MORTI 6 VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA IN REPUBBLICA CENTRO AFRICANA
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Ancora oggi il problema più grande rimane la sicurezza e la protezione dei volontari della Croce Rossa e l'accesso umanitario che in diverse zone è molto difficile. Sono sei i volontari uccisi negli scorsi giorni mentre stavano partecipando a un incontro sulla crisi e su come operare da un punto di vista sanitario nella località di Gambo Ancora,nella Repubblica Centro Africana . Le conferme delle uccisioni sono giunte da alcuni reporter che hanno riferito l'uccisione anche di civili e personale medico. Viene cosi di nuovo violato il trattato internazionale che vieta di sparare sul personale sanitario che si raduna sotto gli emblemi di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa il cui compito è quello di aiutare i ferititi da entrambe le parti durante i conflitti. Da qui nasce il detto "non sparare sulla croce rossa",in quanto ciò significa prendersela con i più deboli. È Essenziale che le parti in conflitto proteggano i volontari di Mezzaluna Rossa e Croce Rossa e tutto il personale associato al movimento internazionale e permetta loro di lavorare in sicurezza. La Croce Rossa Italiana si unisce la dura condanna nella federazione di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ."L'unica colpa di questi volontari è stata quella di cercare di dare aiuto ai più piccoli e vulnerabili.". È stato quanto dichiarato dal presidente nazionale della Croce Rossa Francesco Rocca; alle famiglie delle vittime vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta la comunità.
ANGELA RONDANINI