TRIBU' LUCANE PALADINI DELLE TRADIZIONI
- Scritto da Maria De Carlo
- Pubblicato in L'editoriale
“E’ dedicato alle donne perché sono il centro del mondo, sono loro che creano grandi uomini”. Così Graziano Accinni (noto a tutti come il “chitarrista di Mango” oltre alle collaborazioni con Mina, Dalla etc.) spiega la musa ispiratrice del progetto (e dell’omonimo gruppo) Tribù Lucane, sorto dalla ceneri degli Etnos.
Lo abbiamo incontrato dietro le quinte al termine del concerto-spettacolo (circa due ore) lunedì 5 u.s. al Teatro Stabile di Potenza nell’ambito del programma Trend 3.0 Winter. Il neo gruppo (Graziano Accinni, Silvio De Filippi, Giuseppe Forastiero (voce) Giuseppe De Lio, Luigi Gaetani) ha incantato la platea “scelta” (tra i presenti anche il Sindaco Dario De Luca) ed ha emozionato e coinvolto con i testi e le musiche della tradizione lucana e mediterranea. Tra i brani proposti un loro successo già noto ai più: “Gatta mammona” (di Infantino-Moscati).
Grande professionalità e “bellezza” musicale dunque, per “divulgare alle nuove generazioni le antiche melodie e le tradizioni lucane” -come ha commentato la voce del gruppo, Giuseppe Forastiero. Un’occasione di particolare visibilità si avrà la notte del 31 nell’ambito del grande Concerto di Capodanno in piazza Mario Pagano a Potenza. Ne è fiero il loro manager e amico Mario Bellitti che è già in attivo per una prossima stagione concertistica -feste di piazza in Basilicata e anche “oltre i confini”, per condividere col pubblico i ritmi incalzanti di una musica che prende fin dalle viscere.
Tribù Lucane recupera e propone testi originali (in parte dalla Val d’Agri) scovati negli archivi privati e pubblici. Ci sono brani arcaici e testi con melodie originali ma brani anche rivisitati in chiave moderna con l’ausilio di strumenti elettronici e testi musicati ex novo che portano sempre “il timbro” di Graziano Accinni. E sono testi e musiche dell’antica Lucania, con tutte le sue influenze e contaminazioni culturali, che abbracciano anche la Campania, la Puglia e la Calabria. “Sono le storie – dice Accinni – che narrano la vita quotidiana, le devozioni, la cultura ma anche fatti storici eclatanti dell’epoca”.
E per il nuovo anno alcune novità. L’uscita del live registrato nei mesi scorsi e (probabilmente) due coriste all’interno del gruppo.
Tutto il successo che si meritano dunque ai componenti di Tribù Lucane con un particolare “ringraziamento”: per la loro professionalità e bravura messa a servizio delle radici lucane e delle tradizioni che non devono cadere nell’oblio, per il recupero di quel “mondo” che aiuta le nuove generazioni a “ri-comprendersi” attraverso la storia dei propri antenati.

Maria De Carlo
LA DIRETTORA
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