LIMITLESS - “Apri le Porte della Percezione”
- Scritto da Daniele Nardiello
- Pubblicato in Cinema
LIMITLESS
“Apri le Porte della Percezione” – Jim Morrison, leader dei Doors, citando William Blake.
Alzi la mano chi non ha mai fantasticato di acquistare un bel giorno la capacità di ricordare qualsiasi cosa abbia letto, imparare una lingua in un giorno e avere un quoziente di intelligenza a “4 zeri”?!?! L’ultima pellicola di Neil Burger va proprio a solleticare quella parte recondita del nostro smisurato ego, che pretende di essere “la scintilla di Dio”, facendoci assaporare il nostro piccolo delirio di onnipotenza.
Il film si apre con il protagonista sull’orlo di un grattacielo, pronto ad abbandonarsi alla caduta liberatoria. Inizia il racconto delle peripezie di un sedicente scrittore, Eddie Morra (Bradley Cooper), in preda ad una cronica "sindrome della pagina bianca", con spiccate tendenze all’autocommiserazione ed all’autodistruzione. La sua vita, ormai avviata ad un’opaca marcescenza, ha un’inopinata svolta quando incontra il suo ex-cognato, uno spacciatore di professione destinato a finire male, che gli fa scoprire l’NZT, un nuovo farmaco-droga rivoluzionario che gli permette di aumentare al massimo le sue capacità intellettive. Partendo dal luogo comune che l’essere umano sfrutta solo una piccola percentuale delle proprie capacità cerebrali e stimolando all’inverosimile ogni sinapsi neuronale, Eddie riesce a ricordare tutto ciò che ha mai letto o sentito ed ad imparare qualsiasi lingua in un giorno, riesce a fare equazioni complesse e ad ingannare chiunque incontri. La sua autostima cresce a dismisura, ma tutto dura finché continua l'effetto del farmaco misterioso. Presto Eddie travolge Wall Street: da una piccola somma iniziale ricava milioni. Le sue imprese attraggono il magnate della finanza Carl Van Loon (un opaco Robert De Niro), che lo invita a fare da mediatore per la più grande fusione nella storia delle corporation. Ma questo espone Eddie anche a persone che farebbero qualsiasi cosa pur di impadronirsi del suo rifornimento di NZT. Mentre la sua vita è in pericolo e i brutali effetti collaterali stanno venendo a galla, Eddie riesce ad evitare misteriosi inseguitori, una pericolosa banda, e un’indagine di polizia molto intensa, aggrappandosi tenacemente alla sua scorta del farmaco che va inevitabilmente diminuendo, ma dovrà essergli sufficiente perlomeno fino a quando avrà la necessità di ingannare i suoi nemici.
La pellicola è coinvolgente, ci sono tratti della sceneggiatura assolutamente accattivanti, con un ritmo incalzante e un’apprezzabile ironia di fondo. Finalmente un film unico, che difficilmente può essere inquadrato in un genere ben definito. Ci sono piaciuti molto anche gli espedienti tecnici all’avanguardia di cui il buon Burger si è dotato, con profusione di fisheye, morphing e zoom. Abbondano i primi piani e i flashback, riuscendo a rendere in maniera molto efficace la visualizzazione diretta di alcuni processi mentali come l'attenzione e il ricordo. Il risultato è un’opera ibrida, un action-movie con incursioni nella fantascienza e nello psicodramma, intessuto con la trama da videoclip, e reso frenetico come un trip allucinogeno.
Bradley Cooper è poi semplicemente perfetto per il ruolo dello scrittore-fenomeno, capace di passare con disinvoltura dalla sfrontatezza alla desolazione. Appare professionalmente maturo per emanciparsi dal suo sottobosco di serie tv e performances di sport estremi.
Il film suona quasi come una commedia sagace e corrosiva, una sorta di manifesto della società postmoderna, dove il successo (nella politica, nella finanza, nella vita sociale) è determinato solo dalla capacità di domare il gigantesco flusso di informazioni in cui siamo immersi.
Genere: Fanta-Thriller; Durata: 105’; il nostro voto: 4 star (per caso qualcuno dei nostri lettori sa dirci dove trovare l’NZT?!)