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Essere lucani oggi...Terre lucane è un percorso di scoperta identitaria collettiva, che parte da lontano e si proietta nel presente di ognuno.

Essere lucani oggi...Terre lucane è un percorso di scoperta identitaria collettiva, che parte da lontano e si proietta nel presente di ognuno. E' un tentativo (di qualificare la lucanità, quale cifra di idee, valori, azioni in un contesto moderno e multiculturale. Il modo migliore per celebrare il decennale della Sezione Lucana. La promozione della cultura dello sviluppo, obiettivo prioritario della progettualità dell'Accademia, trova in Terre Lucane un ulteriore e ancor più pregevole tassello.

Il Presidente Prof . Cav. Nicola Pascale Cav. al Merito della Repubblica Italiana,Dirigente Scolastico ed Ispettore dell’ex M.I.U.R. ora M.I.M. Presidente Nazionale ANSI: Associazione Nazionale delle Scuole Italiane così si esprime: “Speciale gratitudine va espressa  a tutte le autrici (Marilena Di Grazia, Anna Maria Di Tolla, Cristina Florenzano, Annamria Molinari, Emma Russo Carrara, Leonarda R. Santeramo - Dirigente Scolastico Dirigente Tecnico M.I.M. dell’ Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata-Rosanna Sassano, la prof.ssa Pasqualina Satriano) e autori (Mario Ascolese, Aniello Ascolese, Marco Ascolese,  Gianfranco Blasi - Funzionario, politico e poeta italiano, dott. Rocco Carbone professionista, scrittore e pubblicista in tematiche inerenti la medicina naturale e olistica, nonché Segretario Generale dell'Accademia Tiberina di Basilicata -,  Prof. Antonio Sergio De Franchi  docente ordinario Unibas, meridionalista convinto, agronomo di lungo corso, esperto di materia forestale, Giuseppe D’elia, Domenico Marcigliano, Michele Marsico , Nicola Pascale, Federico Valicenti) che con generosità e passione , hanno contribuito alla realizzazione  di Terre Lucane,  opera inserita in un novero apprezzabile  di iniziative culturali promosse ed attuate dalla  Sezione Lucana  in questo suo primo decennio di vita , con il dichiarato intento di augurarle con il sostegno di tutti  ancora lunghi anni di vitalità  accademica” dalla prefazione di Nicola Pascale -Presidente Sezione Lucana Accademia Tiberina-.

E ancora la varietà degli argomenti affrontati con studi assidui e ricerca costante, traccia una linea temporale lucana di vitalità, laboriosità, fede, audacia , carattere, pur nelle dimensioni ridotte per popolazione e territorio.

Tutte le tematiche - arte, cultura, economia, fede, istituzioni, natura – sono egregiamente presenti, nel testo, avvicinano il lettore, coinvolgendolo intellettualmente ed emotivamente, con rapide ed efficaci incursioni in settori ed epoche che hanno costellato e celebrato le terre lucane nei secoli nella prefazione di Antonio D’Andrea - Segretario Generale  dell’Accademia Tiberina Roma -.

L'Accademia Tiberina è un'istituzione fondata a Roma nel 1813 con lo scopo di "coltivare le scienze e le lettere latine ed italiane".

In data 21 gennaio 1955 entrò in vigore il nuovo Statuto, per cui la denominazione dell’Istituzione venne così modificata: Accademia Tiberina, Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori.

Ma cosa è l’Accademia Tiberina? Essa venne fondata in Roma il 9 aprile 1813 da un gruppo di 26 privati cittadini, dotti e letterati di tutta Italia, residenti nell’URBE (fra i quali: i poeti Giuseppe Gioachino Belli e Jacopo Ferretti, lo storico Antonio Coppi, il medico patriota Pietro Sterbini e l’umanista Gaetano Celti), con lo scopo precipuo: (a) di coltivare le scienze e le lettere latine e italiane, particolarmente, tutto ciò che riguardava l’Urbe e gli studi storici su Roma; (b) per impegno assunto dallo stesso Coppi, Istoriografo Tiberino, di compilare una storia politico-civile (come si legge nell’Atto di Adunanza dell’11-IV-1813), dal primo armo del regno di Odoacre sino al pontificato di Clemente XIV, e una Storia letteraria dell’epoca suddetta “sino ai tempi presenti, e progressivamente nell’avvenire”.(Tratto dallo Statuto attualmente in vigore).

