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mindfulness

A Psicoterapeuti e cultori della materia non sarà sfuggito come negli ultimi anni Aaron Beck, Psicoterapeuta di fama mondiale, abbia incontrato più volte il Dalai Lama e come quest'ultimo abbia esposto il proprio pensiero in svariati congressi di Psicoterapia. Questi incontri non sono occasionali ma la conseguenza logica dell'incontro di alcune scuole di pensiero psicologiche con l'insegnamento del Buddha pur mantenendo la propria natura laica, soprattutto nella declinazione dallo stesso Beck nota appunto come approccio razionalista. Il punto di incontro tra queste due scuole di pensiero apparentemente così distanti è rappresentato dalle pratiche meditative e nello specifico dalla Mindfulness. Nonostante già millenni prima della nascita di Cristo esistessero pratiche meditative analoghe, quello che oggi identifichiamo come Mindfulness è iniziato circa 2500 anni fa ad opera appunto del Buddha; il Maestro sottolineava la necessità di esercitarsi nel "sati" termine che indicava uno stato mentale, particolare ed intenzionale che prevede un'attenzione focalizzata sul momento presente, una piena consapevolezza ed un contatto con se stessi. Il concetto appena esposto si lega in maniera particolare con alcuni assunti di base dell'approccio cognitivista che ha sempre sottolineato l'influenza degli stati di pensiero sui comportamenti e sulle emozioni. Negli ultimi anni dunque ha preso vita una Psicoterapia basata sulla Mindfulness: in estrema sintesi questo approccio terapeutico sostiene la necessità di apprendere ad osservare in maniera non giudicante il flusso di pensieri alla quale siamo costantemente esposti con la conseguenza di non rimanere invischiati nei pensieri, emozioni e sensazioni corporee vissute; di focalizzare ed utilizzare le proprie energie mentali nel presente e non verso un passato che non può essere cambiato ne tanto meno verso il futuro che altro non è che la conseguenza del presente.  Affiancare al lavoro Psicoterapeutico il training di Mindfulness è attualmente utilizzato con notevole profitto in molte problematiche sia di natura psicopatologica, come ad esempio depressione, stati di ansia, depersonalizzazione ed altre sintomatologie, sia per la gestione dello stress alla quale siamo costantemente esposti. Gli studi di ricerca sono particolarmente attivi per dimostrarne gli effetti benefici e giustificarne l'uso in alternativa ad altri trattamenti già noti e collaudati. Molti Psicologi impegnati in studi di neuroimmagine hanno dimostrato come la Mindfulness, proprio come la Psicoterapia, tende a stimolare la plasticità neurale (le modifiche a livello neurale sono la base scientifica della ricerca sull'efficacia della Psicoterapia); questi risultati sono alquanto incoraggianti ma necessitano di ulteriori approfondimenti. La mindfulness è una tecnica meditativa e come tale viene praticata anche da sola e non abbinata ad un percorso psicoterapeutico; ovviamente questa tecnica da sola non può sostituirsi ad un percorso di cura (così come le altre tecniche meditative e le tecniche di rilassamento) ma i benefici ottenuti sono sempre apprezzabili.

Dr Michele Passarella

Ultima modifica ilVenerdì, 01 Gennaio 2016 15:36
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