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Storia di Omega (Terzo capitolo)

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In evidenza Storia di Omega (Terzo capitolo) immagine di Firenze

"Il 1970".

Le cinture di sicurezza si slacciano automaticamente, il portellone principale si apre ed Omega esce, finalmente, dalla gabbia metallica.

Si dirige, poi, per una stradina che lo conduce nella periferia di una Firenze d'altri tempi: castelli affascinanti, borghi antichi, cavalli che trainano carrozze, chiese affrescate e maestose architetture. Il concetto di bellezza in ogni sua forma.

"Wow! Sembra a dir poco affascinante quest'epoca!", dice poco dopo.

Cambia così il suo stato d'animo e da pessimista qual era, inizia ad acquistare un pò di ottimismo. Tutto questo grazie a quell'atmosfera così pregna di arte.

"Non è stata una cattiva idea venire fin qui, tutto sommato!”, esclama. 

Ad un certo punto, nota lo scroscio d'acqua di una fontana provenire da non molto lontano. Decide di fermarsi proprio lì. Ma, inaspettatamente, gli si avvicina un branco di pecore guidate da un anziano pastore.

"Salve! Scusi il disturbo! Ma lei è nuovo di queste parti?”, domanda costui incuriosito. "Beva pure senza farsi problemi e stia tranquillo. Le mie pecorelle possono attendere!”.

"Preferisco che ci diamo del tu. Mi chiamo Osvaldo Di Lauro e sono un forestiero!”, dice l'umanoide, inventandosi un nome per non farsi riconoscere.

"Bene! Ho soddisfatto la mia sete. Diamo pure spazio a questi simpatici animali!".         Così, lentamente le pecorelle si mettono in fila una ad una, per abbeverarsi.

"Ed io con chi ho il piacere di fare la mia conoscenza?”, chiede Omega.

"Il mio nome è Antonio, sono un pastore. La vita mi ha costretto a fare il nomade per lungo tempo. Solo da poco ho trovato residenza fissa qui a Firenze.

Prima facevo tutt'altro. Per quanto non possa sembrare, ero un notaio. Con il tempo, però, mi resi conto che c'era troppa corruzione in quel mondo. Troppi soprusi davanti ai miei occhi. I miei colleghi facevano di tutto, per guadagnarsi un posto di privilegio alla corte dei potenti!

E tu vuoi provare a cambiare le cose, ma ti rendi conto che, in fondo, non sei altro che l'ennesimo soggetto da manipolare! Capii allora, che l'unico modo per andare avanti in quella situazione era annientare il mondo che mi stava marcendo dentro! Ad un certo punto della vita, presi la decisione di voltare pagina e di tornare ad una dimensione più umana, scrollandomi di dosso quel ruolo così ingombrante.

Ricordo che dissi a me stesso:

-<Non sono in grado di cambiare le cose, ma almeno posso trovare il modo per star fuori dalla corruzione, voltando pagina una volta per sempre! Ho deciso! Farò il dissidente! Almeno finché l'ultima palata di terra non mi avrà sepolto!>-.

Così, improvvisamente passai dalle stelle alle stalle!”.

"Interessante! Ma questa zona è sempre così poco affollata?”, domanda Omega, troncando involontariamente il suo discorso.

"Sì, è la parte periferica e rurale della città!”, dice Antonio.

"Comunque, andando in centro troverai molta gente. Credo che ti convenga farci un giro. Per avere un'idea di ciò che può offrire!”.

Omega segue il consiglio e, dopo averlo ringraziato, porge le sue scuse perché non può perdere altro tempo. Lo saluta e si avvia lungo il tragitto, per raggiungere il centro storico.

A fargli da guida, a questo punto, rimangono i consigli dei passanti. Giunto a metà strada, si accorge che la gente accorre in massa, per vedere lo spettacolo teatrale di un personaggio che puntualmente, ogni anno, mette in scena la sua parodia dei tempi moderni.

Incuriosito, anch'egli si ferma a dare un'occhiata.

Ciò che rende irresistibile questo improbabile giullare è il suo essere un fustigatore della deriva morale. Un originale ed eccentrico Savonarola che, con i suoi spettacoli, mette in mostra l'orrore dell'animo umano, nella sua condizione attuale di asservimento al potere e al dio denaro.

