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L'immagine mentale

 

L'immaginazione è la capacità di rappresentare mentalmente qualcosa in sua assenza oppure non percepita in quel momento dagli organi di senso; l'attività immaginativa coinvolge rappresentazioni mentali di ciascuna modalità sensoriale quali vista, olfatto, udito, gusto, cinestesia. Essa rappresenta una delle facoltà cognitive superiori ed è strettamente connessa ad altre facoltà mentali in modo particolare memoria, apprendimento,  percezione ed anche i processi creativi: non è una facoltà mentale esclusiva dell'essere umano in quanto presente in molte specie animali, non solo mammiferi. Pur essendo un'attività mentale pervasiva, essa non ha ricevuto particolari attenzioni da parte della comunità scientifica fino agli anni '60 del secolo scorso quando in Psicologia è cominciata la cosi detta rivoluzione cognitiva; da allora l'immaginazione è stata oggetto di numerose ricerche che ne hanno rivelato il funzionamento ed il rapporto con altri processi mentali e relazionali nonché stimolando dibattiti tra ricercatori e lo sviluppo continuo di ipotesi, su tutte, quelle che maggiormente hanno interessato i ricercatori, riguarda  l'immaginazione come una rappresentazione analogica oppure una rappresentazione proposizionale della realtà: in merito sono state portate evidenze empiriche a sostegno di entrambe le posizioni.  Particolare attenzione ha ricevuto l'immaginazione visiva le cui ricerche hanno, ad esempio, chiarito alcuni aspetti sull'attività onirica e su possibili funzioni dei sogni e la loro incidenza sul comportamento. In merito all'attività onirica è utile ricordare due fenomeni non molto frequenti ma fonte di paura e preoccupazione pur essendo assolutamente fisiologici: le immagini ipnagogiche e le immagini ipnopompiche. Queste sono immagini che si creano quando si passa dallo stato di sonno a quello di veglia (ipnagogiche) oppure viceversa nella fase di addormentamento (ipnopompiche) nella quale le immagini mentali (non solo quelle visive) appaiono come particolarmente vivide e presenti materialmente pur essendo irreali: alcuni ricercatori sostengono essere materiale onirico. Lo studio di questa facoltà cognitiva ha portato dei benefici nelle attività di abilitazione o riabilitazione in persone affette da deficit sensoriali congeniti oppure acquisiti a seguito di traumi, inoltre sono molto utilizzate, tra le molte discipline psicologiche, in Psicologia dello sport al fine della preparazione mentale degli atleti. Ampio è invece il capitolo dell'utilizzo di queste conoscenze in Psicoterapia in modo particolare per il trattamento dei disturbi fobici o di disturbi post traumatici con risultati particolarmente convincenti. Tra le moltissime che meriterebbero di essere menzionate, ricordiamo come dall'esperienza degli Psicoterapeuti che utilizzano l'immaginazione nei loro trattamenti si è sviluppata la Psicoterapia basata sulla realtà virtuale, attualmente in uso presso alcuni eserciti (il costo dei materiali impiegati è notevole) per il recupero di soldati affetti da disturbo da stress post traumatico.

Dr Michele Passarella

Ultima modifica ilLunedì, 05 Gennaio 2015 20:07
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