L’Accademia ha, quale scopo di carattere generale, quello di mantenere sempre viva la fiamma degli studi e delle ricerche letterarie, artistiche, storiche, scientifiche, tecniche e di ogni altra disciplina, non solo in Italia ma anche in tutto il mondo. In linea più specifica, l’Accademia si prefigge di: promuovere ed incrementare gli studi e le ricerche di ogni genere, tipo e grado, in tutti i rami dello scibile umano e delle professioni, raccogliendo intorno a sé, accogliendo nel proprio seno ed eleggendo ad Accademici ingegni italiani e stranieri, attirando in maniera particolare i giovani e altre personalità meno note, che posseggano tuttavia il germe del loro futuro affermarsi e le forze che potranno portarle al successo;

  1. Formulare proposte, esprimere pareri, promuovere, coordinare, organizzare e attuare anche per conto di altri Enti, iniziative su fatti e problemi di indole umana e sociale, didattico-divulgativa, tecnica, industriale, scientifica, professionale ed operativa, letteraria ed artistica, di curare relazioni con istituzioni similari italiane e straniere;
  2. Divulgare nuovi metodi educativi, nuovi sistemi e teorie scientifiche, nuove branche del sapere, come pure materie e scienze moderne non ancora prese
  3. nella giusta considerazione nell’ambito dell’insegnamento ufficiale;
  • Istituire premi di vario genere (contributi in denaro mediante borse di studio, medaglie, coppe, targhe, lauri, diplomi, emblemi di varia forma, ecc.) per opere letterarie, filosofiche, artistiche, storiche, sociali, scientifiche, ecc., composizioni, studi, ricerche, saggi di ogni genere, come pure realizzazioni e affermazioni in ogni campo creativo e operativo da assegnare su segnalazione oppure in propri concorsi o in altri, che vengano organizzati da Istituzioni Culturali consorelle o similari, dando a essi concorsi il proprio patrocinio, a seconda dei casi, delle necessità e delle opportunità vagliate dal Consiglio;
  • Diffondere la istruzione, la cultura, il sapere, in ogni modo possibile, promuovendo altresì interscambi culturali e scientifici.
  • L’Accademia, per raggiungere le proprie finalità, oltre ad avvalersi dell’attività didattica svolta dall’autonomo “Istituto Tiberino di Cultura Universitaria e di Studi Superiori” potrà avvalersi liberamente anche di altre Università italiane e straniere, Enti, Scuole, Istituti di ricerca ed Istituti di formazione italiani e stranieri.

E’ previsto che ogni anno si tenga una cerimonia solenne di inaugurazione dell’Anno Accademico alla quale vengano invitati tutti gli accademici, i Soci e i Simpatizzanti, e nel corso della quale il Presidente Generale o altro Accademico, specificatamente designato, potrà dare rendiconto dell’attività compiuta dall’Accademia durante l’anno precedente.

  • Per il conseguimento delle proprie finalità, l’Accademia ha facoltà di acquistare o prendere in affitto, a titolo gratuito od oneroso, mobili ed immobili.
  • Persone particolarmente competenti in determinate materie –anche se non appartenenti al Corpo Academico– possono essere chiamate a collaborare, a puro titolo di gratuità, alle attività dell’Accademia, e invitate eventualmente, a presentare comunicazioni scientifiche, studi, relazioni, eseguire ricerche promozionali, tenere conferenze o Corsi di lezioni, audizioni e concerti, rappresentazioni di qualsiasi tipo, presenziare a cerimonie e manifestazioni.