Tutta la corruzione, che la società vorrebbe far finta di non vedere, viene mostrata sul palcoscenico, con l'ausilio dei suoi personaggi. Ogni anno, inconsciamente, la folla rimane attratta da tutto ciò, riconoscendo in lui una grande guida spirituale.

"Ma cos'è questo spettacolare baraccone?”, Omega esclama, colpito da quel nuovo modo di fare teatro.

In tutte le sue storie, non traspare alcun perdono liberatorio, ma solo la piena consapevolezza dei peccati dell'uomo, irrinunciabili ed eterni come il mondo stesso.

"Non ho mai visto nulla del genere! Peccato che il tempo è tiranno e non posso fermarmi a guardare".

Così, anche se a malincuore, s'incammina nuovamente.

Ma, dopo aver fatto qualche chilometro, viene convertito, lungo <la via di Damasco>, da una strana visione.

"Non riesco a capire di cosa si tratti!”, pensa tra sé. “Eppure, di una cosa posso essere certo! Non è un abbaglio!”.

In realtà, è un angelo venuto a dargli dei consigli.

Omega rimane quasi pietrificato, per qualche secondo, per poi intraprendere una breve discussione con la nuova entità.

"Salve caro Omega! Non ti preoccupare! Non sono certo qui per condannarti, ma solamente per darti delle direttive!”.

"Ma come! Conosci il mio nome?!”.

"Certo! E non c'è affatto da stupirsi!”, continua l'angelo.

"Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del bian coniglio”.

"L'esempio calza!”.

"Lo leggo nei tuoi occhi! Hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi. E curiosamente non sei molto lontano dalla verità. Credi nel destino?”.

"No!”.

"Perché?”.

"Perché detesto l'idea di non poter gestire la mia vita!”.

"Capisco perfettamente ciò che intendi! Adesso ti dico perché sei qui.

Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che esiste. E' tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di cosa si tratta ma l'avverti. E' un chiodo fisso nel cervello. Da diventarci matto!

E' questa sensazione che ti fa sentire irrequieto.

Ad ogni modo, non lasciarti coinvolgere troppo da ciò che senti dire in giro! Come tu stesso avrai notato, non vi è amore in questa civiltà. Ognuno è chiuso, con i paraocchi, nel suo individualismo. Questa sensazione la si percepisce. E' nell'aria! E' vero anche che si son fatti enormi passi avanti! Ma dal punto di vista umano ne stanno risentendo tutti.

La tua è una missione quasi evangelizzatrice! Non so se mi spiego! Dovrai dimostrare all'umanità che non è l'unica ad abitare in questo universo.

In passato, ci sono stati altri esperimenti come il tuo. Cinque umanoidi hanno già cercato di compiere la tua missione. Uno, purtroppo, morì per una disfunzione di sistema, mentre gli altri si sono persi lungo il tragitto.      

Ebbene, a te tocca colmare l'insuccesso che costoro hanno arrecato! Ma, ovviamente, dipende sempre e solo da te!”.

Omega rimane subito incantato da queste parole.

"E' un incarico imponente! Sinceramente, non so se sarò in grado di farcela! Io, dal canto mio, ce la metterò tutta! Altro non posso garantirvi”.

"Ce la devi fare!”, continua l'angelo. "Un altro consiglio che mi sento di darti è di non perdere mai le speranze! Se perderai quelle, rischierai seriamente di non farcela!".

"Giusto! Il fatto è che, alcune volte, sono gli eventi esterni che mi scoraggiano!”.

"Ma tu devi essere forte! Suvvia! Tra l'altro, se sono venuto qui, è perché ho anche da chiederti un altro favore!”.

"E cioè?”, domanda subito l'umanoide preoccupato.

"Devi convertire l'intera umanità, con il tuo esempio! E' una missione evangelizzatrice questa a cui sei chiamato!”.

Subito dopo l'angelo scompare, lasciando Omega solo e più confuso di prima.

 

Giulio Ruggieri

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Ultima modifica ilMercoledì, 05 Novembre 2014 23:02

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