Gli italiani sono guardoni digitali
- Scritto da Felice Grande
- Pubblicato in Innovazione e tecnologia
Una ricerca condotta da Norton by Symantec, un'azienda statunitense che sviluppa software per la sicurezza informatica, volta ad analizzare il rapporto dei consumatori italiani con i loro dispositivi mobili e le informazioni (anche quelle sensibili) che essi contengono, come li utilizzano, li perdono o ne abusano, e capire quale sia la percezione nei confronti della protezione delle informazioni personali contenute sui propri device mobili, ha rivelato che il 62% degli italiani ha informazioni molto riservate sui propri dispositivi mobili e il 55% vorrebbe sbirciare in quelli altrui. Inoltre, dei tremila intervistati, il 65% ha ammesso di aver perso almeno un device mobile, rendendo accessibili a chiunque le informazioni in esso memorizzate, che spesso contengono dati altamente sensibili (dettagli bancari e di accesso ai social media e alla posta elettronica), intimi e perfino imbarazzanti: foto, video e messaggi. Ma cio che di più sorprendente è emerso dall'indagine di Norton è la curiosità degli italiani, i quali, il 55%, hanno ammesso di voler utilizzare uno smartphone senza l'autorizzazione del proprietario principalmente per leggere i messaggi e per dare una sbirciata alle foto ed ai video in esso contenuti.
Dalla ricerca è emerso anche che la metà degli intervistati considera lo smarrimento del proprio dispositivo mobile e dei dati che contiene come un possibile rischio e pertanto sono stati rilevati alcuni miglioramenti nella gestione della sicurezza dei dispositivi mobili, ma meno di un intervistato su dieci ha sottoscritto una polizza di assicurazione contro il furto o lo smarrimento dei dispositivi.
In definitiva, il dato rilevante, e non particolarmente incoraggiante, della ricerca è che la maggior parte dei consumatori italiani sono ben lontani dall'adottare un approccio che assicuri la protezione dei loro dati personali.