DONNE NON STATE IN SILENZIO... DITE BASTA VIOLENZA
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E' di soli pochi gironi fa 'ultimo femminicidio. Ana Maria Lacrimoara Di Piazza è morta sola, lacerata dal dolore che da giorni l'avrebbe tormentata. Sola interiormente perchè ad uccidere la giovane 30enne è stato l'uomo della quale era innamorata e dal quale, diceva, stesse aspettando un figlio.
La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne , fissata dalle Nazioni Unite, il 25 novembre ,rappresenta il momento più importante dell'anno per parlare, informare e sensibilizzare su un problema così grave, un fenomeno troppe volte sottovalutato ma con delle conseguenze drammatiche. La violenza a cui le donne sono sottoposte avviene per lo più tra le mura domestiche spesso alla presenza dei loro bambini, che sono testimoni involontari , assistono alla violenza silenziosa che non lascia segni sui corpi, ma li lascia nella mente e nei loro ricordi.Poco meno di 7 milioni di donne in Italia hanno subìto violenza fisica o sessuale nel corso della vita, una su tre; per quasi 3 milioni l'abuso è perpetrato dal partner o dall'ex, in Italia una donna uccisa ogni 72 ore.Viviamo in una società pervasa dalla violenza di genere. Che sia fisica, psicologica o nella subdola forma della discriminazione, sul lavoro come nella società, tante le donne che non trovano il coraggio di dire basta.Dal 2000 a oggi le donne vittime di omicidio volontario nel nostro Paese sono state tremila. Più di una ogni 3 giorni e di queste: Tre vittime su quattro in famiglia, nove volte su dieci l'assassino è un uomo!
Nel mondo sono circa un miliardo le donne che hanno subito violenza fisica, sessuale o psicologica ,di queste: 700 milioni si sono sposate quando non avevano ancora compiuto i 18 anni, 250 milioni si sono sposate addirittura prima dei 15 anni. Sono 120 milioni le bambine che hanno subito atti sessuali. Praticamente una su dieci! Almeno 200 milioni di donne e bambine hanno subito mutilazioni genitali, la maggioranza di esse sono state mutilate prima di compiere i 5 anni. In alcuni paesi le mutilazioni vengono compiute nella prima settimana di vita.
Ma perchè questa giornata si celebra il 25 novembre? in ricordo di una storia tragica, un brutale assassinio avvenuto nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, donne rivoluzionarie che cercarono di contrastare un regime dittatoriale di Rafael Leonìdas Trujillo, governatore all'epoca della repubblica domenicana. Le tre sorelle mentre si recavano in visita ai tre mariti in prigione, vennero bloccate da agenti in servizio sulla strada, condotte in un luogo nascosto dove vennero torturate, massacrate e strangolate per poi essere gettate in un precipizio a bordo della loro auto per simulare un incidente , L'assassinio provocò una grandissima commozione in tutto il paese e non solo anche nel resto del mondo. l'unica sorella sopravvissuta curò i nipoti rimasti orfani e nel 1999 pubblicò un libro in cui raccontò la vicenda.Questi libro ispirò l'O.N.U.e quindi da allora il 25 novembre diventasse la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il Ministro Roberto Gualtieri, Ministro dell'economia ha nei giorni scorsi annunciato che è pronto il decreto ministeriale per il fondo per gli orfani di femminicidio." I soldi non restituiscono l'affetto perduto- ha affermato il ministro- ma con 12 milioni di euro da lunedì saranno finanziate borse di studio, spese mediche, formazione e inserimento al lavoro, oltre a modificare il codice di procedura penale e altre disposizioni in maniera di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere " Codice rosso ", dove è previsto uno sprint per l'avvio del procedimento penale per alcuni reati: tra gli altri maltrattamenti in famiglia, stalking, vuolenza sessuale, con l'effetto che saranno adottati più celermente eventuali provvedimenti di protezione delle vittime."
Centinaia di iniziative in tutta Italia vengono organizzate ogni anno e in ogni città in occasione del 25 novembre per dire NO alla violenza di genere ,in tutte le sue forme, dentro e fuori i social...
Angela Rondanini