Upi Basilicata partecipa alla Giornata nazionale di mobilitazione delle Province in difesa di strade e scuole.
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La Provincia di Potenza e la Provincia di Matera parteciperanno alla Giornata nazionale di mobilitazione delle Province, prevista per il prossimo giovedì 18 maggio (10.30-13.30) al Teatro Quirino di Roma. A difesa di strade, scuole e tutela ambientale si riunirà l’assemblea delle Province e delle comunità territoriali, che oramai assistono quasi impotenti al collasso delle infrastrutture primarie e dei servizi locali.
Emblematica in tal senso è la prossima chiusura di alcune scuole superiori del casertano per gravi problemi strutturali agli edifici. La vicenda è legata ai seri problemi finanziari della Provincia di Caserta, cui compete la manutenzione delle scuole di istruzione secondaria ma che, oramai, non ha più soldi in cassa, per un dissesto dichiarato a fine 2015 e aggravatosi con il prelievo forzoso del Governo sulle entrate dell’Ente, pari in due anni ad oltre 70 milioni di euro. I problemi che registrano le scuole superiori del casertano potrebbero, alla ripresa autunnale, presentarsi anche in altre parti del Paese.
Nei giorni scorsi, il Presidente dell’Upi Basilicata Nicola Valluzzi, intervenendo in Conferenza Permanente sulla finanza pubblica per l’obbligatorio parere sul DEF, ha sottolineato come "quando nel 2014 Governo e Parlamento hanno deciso di sottrarre alle Province e alle Città metropolitane 3 miliardi di euro, un prelievo forzoso che la Corte dei Conti ha definito manifestamente irragionevole, hanno tagliato le risorse necessarie per assicurare a tutti i cittadini servizi essenziali e per garantire la sicurezza delle 5.100 scuole superiori (frequentate da 2 milioni e mezzo di studenti) e dei 130 mila chilometri di strade provinciali. Anche la Sose, società del Ministero dell'economia e della Banca d’Italia, ha attestato che i tagli operati dal Governo hanno creato nel 2017 un buco di 650 milioni di euro nei bilanci delle Province. A copertura di questo squilibrio il Governo ha messo a disposizione nella "manovrina" soli 110 milioni di euro, risorse, per le Province, "del tutto inadeguate".
“Le Province - ha concluso Valluzzi - vedono progressivamente asciugarsi le proprie casse, molte sono già in dissesto finanziario ma manca la percezione, da parte della politica, della gravita' di questo fenomeno. La giornata nazionale di mobilitazione vuole appunto, dopo gli esposti presentati alla Procura nel mese scorso, accendere nuovamente i riflettori sulla grave emergenza finanziaria vissuta dalle Province e sulla necessità di avviare un piano di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture e delle opere pubbliche, ormai non più rinviabile”.
Comunicato stampa