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internet al collasso entro 15 anni

L'apocalisse della Rete non è un'utopia, anzi pare che sia una realtà quasi prossima. Questa almeno è la previsione, derivante da studi e test di laboratorio, curiosa e sconfortante, di Andrew Ellis, professore di ingegneria alla Aston University di Birmingham e specializzato in comunicazioni su fibra ottica. Secondo le ricerche condotte da Ellis e il suo staff, Internet potrebbe subire un collasso entro i prossimi 15 anni, a causa del crescente consumo di banda, da parte soprattutto dei video e dei contenuti multimediali. Tuttavia, sempre secondo le stime di Ellis, stante all'attuale portata della fibra ottica, i primi problemi di banda sono previsti a partire dal 2022, arrivando poi, otto anni dopo, nel 2030, ad una situazione difficoltosa e pressoché ingestibile. Infatti, dallo studio del professore universitario, è emerso che, dal 2005 ad oggi, la velocità media delle connessioni degli utenti è incrementata di 50 volte, passando da 2 a 100 Mbps, e che lo smisurato aumento di traffico dati previsto negli anni avvenire provocherà la saturazione della banda ed il collasso della rete telematica mondiale.
Le stime di Ellis sono avvalorate anche da Cisco Systems, azienda leader nella fornitura di apparati di networking, che ha previsto che il traffico dati aumenterà di 10 volte in 5 anni. A questa previsione si accoda anche la Ericsson, una delle più grandi aziende svedesi fornitrice di sistemi di telecomunicazioni e servizi correlati, la quale aggiunge che sono i video, in primis quelli riprodotti su smartphone e tablet, a rappresentare la metà del suddetto traffico. Le affermazioni di Ericsson trovano conferma nelle percentuali relative al traffico dati generato da Netflix, società che offre un servizio di noleggio di DVD e videogiochi via Internet, nonché un servizio di streaming online on demand, che negli USA e in Australia occupa rispettivamente il 35% e il 25% del traffico dati totale.
Pertanto, secondo Ellis, che ha illustrato i risultati della sua ricerca nel corso di una conferenza stampa alla Royal Society, qualora non si effettuasse un adeguamento della rete telematica globale, le possibili conseguenze, per evitare il collasso, sarebbero: l'aumento dei costi per gli utenti oppure un limite nell'utilizzo di Internet, almeno per quel che riguarda i video e gli altri contenuti multimediali molto dispendiosi in termini di consumi di banda.
Conseguenze che saranno certamente scongiurate dall'inevitabile potenziamento dell'infrastruttura di telecomunicazione mondiale, in modo tale che possa vicolare senza problemi un traffico dati sempre maggiore. Il tempo per correre ai ripari c'è tutto. Carrier, operatori telefoni e colossi del Web dovranno in primis accordarsi su chi dovrà tirare fuori i soldi per l'ampliamento della Rete e poi mettersi al lavoro per rendere Internet più capiente.

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