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La comunicazione

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Comunicare deriva dalle parole latine cum e munire ovvero mettere in comune, far partecipare. La comunicazione rappresenta un punto di incontro di svariate discipline la quale hanno approfondito questo aspetto partendo ognuna dai propri settori di interesse. Anche la Psicologia fin dai suoi esordi ha riservato a questo fenomeno un interesse particolare studiandone nei dettagli i suoi aspetti ed utilizzando ai fini pratici i risultati delle ricerche effettuate. Per comprendere l'importanza della comunicazione nella nostra vita quotidiana basta citare una celebre frase di un notissimo Psicologo la quale affermava "non si può non comunicare": ogni aspetto del comportamento umano ed animale ha una componente di messaggio agli astanti, siano essi conosciuti o sconosciuti. La comunicazione umana può essere divisa in tre settori: la sintassi, la semantica e la pragmatica. La sintassi riguarda i problemi relativi la trasmissione dell'informazione (codificazione, ridondanza, rumori). La semantica riguarda il significato dei messaggi mentre la pragmatica si riferisce all'influenza che la comunicazione ha sul comportamento: questi tre aspetti sono interdipendenti. Nella comunicazione umana ci sono possibilità diverse di far riferimento agli oggetti: dando loro un nome e quindi verbalmente oppure rappresentandoli con una immagine e dunque analogicamente; per comunicazione analogica si intende di conseguenza ogni forma di comunicazione non verbale (CNV). Elementi della comunicazione analogica sono la gestualità, la posizione del corpo, l'espressione del volto, l'inflessione della voce, il ritmo delle parole ed ogni aspetto della manifestazione non verbale di cui un individuo è capace. La comunicazione non verbale ha le sue radici nei periodi arcaici dell'evoluzione animale e rappresenta un repertorio innato nell'essere umano come dimostrano anche gli studi relativi lo sviluppo del linguaggio del neonato nel primo anno di età: prima di sviluppare una competenza linguistica, il bambino utilizza canali e modalità non verbali per comunicare con l'adulto, instaurando un rapporto strutturato sull'alternanza di compiti, turni e sulla complementarietà di ruoli e regole, riconosciuti da entrambi. Nonostante le differenze tra comunicazione umana e quella di altri mammiferi per tutti la comunicazione analogica definisce gli aspetti relazionali dell'interazione sociale ed i rapporti tra individuo ed ambiente; i due aspetti della comunicazione, verbale ed analogico coesistono e si integrano divenendo uno complementare all'altro. Sarà la contestualizzazione del messaggio comunicativo che ci consentirà di comprendere appieno il significato delle espressioni non verbali; dalla conoscenza del contesto possiamo infatti comprendere se piangere sia segno di gioia oppure di tristezza, sorridere se espressione di comprensione oppure di disprezzo e così via. Le ricerche hanno ripetutamente confermato quando l'esperienza comune ci insegna ovvero che la CNV essendo più primitiva e diretta ha una maggiore efficacia; se il messaggio verbale non coincide od è in contrasto con il non verbale il ricevente tende a considerare come veritiero il messaggio non verbale o al limite ignorare l'intero atto comunicativo al fine di non entrare in confusione. Questo perché la comunicazione è un processo di incontro e di collegamento tra le persone che entrano in contatto tra loro, che instaurano una relazione partecipativa, uno sforzo congiunto che implica un dare ed avere teso verso la comprensione comune. In merito alcuni ricercatori tendono a distinguere due tipi di comunicazione: simmetrica e complementare; la prima è caratterizzata dall'uguaglianza e dalla minimizzazione delle differenze mentre la seconda riguarda il processo opposto (un esempio tipico di questa comunicazione è quella del medico che comunica una diagnosi e fornisce spiegazioni tecniche al proprio paziente); in ogni caso il loro significato non è assoluto ed ognuno di noi può intraprendere una comunicazione simmetrica o complementare in base al contesto ed alle necessità. 

Dr Michele Passarella

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