L’Accademia, per raggiungere gli scopi e le finalità specificate, avvalendosi del già citato autonomo Istituto Tiberino di Cultura Universitaria e di Studi Superiori oltre che di altre università italiane e straniere nonché di Enti, Scuole ed Istituti di ricerca di formazione italiani e stranieri, si propone, sul piano concreto, di: farsi promotrice, nel campo della ricerca, di studi di qualsiasi tipo; organizzare ed effettuare conferenze sia singole sia in cicli, Tavole Rotonde, seminari di studio, convegni e congressi; indire e svolgere Corsi propedeutici, corsi normali di studio e di insegnamento e corsi di perfezionamento a livello universitario e post-universitario; master di ogni ordine e grado; istituire e concretizzare letture e commenti di opere antiche e moderne, secondo i metodi e le teorie più recenti; pubblicare o patrocinare la pubblicazione di monografie, opere scientifiche, letterarie, poetiche; corsi organici a dispense, serie organiche di opere; scritti complementari, stampe varie a carattere periodico o a numeri unici, bollentini, riviste, edizioni di qualsiasi natura, albi, annuari, relazioni su nuove scoperte o teorie scientifiche, oltre a un giornale dell’Accademia, la cui testata, per tradizione storica, potrà portare il titolo di “Diario Romano”, oppureTebro, glorioso fiume.

Ma per diventare accademico ? Gli Accademici si dividono, per ordine e grado di importanza, in quattro aree specifiche:

  1. Matricula Tiberina: aspirante accademico che, pur non possedendo i requisiti necessari o essendo questi in itinere, desidera entrare nel novero degli Associati partecipando così alle attività generiche dell’
  • Accademico Associato: persone degne di
  • riconoscimento e di distinzione. E’ questa peraltro, la categoria nella quale si accede a pieno titolo in Accademia. L’Associato potrà essere elevato alla Categoria superiore dopo almeno un anno dalla sua aggregazione o, in via eccezionale, anche subito dopo la sua ammissione, qualora possa dimostrare di aver acquisito particolari benemerenze nel campo della propria attività o nel campo sociale o nei confronti dell’
  • Accademici Residenti o Corrispondenti, così denominati, rispettivamente, a seconda che risiedano o meno nella località ove è la Sede Centrale dell’ Vi possono essere ammessi laureati, professionisti, docenti, artisti, studiosi, sempre di altissimo livello.
  • Accademici Ordinari: categoria che costituisce la massima dignità accademica: cattedratici universitari, scienziati, studiosi di fama mondiale, letterati, artisti, che abbiano illustrato, con il loro sapere, il proprio Paese e la cui attività scientifica abbia superato anche i confini della Patria. Ugualmente possono essere ammessi in detta categoria professionisti di altissima fama, alte Gerarchie Diplomatiche, Militari, Religiose e Sociali che, nel campo del loro lavoro o del loro ministero, si siano affermate in modo eccezionale).
    • Accademici Onorari: Capi di Stato e di Governo; altissime Gerarchie della Chiesa e insigni altre Personalità, le quali non possono dare una collaborazione attiva e continuativa.

L'Accademia Tiberina nacque da una scissione dell'Accademia ellenica, un sodalizio fondato dall'archeologo Antonio Nibby nel 1809 con lo scopo di promuovere gli studi della lingua greca. Nell'impossibilità di far cessare delle gravi discordie nate in seno all'Accademia ellenica, l'arconte della stessa società, l'archeologo e storico Antonio Coppi, insieme con altri venticinque soci (tra cui Giuseppe Gioacchino Belli, Pietro Sterbini, Jacopo Ferretti e l'editore e filologo Filippo de Romanis) decisero, in un'adunanza che si tenne il 9 aprile 1813 nell'abitazione di Coppi in via della Scrofa n. 95, di uscire dall'Accademia ellenica e di fondarne una nuova: l'Accademia Tiberina. Nel 1936 l'Accademia Tiberina, come altre accademie (per esempio l'Accademia dei Lincei) venne incorporata nella Reale Accademia d' Italia. Riacquistò l'autonomia il 5 aprile 1949, ma perdette il titolo di Pontificia Università, rimanendo di fatto nell'ambito della legislazione italiana giuridicamente ascrivibile alle associazioni prive di personalità giuridica.

Il cammino di un popolo tra storia e storie di Nicola Pascale a cura di:

Editore: Edizioni dell'Accademia

Collana: Saggistica

  • A cura di: Nicola Pascale
  • Data di Pubblicazione: 2023
  • EAN: 9788894555424
  • ISBN: 8894555429
  • Pagine: 338
  • Formato: brossura
  • Pubblicato 27/06/2023

Un lavoro eclettico forse quasi un “Unicum in Basilicata”, evviva l'Accademia Tiberina Lucana e…. "Ad maiora semper"!.

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