigranti: o combatti o fuggi. Qualcuno ci sa dire se è cambiato qualcosa dal tempo dei Borboni? Qualcosa sì: sono subentrati i Barboni al potere. Come dice un vecchio proverbio: Dio ci liberi dai poveri risaliti e dai ricchi caduti. Il lupo Fenhir ha azzannato la Lucania. Un altro proverbio antico: due sono i potenti: il re e chi non ha niente. Noi non abbiamo niente, eppure abbiamo tutto. Questo lupo feroce dalle sue fauci oleose e puzzolenti caccia fiamme di fuoco rosso e bruciante. È come Caron demonio con occhi di bragia, che caccia col remo qualunque s’adagia. Già Benito aveva scoperto il petrolio. I confinati l’avevano visto. Don Guido aveva visto affiorare il catrame dai nostri valli. Mussolini però non ha sfruttato gli “scatoloni di sabbia”! Ha rispettato l’ambiente. Oggi il supercapitalismo selvaggio si estende con le sue foreste armate e con le Tour Eiffell che sorgono vicino agli ospedali pieni di tumorati, con tutto il beneplacito del popolo stupido ed insensato. I giovani lucani si stanno svegliando: hanno manifestato. È una speranza questa primavera araba! O questa primavera di Praga! A voi la scelta.

Il capitalismo non ha volto: c’è un capitalismo di destra e un capitalismo di sinistra. Questa regione prima prima era bianca del giglio borbonico, poi è diventata nera col fascio, poi di nuovo bianca con la “colomba bianca vola”, poi rossa, ed oggi è di nuovo nera, figlia della lupa, non di Romolo e Remo, che oggi non naviga in buone acque. Non è cambiato proprio nulla: questa è una terra di conquista e di saccheggio. Chiunque arriva saccheggia. Ma la cosa più grave è che sono proprio i pastori a saccheggiare il loro gregge. E come puoi fidarti dei pastori? Romeo Porfidio diceva: prima erano tutti pastori, adesso ci sono i pastoracchi. Cioè prima c’erano i pastori con le pecore, adesso ci sono i pastori senza pecore. Alla fine ha vinto il nazismo culturale: la cultura che ha dato ragione ai superuomini e ai supercapitalisti. I nostri giovani però si sono svegliati. È bello vedere i giovani che pullulano nella città di Potenza e manifestano la loro potenza contro il sistema. Com’è bello il petrolio! Tutti lo usano. Tutti abbiamo la macchina. Ci possiamo mettere acqua nelle macchine? Ma anche se ce la potessimo mettere, perché l’acqua contiene idrogeno, che è il combustibile naturale più ecologico che abbiamo, ciò è impossibile finché c’è il latte nero da mungere. Se fossimo in Texas almeno i proprietari farebbero i cowboy, pieni di soldi. Ma qui non è l’America. Qui se accendi un fuoco, viene uno con la camicia verde - non è la Lega dei Comuni Longobardi che adesso vuole estendersi anche al Sud - e ti fa la multa perché inquini. Mentre gli alberi di ferro che cacciano fumo non inquinano.

Qui i boscaioli non possono tagliare. Devono aspettare che gli uccelli fanno il loro nido. Mentre tra gli alberi di ferro, nel bosco spinato di Fenhir non c’è inquinamento. L’aria è salubre, tra chiare, fresche e dolci acque. Qui ci sono dei parchi meravigliosi dove eserciti di cinghiali giganti combattono contro eserciti di cacciatori. I nostri giovani stanno combattendo. Non dimentichiamo le gloriose giornate di Scanzano! La Basilicata se vuole ti può creare giornate da leoni: è meglio vivere un giorno da leoni che cento anni da pecora, diceva il Duce. Dicono che i nostri giovani sono ignoranti. Noi, insegnanti miseri ci siamo preoccupati. Ma siamo tutti ignoranti! Siamo stati a Delfi e abbiamo udito l’Oracolo: Conosci te stesso! Non c’è ignoranza più saggia di chi sa di non sapere! Mentre coloro che credono di sapere tutto, non sanno proprio nulla. Sapere è potere. Ma non sanno proprio nulla. Ricevono la paghetta dai banditi del Potere. Non sanno che il Potere non ha padroni. Il denaro non ha padroni. I soldi non hanno odore, come diceva l’imperatore. Essi credono di essere dominatori, ma sono schiavi del Potere. Essi credono di essere ricchi, ma sono dei miserabili, schiavi di Mammona, accumulatori di carta straccio effimera. La nostra ricchezza sono proprio questi giovani. La generazione adulta è adultera. È peggio degli ebrei che Dio fece penare nel deserto per quarant’anni. E tutti questi pseudorivoluzionari del Sessantotto si sono tutti sistemati. È successo un Quarantotto e poi? Non è cambiato nulla. Gerontocrati: vecchi al potere, non la fantasia al potere, non i giovani!

La vecchia generazione dei fascisti non aveva venduto la Lucania, terra di confine e di confino, a Mammona. Costoro, invece, hanno venduto la Lucania. Hanno tolto il lavoro ai propri figli. Li hanno chiamati ignoranti. Ecco dono del Signore sono i figli, sua ricompensa il frutto del grembo. Come frecce in mano ad un eroe sono i figli della giovinezza. Beato l’uomo che piena ne ha la faretra. Ma questa generazione perversa e degenere ha perfino disprezzato i suoi figli. Ha venduto i suoi figli a Mammona, li ha bruciati a Moloch, a Fenhir e al Potere, al Centro. Che vergogna! Dov’è la nostra speranza? E la nostra fede? E il bubbone della peste nera? E le nostre fogline che cadono dalle nude braccia delle selve oscure e perse? E le nostre armature, le nostre corazze, dove sono? Sono falsi profeti. Non ascoltiamoli, se veramente siamo diventate delle pecore forti, che battono come vigorosi arieti, come capri baldanzosi svettano con le loro corna contro questo sistema insostenibile e pernicioso.

 

 

FOTO FONTE GOOGLE

 

Vincenzo Capodiferro

                                                                                                                                                   

                                                                                                                                                        

Ultima modifica ilSabato, 20 Dicembre 2014 10:25
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